“Archimede” approda in Egitto
Il 25 luglio 2011, presso la sede dell’ENEA in Roma, si è svolto un convegno nel quale è stato definito il progetto MATS (Multipurpose Applications by Thermodynamic Solar) per la costruzione di un impianto solare termodinamico in Egitto, basato sulla tecnologia ENEA già utilizzata nell’impianto Archimede dell’Enel a Priolo in Sicilia. Come fluido di processo sono utilizzati sali fusi alla temperatura di 550°C. Un sistema di accumulo termico permette di distribuire energia anche in assenza di fonte solare. Inoltre, l’integrazione dell’impianto solare con generatori alimentati a combustibili alternativi (preferenzialmente biomasse) rende l’intero sistema ancora più flessibile, garantendo una maggiore continuità nella produzione di energia. La durata prevista del progetto MATS è di 42 mesi. Il suo valore complessivo è di circa 22 milioni di euro, di cui 12,5 stanziati dalla Commissione europea nell’ambito del 7° Programma Quadro. Sarà così realizzato un impianto in grado di produrre elettricità, calore, raffreddamento ed acqua dissalata, utilizzando l’energia solare integrata con altre fonti energetiche localmente disponibili. L’impianto avrà la capacità di co-generare 1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica per alimentare apparecchiature di climatizzazione di edifici e un dissalatore da 250 metri cubi al giorno. Coordinato dall’ENEA, il progetto MATS vede la partecipazione di altri enti di ricerca (il francese CEA, il tedesco ISE del centro Fraunhofer e gli egiziani ASRT e NREA), di università (la britannica University of Cranfield) e di partner industriali nazionali (Tecnimont KT, Ronda Group e Archimede Solar Energy) ed egiziani (Orascom Construction Industries e Delft Environment).
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