Approvato un ordine del giorno di sostegno al referendum per l’abrogazione della Legge sull’Autonomia Differenziata
Nella seduta del Consiglio comunale di Genzano di Roma del 9 settembre è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno, presentato dalle Consigliere Marta Elisa Bevilacqua e Patrizia Mancini, volto a sostenere le iniziative di contrasto alla Legge n. 86/24, vale a dire la Legge sulle “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
La Legge 86/24, ossia la legge sull’autonomia differenziata, prevede che il potere decisionale dello Stato venga decentrato, assegnando alle Regioni a statuto ordinario forme di autonomia su ben ventitrè materie tra le quali ci sono Salute, Istruzione, Ambiente ed Energia.
Con l’autonomia differenziata vengono sottratte allo Stato le competenze legislative e le relative funzioni amministrative su materie determinanti: previa intesa con lo Stato, ogni Regione con la Legge sull’autonomia differenziata, ha il potere di decidere autonomamente su questioni come l’Istruzione, la fiscalità e vari aspetti del mondo del lavoro. Per tali motivi, una Regione potrebbe concordare con lo Stato, ad esempio, di mantenere per sé l’intero gettito fiscale. Lo stesso discorso vale per il settore dell’istruzione, quindi una Regione potrebbe stabilire regole diverse per l’accesso alle graduatorie dei docenti e del personale ATA o rispetto all’attuazione dell’inclusione. In sintesi, tutte le opzioni sono possibili anche per quanto riguarda le professioni e l’accesso ai concorsi pubblici a livello territoriale.
Il Consiglio Comunale di Genzano, nel dichiarare la propria contrarietà alla Legge 86/24, ha impegnato l’Amministrazione a dare informazione e pubblicità, coi propri strumenti di comunicazione, siti, profili social o giornali cartacei, alle proprie e ai propri cittadini, della possibilità di firmare, virtualmente o fisicamente, per il Referendum. Il Consiglio comunale di Genzano ha chiesto, inoltre, al Governo che vengano obbligatoriamente definiti – prima di eventuali intese con singole Regioni – i LEP (cioè i “Livelli essenziali delle prestazioni” vale a dire gli standard minimi dei servizi che devono essere garantiti in tutte le Regioni), i costi, i fabbisogni standard e i fondi perequativi, senza i quali non è possibile stabilire le risorse necessarie a finanziare le prestazioni sulla base del principio di uguaglianza. Che i LEP non siano definiti soltanto considerando una valutazione della spesa storica dello Stato in ciascuna Regione nell’ultimo triennio, accentuando così le diseguaglianze. Il Consiglio comunale ha inoltre richiesto che ogni eventuale trasferimento di materie avvenga nel rispetto dei principi di solidarietà e unità nazionale, garantendo maggiori risorse a quei territori in cui permangono gap infrastrutturali, economici e sociali col resto dell’Italia.
“Il Consiglio comunale di Genzano ha voluto prendere posizione su un tema di politica nazionale che ha gravi ripercussioni sulla politica locale. Una legge come quella sull’autonomia differenziata acuisce ancora di più le diseguaglianze e contraddice l’articolo 3 della nostra Costituzione. Visto l’afflusso di cittadine e cittadini ai banchetti di raccolta firme, continueremo a dare battaglia e siamo certi che le Italiane e gli Italiani si recheranno compatti al voto per impedire la frammentazione del nostro Paese. Vogliamo un’Italia giusta in cui nessuno resti indietro.” Così Marta Elisa Bevilacqua, Consigliera comunale e della Città Metropolitana di Roma capitale di Europa Verde e Alleanza Verdi e Sinistra
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento