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Appello a Prodi, Bertinotti, Pecoraro, Diliberto, Di Pietro

Dicembre 08
23:00 2007

Chi vuole cambiare l’Italia oggi deve fare esercizio di pazienza. La situazione è così schifosa perché c’è un buco morale nella testa della maggioranza degli italiani.
Esiste un blocco sociale costituito da corporazioni, caste, imbroglioni, tangentari, impiegati pubblici (non tutti ovviamente, solo quelli corrotti, collusi, fannulloni) bamboccioni (non tutti i giovani sono bamboccioni, ma ne conosco parecchi che lo sono alla grande). Per chi voglia migliorare veramente la situazione e non solo farsi bello a parole, urge una scelta che tenga conto del fatto che questo blocco sociale orrendo esiste e vede schierati milioni di italiani che si credono furbi e sono solo stronzi.
Il governo Prodi non può non contenere al suo interno una fetta di questi scarti morali proprio perché essi sono tanti e sono ovunque.
Immaginare un governo migliore di quello di Prodi è oggi, fine autunno 2007, un’illusione. Succederà ma non adesso.
La battaglia per contrattare miglioramenti economici per i cittadini che oggi sono in grandi difficoltà è giustissima.
Ma credo sia chiaro che gli spazi di contrattazione sono quelli che sono: angusti.
Crediamo quindi che sia indispensabile fare esercizio di progettualità, cercando di scovare vie alternative per ottenere il massimo in termini di risultati per il benessere reale dei cittadini.
Un esempio di questa strategia è quel che si potrebbe fare e non si fa sulla questione delle CLASS ACTION.
Sembra che l’area culturale sinceramente progressista non abbia compreso il valore epocale di questa legge in discussione all’interno della finanziaria.
E i mass media fanno a gara a far finta che questa legge non esista.
E persino nel mondo della controinformazione progressista in rete lo spazio dedicato a questo argomento è ridicolo.
Il risultato di questa rimozione è che se andiamo in giro per le strade e chiediamo ai passanti cosa è la CLASS ACTION probabilmente non più di 2 su 100 sanno rispondere.
In due parole si tratta di questo.
Negli Usa e nella maggioranza dei paesi industrializzati se vengono danneggiate migliaia di persone queste possono unirsi e costituire una Classe D’Azione, un gruppo, che agisce insieme facendo un’unica causa collettiva contro il colpevole.
Il giudice nella sentenza stabilisce il danno che deve essere pagato a ogni danneggiato e il truffatore paga immediatamente. Se non paga gli sequestrano tutto e lo mettono (subito) in prigione.
La legge della CLASS ACTION inserita oggi nella finanziaria per alcuni versi è ottima, ad esempio stabilisce che nel rapporto con gli avvocati i danneggiati siano tutelati da una loro associazione che diventa un ente di garanzia per i consumatori.
Ma contiene anche due righe allucinanti che distruggono il 70% dell’utilità pratica di questa legge.
Si tratta di due righe in perfetto stile papalino: infatti il gruppo di danneggiati fa una causa collettiva, ottiene la condanna del malandrino ma non riceve un soldo. Per avere il pagamento del danno subito il danneggiato deve fare una seconda causa, un PROCEDIMENTO CIVILE INDIVIDUALE!!!!
Coi tempi della giustizia italiana rischi di aspettare 7 anni per la causa iniziale e altri 10 per quella civile. Si ottiene poi il risultato collaterale di avere come nel caso Parmalat, una causa collettiva e una sentenza collettiva, con decine di migliaia di cause individuali successive.
Con un costo per le casse della giustizia moltiplicato mille e mille volte.
Siamo oltre l’irrazionalità, questo è delirio.
È assurdo che così pochi si rendano conto che ottenere oggi in Italia la CLASS ACTION vera e funzionante non è del tutto impossibile.
E soprattutto sembra che non ci si renda conto quanto questa battaglia migliorerebbe concretamente le condizioni di vita di milioni di italiani.
Stiamo parlando di milioni di pensionati (i più sprovveduti e presumibilmente i più poveri) turlupinati da agenti finanziari famelici che vendevano azioni spazzatura, gente che è sul letto di morte perché è stata avvelenata da mostri farmaceutici o chimici e da costruttori irresponsabili di ordigni meccanici malfunzionanti. Stiamo parlando delle vittime delle peggiori nefandezze! Stiamo parlando di centinaia di migliaia di famiglie distrutte, portate alla disperazione.
Questi sono i primi che come progressisti dovremmo impegnarci a difendere.
Non facendolo tradiamo la radice solidale del nostro impegno politico.
Ogni anno nei paesi normali i furbi sono costretti a pagare centinaia di miliardi di euro di danni ai consumatori. Soldi veri, possibilità di avere cure indispensabili e un minimo di mezzi per affrontare disgrazie terribili.
Ma oltre al beneficio tangibile della legge che istituisce le CLASS ACTION ne avremmo un altro che in prospettiva porta benefici ancora più grandi alla società. Poter avere processi RAPIDI sui danni collettivi, con un’unica sentenza immediatamente esecutiva per tutti i danneggiati è realmente un formidabile deterrente che induce i grandi gruppi industriali a moderare la loro fame di profitti. In Usa la legge stabilisce addirittura che oltre al pagamento del danno subito, ai danneggiati venga data una cifra aggiuntiva che il giudice stabilisce come punizione.
Castigo che ha esplicitamente lo scopo di far soffrire chi danneggia i cittadini perché capisca che non rispettare i diritti dei consumatori può essere molto doloroso.
Questo in pratica provoca servizi e prodotti molto migliori.
Il che sicuramente è un bene e aumenta concretamente il potere d’acquisto degli stipendi.
Ma contemporaneamente una legge che istituisce le CLASS ACTION ha anche un effetto educativo per tutti.
Vivere in una nazione dove il diritto dei più deboli (le vittime di un sopruso commerciale) è potentemente e efficientemente tutelato, dà un grande segnale ai furbetti e infonde ottimismo negli onesti. E OGGI IN ITALIA L’OTTIMISMO DEGLI ONESTI È UN BENE SOCIALE PREZIOSO CHE SCARSEGGIA!
Ed è da notare che anche le aziende italiane che mirano alla qualità e a costruire un rapporto di fiducia di nuovo tipo con i consumatori, trarranno da questa legge enormi vantaggi proprio perché rappresenta uno strumento formidabile in loro difesa. Se i furbi possono produrre beni e servizi di qualità scadente che danneggiano i consumatori chiaramente possono fare concorrenza sleale verso le aziende che rispettano i migliori criteri di sicurezza e di qualità. Non solo l’intera società italiana trarrebbe vantaggio dalla legge sulle CLASS ACTION, pure gli imprenditori migliori ci guadagnerebbero enormemente: più soldi e meno sangue amaro.
Non a caso i paesi economicamente più prosperi dell’Italia sono tutti dotati di leggi efficienti sulle CLASS ACTION.
Ed è quindi chiaro che sostenere che la legge sulle CLASS ACTION dissuaderebbe gli investitori stranieri è una sciocchezza priva di fondamento. Per ovvi motivi di concorrenza è vero proprio il contrario.
C’è forse da chiedersi da dove derivi questa stortura giuridica contenuta nell’attuale proposta in discussione con la finanziaria.
Deriva da una legge contenuta nel nostro pazzo ordinamento giudiziario che prevede che qualora un truffatore o un danneggiatore vengano condannati per il danno inferto, il giudice penale non debba stabilire l’intero ammontare del danno ma al massimo una parte di questo. Infatti dovrà essere un secondo processo (CIVILE) a occuparsi della quantificazione del danno subito e a stabilire l’entità del risarcimento.
Il che comporta che per il reato di truffa il colpevole condannato penalmente, grazie a patteggiamenti e indultini, esca dal tribunale senza essersi fatto un solo giorno di prigione e senza aver restituito un solo euro truffato. Si stenta a crederci.

Oggi uno sparuto gruppo di parlamentari si è unito firmando appelli collettivi a favore di una vera legge sulla CLASS ACTION.
Ma poco si riuscirà a ottenere perché la possibilità di contrattazione è limitata visto che il governo Prodi è sotto costante ricatto dell’area inciucista.
Quindi otterremo qualche risultato solo se aumenterà la visibilità di questo problema e altri si schiereranno a favore di una legge che non sia un contentino di principio con poca sostanza pratica.

Questo messaggio è rivolto a voi che avete forse oggi la possibilità di guadagnare una grande vittoria per i cittadini abbattendo contemporaneamente il costo per lo Stato di migliaia di processi individuali che oggi si trascinano nelle aule dei tribunali.
E spero che altri sosterranno questo appello diffondendolo.

(Fonte: Il CACAO della Domenica)

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