Ares 118: poche ambulanze ‘medicalizzate’. Cittadini a rischio
“Non è tollerabile mettere a rischio la vita dei cittadini sopprimendo le ambulanze con medico a bordo per risparmiare sui costi. Ė contrario a ogni norma e al dettato costituzionale e AssoTutela verificherà se non si incorra, in questo caso, in una lesione dell’articolo 32 sulla tutela del diritto alla salute”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione, Michel Emi Maritato, che precisa: “Prendiamo ad esempio la città di Aprilia, importante distretto industriale, rimasta dal 2013 senza ambulanza ‘medicalizzata’, con anestesista/rianimatore a bordo, che dispone soltanto di mezzi con autista, infermiere e barelliere, oppure Aranova, importante centro abitato di Fiumicino, che non dispone di un punto di primo soccorso, oppure Fiumicino, che dispone di un’autoambulanza per tutti i comuni che lo compongono e dove si stanno verificando morti in attesa dei soccorsi. Ares e Regione Lazio pensano di far le nozze con i fichi secchi, dando alla popolazione il contentino dell’auto medica ma, guarda caso, anche questo mezzo dispone di una flotta miserrima che non copre le esigenze sanitarie della collettività. A che gioco stiamo giocando?”, si chiede il candidato sindaco di Fiumicino. “Non è tollerabile che si prenda sottogamba la salute dei cittadini, specie in circostanze di emergenza. L’ambulanza con medico a bordo assiste i casi cui viene attribuito il codice rosso, ovvero per persone in pericolo di vita. Non ci si venga a dire che la provincia pontina è territorio esente da gravi incidenti o con un bacino di utenza tale da non presentare casi clinici gravissimi. Richiediamo ufficialmente all’Ares 118 un punto soccorso per le zone di Aranova, Traiata, Traiatella, Testa di Lepre, Maccarese e Fiumicino, ad oggi relegati nell’insufficienza e nel triste destino che lega la vita di una persona all’attesa di un’ambulanza che potrebbe non arrivare per tempo”, conclude Maritato
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