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Ariccia: i protagonisti del Festival dell’Archeologia 2023

Ariccia: i protagonisti del Festival dell’Archeologia 2023
Settembre 26
07:51 2023

Ariccia: i protagonisti del Festival dell’Archeologia 2023 per la salvaguardia e valorizzazione del territorio.

 Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre si svolgerà la seconda edizione del “FESTIVAL DELL’ARCHEOLOGIA STORIA ARTE E TRADIZIONI AI COLLI ALBANI“ (progetto “Ariccia da amare” 2023). Sabato mattina si apriranno i lavori del convegno a Palazzo Chigi (9:00-13:00-15:00-18:00) al quale prenderanno parte noti studiosi e ricercatori quali il prof. Mariano Malavolta emerito docente di Storia romana dell’Università di Roma Tor Vergata con una avvincente relazione che riguarderà “Il “mito” della distruzione di Alba Longa”, seguirà poi l’archeologa ispettore onorario MIC e membro ICOMOS CIF, Giuliana Galli, che  relazionerà su un rinvenimento piuttosto singolare: “Via Appia: una cantina d’età imperiale riaffiora dagli ultimi scavi alla Villa dei Quintili”, a seguire Marco Placidi, Presidente dell’associazione Sotterranei di Roma (che relazionerà anche per lo scomparso ing. Romano Moscatelli e per Pino Pulitani) che tra i tanti progetti di studio intrapresi ha altresì quello dell’emissario nemorense per il quale proporrà “L’emissario di Nemi: l’enigma dei By-Pass”. Poi sarà la volta dell’archeologa, ideatrice del Festival, dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Maria Cristina Vincenti, che presenterà un nuovo studio sull’urbanistica e i culti di Aricia (in corso di pubblicazione) che si preannuncia piuttosto interessante: “L’acropoli, l’agorà e la mansio aricina della Via Appia Antica tra la Troade e il mondo greco”. L’ultimo contributo scientifico della mattinata sarà quello di Alberto Silvestri, ricercatore indipendente, che ha pubblicato numerosi articoli scientifici in Italia e all’estero e una monografia dedicata alle erme bifronti: “Le doppie erme del tratto aricino dell’Appia e il particolare bifrontismo sulle monete dell’isola di Tenedo”. Dopo la pausa pranzo i lavori riprenderanno alle ore 15:00 con l’archeologa Anna De Santis, già responsabile della sede del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano e direttore archeologo coordinatore, del servizio di Preistoria e Protostoria, che relazionerà su un’area archeologica di peculiare interesse (dove tra l’altro dovrebbe sorgere l’inceneritore di Roma): “S. Palomba fra Roma i Colli Albani e la costa”. L’intervento successivo sarà tenuto da Angelo D’Ottavi, ricercatore indipendente, studioso del territorio laziale e dei Colli Albani, (che relazionerà anche per Antonella Rotondi, funzionario archeologo del MIC –Parco Archeologico del Colosseo) con la seguente proposta: “La via Latina – Storia e nascita di un Cammino”. Il contributo successivo sarà a cura di Rosa De Santis, topografa e ricercatrice indipendente, che tratterà di alcuni rinvenimenti in contesto sepolcrale nel territorio di Roma: “Le tombe della Via Latina: meraviglie al terzo miglio dell’antica via”. A seguire interverrà  Chiara Maria Marchetti, archeologa e ricercatrice universitaria,  Presidente dell’associazione “Antica via Latina”, che riferirà sull’antica via nel quartiere Appio-Latino: “La via Latina nella Valle della Caffarella. Ricostruire il paesaggio archeologico sulla strada di un patrimonio condiviso”. Infine l’ultimo contributo della giornata di studio sarà presentato da Marco Vigliotti, architetto che si occupa di piani urbanistici comunali, coordinatore scientifico dell’Ecomuseo della Via Latina, con “Recuperare e valorizzare l’antico tracciato della Via Latina III miglio”.

Ospite d’onore sarà la prof.ssa Annalisa Cipriani, di Italia Nostra che fa parte della  Commissione Scientifica candidatura Via Appia a patrimonio dell’Unesco.

Nell’ambito del convegno i partecipanti potranno riflettere sull’importanza dell’archeologia quale scienza viva; sulla problematica dell’impatto dell’inceneritore di Roma sul patrimonio storico-ambientale dei Colli Albani, che dovrebbe essere realizzato proprio nell’area di Santa Palomba, e sull’archeologia al femminile ancora lontana dalla sua piena espressione. Abbiamo raccolto a tale proposito le dichiarazioni del Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli: “Una iniziativa molto importante – dichiara il Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli – che punta i riflettori sul patrimonio archeologico del territorio. Un elemento di grande attrazione per il turismo e di orgoglio per noi”, di  Maria Cristina Vincenti, archeologa: “L’archeologia ci aiuta a comprendere il passato ma anche a salvare il nostro territorio. I Castelli Romani sono una grande eredità cultuale che va dalla cosiddetta età di Alba Longa alle piazze disegnate da Gianlorenzo Bernini, e devono restare una eccellenza” e di Marco Alteri consigliere del Comune di Albano Laziale: “Il festival dell’archeologia è un’espressione di passione per il territorio, minacciato dal termovalorizzatore per il suo impatto sul paesaggio, sarebbe infatti visibile da tutti i Castelli Romani che affacciano sul mare, e sull’agricoltura di qualità, che perderebbe ad esempio il marchio biologico”.

Domenica 1 ottobre,  si svolgeranno in mattinata le escursioni guidate all’emissario del lago di Nemi e il giro ad anello intorno alla città di Ariccia, mentre nel  pomeriggio presso la Locanda Martorelli, alle ore 16:00 sarà presentato il  volume di Franco Bevilacqua,  giornalista, grafico tra i fondatori de La Repubblica, “Disegnare la Via Appia oggi. Un viaggio moderno sulle orme di Carlo Labruzzi”, alle ore 17:00  Maria Rita Pocino e Marco Onofrio presenteranno la rivista “Lazio ieri e oggi. La rivista di Roma e della sua Regione”, fondata nel 1965 dal giornalista e scrittore Willy Pocino, scomparso di recente, che ha l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale di Roma e della sua regione; alle ore 18:00 sarà proiettato infine il video e presentato il volume di Gianni Dolfi, studioso del territorio albano,  “Il Villaggio delle Macine. Un villaggio preistorico sulle acque del lago Albano”.

 Gli eventi sono AD INGRESSO LIBERO ma su prenotazione ai seguenti contatti: tel. 388/3636502; vincentimariacristina@virgilio.it  –   archeoclubaricia@alice.it

 

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