Area comunicazione Asd Frascati Scherma
Frascati (Rm) – Nell’anno “interrotto” dal Coronavirus ha fatto comunque in tempo a vivere la splendida esperienza del campionato europeo Cadetti. La 17enne sciabolatrice Francesca Burli e il suo maestro Andrea Aquili sono stati protagonisti della consueta diretta Facebook andata in onda ieri sera sulla pagina ufficiale del Frascati Scherma.
“L’Europeo ha rappresentato una bellissima avventura, anche se dal punto di vista del risultato non è andata come speravo – ha detto la Burli – Lo stop delle competizioni ha “cancellato” la possibilità di partecipare al campionato del mondo della mia categoria, anche se non ero ancora sicura del posto, e poi anche al campionato italiano Cadetti. Ma ormai è andata così e guardo al prossimo anno quando entrerò in un mondo nuovo che è quello degli Under 20, ma non mi farò scoraggiare dal fatto di essere appena arrivata in questa categoria”. La Burli è un prodotto purissimo del vivaio del Frascati Scherma: “Ho iniziato proprio qui, nel 2012. Ho scelto questo sport dopo averlo visto in tv alle Olimpiadi. Abitando vicino ad una palestra così prestigiosa come quella del Frascati Scherma ho deciso di provare. Di strada ne ho fatta tanta, ma c’è ancora da fare moltissimo. Idoli? Ci sono tante atlete a cui guardo come esempi, la prima di queste è Lucia Lucarini che da qualche anno è arrivata ad allenarsi a Frascati e che ha dimostrato di essere una ragazza di spessore oltre che una bravissima atleta. E poi in sala ho anche la possibilità di vedere da vicino grandi campionesse come Irene Vecchi e altre ancora”. Una ragazza che riesce a conciliare l’impegno sportivo con lo studio: “La cosa fondamentale è l’organizzazione, anche se sicuramente non è una cosa semplice”. Un ruolo importante nella sua crescita sportiva lo ha avuto il maestro Andrea Aquili: “Con lui c’è un rapporto ottimo, è molto disponibile in pedana e fuori. E’ paziente e mi stimola tanto, mi ha aiutato a maturare”.
Lo stesso Aquili parla della crescita di Francesca: “E’ stata una delle mie prime atlete nella carriera da maestro. Ha superato tanti ostacoli e quest’anno era arrivata a giocarsi le prime competizioni importanti internazionali. Ha un carattere molto deciso ed è molto intelligente, è un piacere allenarla. Dovrebbe lasciarsi guidare di più dall’istinto, a volte è troppo riflessiva. Stiamo lavorando sulla sua capacità di muoversi in pedana visto che ora si è “stabilizzata” dal punto di vista fisico, ma anche sulla pazienza dal punto di vista mentale. Attualmente obiettivi di gare non ce ne sono, d’altronde il calendario è ancora da definire: ci alleneremo ancora qualche giorno e poi riprenderemo a settembre. Il salto a Cadetti a Giovani? E’ più dolce rispetto a quello da Gpg a Cadetti, specialmente per le ragazze che intorno all’età di Francesca sono già fisicamente formate: sono convinto che possa assorbirlo bene”.
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