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AREA ARCHEOLOGICA DI GABII

AREA ARCHEOLOGICA DI GABII
Gennaio 07
10:25 2023

Sabato 16 dicembre, dalle ore 10:00, si è tenuta a Roma Tor Bella Monaca, presso il Teatro di Tor Bella Monaca, la Conferenza stampa APERTURA STRAORDINARIA AREA ARCHEOLOGICABDI GABII: I RITI DEL NATALE NELL’AREA ARCHEOLOGICA DI GABII. Presenti Ordinario di Archeologia classica, Prorettore Università La Sapienza, Prtes. Commissione Cultura Camera dei Deputati, Funzionari Soprintendenza Speciale di Roma, Responsabile Dip. Di Storia, Patrimonio Culturale, Università Tor Vergata, Assessore al Decentramento, Ex Sottosegretario Beni Culturali. Lungo la Via Prenestina (conosciuta anticamente come Via Gabina) è posta l’Area Archeologica di Gabii (Necropoli dell’Osa, Vaso Necropoli dell’Osa con iscrizione greca, la Casa del Rex, Santuario extraurbano, Santuario di Giunone, Cave di Lapis Gabinus, l’Artemide di Gabii, Chiesa di S. Primitivo, etc.) dove parte del territorio rientra nel Comune di Monte Compatri. Antica città Latina in confederazione, posta in adiacenza al Lago di Castiglione (prosciugato nell’800), i primi insediamenti sono attestati all’età del Bronzo (IX sec. a.C.) e, in età Repubblicana, fu annessa a Roma. In epoca medievale è denominata Castrum Castiglionis e da tale momento il territorio rimane immutato. L’estrazione del Lapis Gabinus (cave) a partire dal II sec. a.C. lo si ritrova nel Teatro di Pompeo, Foro di Cesare, Foro di Augusto, etc. Le sepolture della Necropoli invece riguardano la tecnica dell’inumazione (fossa ricoperta con pietre) e dell’incinerazione (ceneri nell’urna).  In riferimento alle iscrizioni dell’Osa, una in lingua greca del VIII sec. a.C. su vaso cinerario è forse la più antica iscrizione greca del mondo; mentre l’altra, in lingua latina del VII sec. a.C. su vaso locale, è attestata come la più antica iscrizione esistente in tale lingua. Per quanto riguarda il Santuario, sono visibili i resti della cella in Lapis Gabinus, ossia la stanza interna al tempio che custodiva la statua della divinità. Il tempio era circondato da un portico su tre lati (colonnato) ed erano presenti tabernae (luoghi di scambi commerciali e non solo). In fine, per quanto riguarda la Casa del Rex, essa è un unicum di struttura arcaica composta da tre vani all’incirca quadrati a formare un rettangolo.  Roma Capitale d’Italia, l’impegno a promuovere e difendere il Patrimonio culturale di Roma, il dialogo tra Istituzioni e “il Patrimonio culturale è dentro di noi, è come un articolo”. L’estensione di Roma, il Latium Vetus e Latium Adiectum dove la storia della Regione Lazio è tripartita nel periodo Arcaico, Repubblicano e Imperiale. I reperti non più recuperabili e la possibilità di conoscere la storia studiandoli: la ricostruzione del Tempio di Gabii (foto) e il vaso dell’Osa con l’iscrizione greca che è la più antica d’Italia, dove la stratigrafia, il tracciamento e l’attività dell’archeologia è metodo di ricostruzione storica. “L’importanza che le istituzioni devono fare: valorizzare tramite la rievocazione.” Roma e la storia di Roma ci attraversa dove i finanziamenti, il Comune, il Municipio e l’Università atti a valorizzare Gabii. Integrazione di luoghi, musei e ricostruzione storica. L’apertura straordinaria che prevede rievocazione storica e visite guidate e l’apertura permanente. L’atto di prelazione del secolo scorso ha salvaguardato l’area e oggi è attribuita alla Soprintendenza Speciale di Roma (sito demaniale). Contesto di ricerca ampio, gli sforzi attuali di messa in sicurezza, indagini e scavi con varie Università italiane, europee e U.S.A. Collaborazione anche con il Centro di Ricerca ENEA di Frascati. La Soprintendenza in prima linea, Gabii non è tutta messa in sicurezza ma le aperture sono attività di valorizzazione e sensibilizzazione anche se l’area è periferica ma si cerca di renderla al servizio della comunità. Gabii un’eccellenza di preservazione di ambiente intatto sia come luogo, sia come città. Lavorare in archeologia: ricerca (rapporto tra Università e Soprintendenza es. trovato un edificio del VI sec. a.C. che fu poi volontariamente ricoperto con pietre), formazione (generazioni di archeologi cresciuti a Gabii) e valorizzazione (sinergia per formazione, guide, pannelli). L’Università Roma Tor Vergata ha il Museo Archeologico. Prospettare percorsi perché Gabii diventi più patrimonio della città. Attualmente, non ci sono le condizioni per un’apertura permanente del sito. L’iniziativa Musei diffusi comprende Gabii ed è un finanziamento in piena autonomia dei Municipi. Siti parte dell’offerta che Roma propone al mondo. Cultura e valorizzazione. Poli universitari che si occupano di Gabii sono l’Università La Sapienza di Roma e l’Università di Roma Tor Vergata. Il rapporto tra Gabii e il Municipio delle Torri (VI Municipio) come invertire la tendenza valorizzando il bello del territorio. Un fumetto con Gabino da portare alle scuole. La grande sfida aprire Gabii almeno una volta al mese. Hamilton (pittore) inizia a scavare Gabii alla fine del ‘700. A Roma, è presente Via Gabi (Q.IX).

Foto: slide ricostruzione Tempio di Gabii.

 

 

 

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