Archeoclub D'Italia: Presentazione de "Il Divo Augusto – Principe dell'urbe e dell'impero
Con l’Autore parleranno de “Il divo Augusto- Principe dell’Urbe e dell’Impero” (Schena Editore) la dott.ssa Maria Cristina Vincenti, dottore di ricerca in archeologia presso l’Università di Tor Vergata e cons. naz. Dell’Archeoclub d’Italia, la dott.ssa Beatrice Curci, giornalista professionista e direttore dell’Associazione Stampa Romana, e il prof. Mariano Malavolta, docente di Storia Romana all’Università di Tor Vergata.
Roberto Toppetta è stato per circa 25 anni uno dei volti più noti del Tg3 e ha seguito, tra l’altro, anche nelle missioni estere tre Presidenti del Consiglio: Massimo D’Alema, Giuliano Amato e Romano Prodi.
La matrice giornalistica di Toppetta è evidente nello stile divulgativo del saggio, che però non cede nulla al rigore storiografico sulla scorta di una dovizia di riferimenti ai grandi autori latini ( da Virgilio a Orazio, da Tito Livio a Tacito) e agli studiosi moderni e contemporanei ( da Theodor Mommsen a Ronald Syme, da Santo Mazzarino a Luciano Canfora).
A duemila anni dalla sua morte ( Nola, 19 agosto del 14 d.C), la figura di Augusto resta ben salda nel novero ristretto delle personalità titaniche della Storia universale e l’età augustea resta indissolubilmente legata al momento di massimo splendore di Roma antica, lo Stato romano divenne il più esteso dell’antichità.
Dio vivente per i sudditi orientali, Augusto ha avuto il merito straordinario di riportare la pace nel mondo di Roma dopo un secolo di guerre civili e di aver dato vita ad una serie di riforme con le quali fondò l’Impero e gli assicurò fondamenta così solide da resistere per tre secoli alla pressione dei barbari sulle zone di confine.
Se come soldato Augusto fu mediocre e nei campi di battaglia vinse sempre grazie ad altri ( Marco Agrippa, Marco Antonio, Druso Maggiore, Tiberio…), come statista superò lo stesso Cesare, il prozio che lo aveva adottato come figlio pochi mesi prima delle Idi di Marzo.
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