Appunti per un viaggio in Romania – settembre 2012
Libera traduzione da un articolo di Maria Apopei
Oltre alle chiese e ai monasteri, anche le fortezze, molte delle quali arrivate fino ai giorni nostri in ottimo stato, rappresentano un altro tassello importante per la storia e la cultura romena fin dai tempi più antichi. Infatti avuto sempre un ruolo militare importante nel periodo antico e fino al XVIII secolo, come dimostrano le possenti mura difensive che le circondano. Nell’ottocento, invece, i castelli diventano dimore raffinate e lussuose. Oggi, la maggior parte sono diventati musei, libri aperti per scoprire la storia di luoghi interessati.
La Fortezza di Sighisoara, nel distretto di Mures, è patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco per essere l’unica cittadella medievale dell’Europa ancora abitata. Soprannominata anche “La Perla della Transivania”, è una città fortezza il cui primo nucleo fu costruito intorno al 1191 e distrutto dai tartari 50 anni dopo. Nel 1280 l’abitato prese il nome di Castrum Sex. Era una piccola fortificazione intorno alla quale si sviluppò ulteriormente la città, menzionata in un documento del 1407. Successivamente, nel periodo ottomano, la cittadella prese l’aspetto attuale, con le torri a difesa dell’abitato. Nel cinquecento Sighisoara divenne importante anche culturalmente: infatti nella sua scuola insegnavano professori di tutte le scienze e specializzazioni. Oggi è una città con un centro storico perfettamente conservato, con la struttura viaria e gli edifici in muratura tipici di una cittadella medievale; di particolare interesse sono le case degli artigiani che conservano ancora i laboratori con i relativi strumenti di lavoro. L’abitato è circondato e protetto da una cinta muraria di 930 metri, munita di 14 torri, la cui manutenzione e difesa spettava nel passato a ciascuna delle corporazioni degli artigiani della città. Nove di esse si conservano fino ad oggi e recano il nome delle corporazioni che le avevano erette: la Torre dei Fabbri, dei Calzolai, dei Macellai, dei Sarti, dei Pellai, dei Ramai ecc.. La più alta è la Torre dell’Orologio che ospitava il Consiglio della città e che attualmente è sede del museo di storia di Sighisoara. Ogni anno, a fine luglio, si tiene un Festival “Sighisoara medievale”, giunto quest’anno alla XIX-esima edizione. Altra fortezza celebre è quella di Fagara a metà strada tra Sibiu e Brasov sulla sponda dell’Olt; l’aspetto attuale risale alla metà del 1600 quando il primo nucleo del 1500 fu trasformato in una struttura di “fortezza-castello” con una forma quadrata, arricchito da quattro torri massicce e un fossato pieno d’acqua, tutt’ora esistente, che la circonda. È un ottimo punto di partenza per le escursioni sui monti Fagara. La Fortezza di Neamt (Cetatea Neamtului), è stata costruita in Moldavia alla fine del XIV secolo, al tempo della minaccia ottomana, durante il Regno di Petru I Musat (1375-1391). Era una delle più grandi dello stato medievale moldavo e aveva un ruolo importante nella difesa nazionale. Reputando la Fortezza di Neamt non sufficientemente sicura per resistere agli attacchi del sultano (ricordiamo la battaglia di Podul Înalt – Ponte Alto – del gennaio 1475, la battaglia di Valea Albã – Valle Bianca – del luglio 1476), il sovrano Stefano il Grande (1457-1504), tra il 1468 e il 1475 fece costruire la corte principesca con muri esterni spessi 7 metri e finestre strette, da dove si poteva sorvegliare e colpire i nemici, e successivamente la Cattedrale e la torre dell’orologio. Sul lato nord venne costruito un muro, fiancheggiato da quattro bastioni semicircolari, con altezze variabili fino a 30 metri. L’ingresso alla fortezza è protetto da un ponte assai alto, con una parte fissa e una mobile, che poggia su 11 pilastri in pietra di forma prismatica. Questi sono solo tre esempi, ma significativi, per conoscere la nostra storia e la nostra cultura.
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