Appello per il salvataggio del Bullicame di Viterbo
Inoltro volentieri l’appello (che segue) alla Ministra Brambilla, anche in considerazione che il 30 maggio 2010 alle h 11.00 ho fissato un appuntamento al Bullicame, nell’ambito della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo e della seconda Festa del Bullicame, dove é prevista una recita di poesie a cura di Giovanni Faperdue ed un bagno nella pozza calda con successivo pic-nic vegetariano al sacco in loco. E’ pertanto necessario che per quella data sia tutto in ordine nel sito del Bullicame e che l’acqua calda sia disponibile ed in quantità sufficiente a soddisfare le esigenze terapeutiche dei bagnanti. Paolo D’Arpini
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Gentile Ministra del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla,
le scriviamo per segnalarle l’illiceità e l’insensatezza della realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge a Viterbo; e per chiedere la sua rinnovata attenzione ed il suo impegno in difesa dell’ambiente e della salute della popolazione di Viterbo, dei beni paesaggistici e culturali, delle autentiche vocazioni produttive del territorio, del vero e valido turismo che deve essere rispettoso dei luoghi, delle culture, delle tradizioni, delle risorse locali.
Come lei già sa, la realizzazione di un mega-aeroporto nella preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria, un’area di immenso pregio ambientale, culturale e terapeutico, e a ridosso di popolosi quartieri della città, avrebbe come immediate conseguenze: lo scempio dell’area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell’agricoltura della zona circostante; l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sarà di grave nocumento per la salute e la qualità della vita della popolazione locale (l’area é nei pressi di popolosi quartieri della città); il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio già gravato da pesanti servitù; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Lei sa anche che un mega-aeroporto produce un enorme inquinamento che provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni; che nel caso specifico del mega-aeroporto a Viterbo manca completamente la Valutazione d’impatto ambientale, obbligatoria per legge; che la magistratura viterbese ha già emesso avvisi di garanzia per il reato di corruzione a carico di amministratori e dirigenti del Comune di Viterbo in relazione alla modifica del Piano regolatore nelle aree toccate dalle opere connesse alla realizzazione del mega-aeroporto.
Gentile Ministra del Turismo,
Viterbo nell’ambito della mobilità ha bisogno non di un insensato ed illegale mega-aeroporto, ma di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia; una mobilità coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del territorio viterbese.
Migliaia di cittadini e centinaia di illustri scienziati, docenti universitari, illustri personalità delle istituzioni, della cultura, della vita civile hanno già aderito al nostro appello in difesa del Bullicame, dell’ambiente, dei diritti dei cittadini, per il rispetto delle legge vigenti.
Gentile Ministra del Turismo,
con la presente lettera vorremmo chiedere un suo pronunciamento ed un suo impegno per impedire che si realizzi un crimine ed una follia, il crimine e la follia costituiti dalla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
Siamo peraltro a sua disposizione per illustrare dettagliatamente e con dovizia di documentazione quanto sopra sommariamente esposto. Auspicando un cenno di riscontro, voglia gradire distinti saluti,
Antonella Litta: tel. 338.3810091, e-mail: antonella.litta@gmail.com
(Comitato “Coi Piedi per Terra”)
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