Ariccia – Un successo nel wekend per la mostra “ARCANI VOLTI”
Ariccia – Locanda Martorelli, Museo del Grand Tour
Un successo nel wekend per la mostra “ARCANI VOLTI” di Paolo Fundarò inaugurata sabato 14 settembre che espone delle originalissime tavole realizzate ad encausto contemporaneo
Evento cultura “Il mito nell’arte”
E’stata inaugurata ad Ariccia sabato 14 settembre alle ore 17:30 la mostra del prof. Paolo Fundarò “Arcani Volti” che espone delle originalissime tavole realizzate con l’antica tecnica dell’encausto. Eroi, divinità e ritratti del Fayum hanno affascinato storici dell’arte, archeologi e artisti che hanno visitato la mostra per tutto il fine settimana. Per il Comune di Ariccia erano presenti il Vicesindaco Elisa Refrigeri, il direttore di Palazzo Chigi Francesco Petrucci e Maria Cristina Vincenti. L’evento è stato aperto da un concerto di musica classica che si è tenuto nella Sala Kuntze nel quale si sono esibiti Christine Lundquist (Soprano), e Robin Esta (Violoncello). L’autore delle opere il prof. Paolo Fundarò, esperto di tecniche pittoriche del mondo antico, in particolare dell’encausto, oltre a regolari studi musicali compiuti presso il conservatorio di Santa Cecilia in Roma si è formato in mosaico, mosaico minuto romano (micromosaico), affresco, tempera all’uovo e doratura. I suoi studi e ricerche sull’encausto dei ritratti di mummie del Fayyum sono confluiti nel 2012 nel saggio catalogo: “lo sguardo eterno. Storia e tecnica dell’encausto dalle origini ai ritratti del Fayyum”. Edizione bilingue. Fundarò ha esposto le sue opere presso l’accademia d’Egitto in Roma nel 2013, presso l’Ufficio Culturale Egiziano dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto sempre in Roma, il Museo Archeologico di Anzio, il Museo Archeologico di Tolfa, il Museo archeologico di Lavinium (Pomezia), il Museo delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano (VT). La ricerca dell’autore si propone come un palinsesto contemporaneo dell’encausto classico, intimamente legato allo studio della pittura funeraria dei ritratti di mummie del Fayyum, in cui la forma-ritratto non è una mimeisthai (imitare la presenza), ma un ontoisthai (un essere presente). L’allestimento è a cura di Fabio Sessa.
L’evento culturale, nato dalla collaborazione tra l’Archeoclub Aricino Nemorense e il Comune di Ariccia, e che inaugura il ciclo di eventi dedicati a “Il mito nell’arte”, ha lo scopo di far esporre opere d’arte di pregio all’interno di una struttura, il Casino Stazi nel ‘700 poi Locanda Martorelli nell’800, in cui hanno soggiornato, dipinto ed esposto i loro lavori numerosi artisti tra cui Turner e Corot e fonte di ispirazione per letterati e drammaturghi italiani ed europei.
La mostra, che succede ad altre esposizioni di spessore avvenute all’interno della Sala 3 della Locanda Martorelli (che si conferma luogo di eccellenza per eventi culturali) quali quella dedicata al pittore umbro Franco Passalacqua, agli acquerelli originali di Ettore Roesler Franz, a Paola del Vescovo e alle stampe d’epoca dedicate alla Via Appia Antica, nasce dall’idea di valorizzare i beni culturali di Ariccia e di rendere consapevoli i cittadini dell’ingente patrimonio culturale e ambientale in cui vivono composto dal complesso berniniano di Piazza Di Corte, dalla Locanda Martorelli, dal tracciato dell’Appia Antica, dal Parco Chigi e dagli innumerevoli scorci paesaggistici che ne fanno uno dei centri più significativi della nostra regione.
La mostra che sarà proprogata sino al 29 settembre rimarrà aperta al pubblico nei seguenti orari martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10:00-12:45; sabato pomeriggio 16:00-18:30, domenica mattina 10:00-12:45.
Per informazioni:
archeoclubaricia@alice.it; archeoclubaricinonemorense@gmail.com;
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento