Apre a FIumicino il nuovo “molo e” ma nessuna soluzione per l’aeroporto “fuorilegge” di Ciampino.
Proseguono i faraonici progetti di sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino con l’apertura, annunciata ieri, del nuovo “molo E” per 6 milioni di nuovi passeggeri, ma nessuna soluzione si intravede per riportare nella legalità l’aeroporto di Ciampino.
Ignorando le norme europee sulle valutazioni ambientali preventive e le leggi nazionali sui limiti d’inquinamento acustico ammessi per gli aeroporti, le istituzioni nazionali e comunitarie hanno consentito 15 anni di interrotta crescita dell’aeroporto di Ciampino, nel totale disprezzo dei diritti e della salute di decine di migliaia di cittadini di Ciampino, Roma e Marino.
In tutti questi anni ogni ipotesi di ritorno alla legalità si è dimostrata una truffa verso i cittadini, come l’assurdo progetto di un nuovo aeroporto a Viterbo, finito nel 2012 con il dirottamento delle centinaia di milioni di euro previsti verso la fornace mangiasoldi di Fiumicino.
Le stesse massime autorità nazionali che ogni giorno si imbarcano e sbarcano a Ciampino, perché questo è anche l’aeroporto di Stato, non possono non vedere le case di Ciampino a 150 metri dai loro finestrini e non possono non vedere le case di Marino e di Roma che calpestano, insieme alla salute dei cittadini, a poche centinaia di metri sotto i loro piedi.
È ora che chi ha il dovere di garantire la tutela dei diritti dei cittadini e la legalità, si levi dagli occhi le morbide mascherine per dormire, che le hostess dei lussuosi voli di stato gli forniscono e guardi fuori dal finestrino, perché lì sotto vivono i cittadini.
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