Arcigay incontra Kiana Firouz, lesbica iraniana che ha chiesto asilo nel Regno Unito
Londra, 18 maggio 2010. Mentre un portavoce del governo del Regno Unito invia al Gruppo EveryOne un messaggio assai rincuorante, riguardo alle possibilità di ottenere asilo politico a Londra per Kiana Firouz, assicurando i co-presidenti dell’organizzazione che le istanze della regista e attivista iraniana saranno riconsiderate in base al dossier da loro presentato, Arcigay vola a Londra per incontrare la richiedente asilo. Ecco il comunicato Arcigay:
Nella giornata di giovedì prossimo Stefano Bucaioni, responsabile esteri di Arcigay, Inconterà a Londra Kiana Firouz, la lesbica iranana di 27 anni alla quale è stato negato l’asilo politico nel Regno Unito (ma rappresentanti del governo hanno inviato qualche giorno fa un messaggio rassicurante al Gruppo EveryOne, ndr) nonostante nel paese d’origine la punizione per lesbismo, considerato un peccato ed un reato, sia di 100 frustate. Se gli atti sono reiterati la condanna è la pena di morte. Arcigay si unisce all’appello del gruppo EveryOne, alla petizione internazionale on-line che in pochi giorni ha ottenuto più di 21 mila firme e a quanti hanno fatto appello al Governo britannico e all’Unione europea, affinché a Kiana Firouz possa essere immediatamente garantita un’adeguata protezione umanitaria e perché l’ordine di deportazione sia revocato: il ritorno di Kiana in Iran equivarrebbe ad una condanna a morte.
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