Anzio: “bimbi sfrattati dalla riserva Tor Caldara.
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“Reputo grave e allarmante quanto sta accadendo nella riserva naturale regionale di Tor Caldara – istituita con legge regionale del 1988 e gestione affidata al Comune di Anzio – dove 65 bimbi delle scuole comunali sono stati letteralmente sfrattati a causa delle scelte insensate e discutibili del responsabile della riserva naturale. Questi i fatti: la scorsa primavera veniva inaugurata un’aula all’interno della splendida area protetta di Anzio, destinata alle attività didattiche di due sezioni di scuola comunale dell’infanzia, per un percorso didattico a stretto contatto con ambiente e animali. Un progetto innovativo, chiamato “La scuola nel bosco dei conigli”, ideato dal corpo del IV istituto comprensivo di Anzio, subito sposato da enti e associazioni ambientaliste, nonché dagli assessorati comunali all’Ambiente e alla Scuola, guidati da Patrizio Placidi e Laura Nolfi. In autunno, poi, la richiesta delle insegnanti di avere un piccolo rifugio, in cui gli alunni potessero vivere il progetto anche in caso di freddo e maltempo: richiesta subito accolta dal Comune di Anzio e da Placidi che individuò e fece ristrutturare, grazie al contributo di uno sponsor, la serra dismessa e abbandonata da 15 anni all’interno della riserva Tor Caldara. Ma, quando tutto avrebbe fatto presagire una continuazione serena e concreta del bel progetto didattico, ecco giungere il “niet” del responsabile della riserva e i guardiaparco, che hanno posto il divieto di accesso alla struttura. Una decisione fuori luogo, che tutt’oggi purtroppo limita il progetto formativo dedicato ai più piccoli. Una realtà sulla quale la Regione Lazio non può chiudere gli occhi. Per questa ragione ho deciso di sollecitare l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Buschini a organizzare un tavolo di incontro, in cui invitare tutti gli enti interessati, ivi inclusi gli assessorati all’Ambiente e alla Scuola del Comune di Anzio, al fine di sbloccare la delicata vicenda. Al contempo, sarà mia cura depositare un’interrogazione urgente al fine di conoscere nello specifico le ragioni che hanno portato alla chiusura dell’aula didattica da parte dei guardiaparco, e quindi al prematuro stop del progetto “La scuola nel bosco dei conigli”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi
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