ANTONIO PAPPANO-IGOR LEVIT BEETHOVEN, CONCERTO PER PIANOFORTE N. 3
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Sala Santa Cecilia
giovedì 2 novembre ore 19.30, venerdì 3 novembre ore 20.30, sabato 4 novembre ore 18
ANTONIO PAPPANO-IGOR LEVIT
BEETHOVEN, CONCERTO PER PIANOFORTE N. 3
Il 2 novembre alle ore 19.30 (repliche il 3 novembre alle 20.30 e sabato 4 novembre alle ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), Sir Tony Pappano torna a Santa Cecilia per il suo primo concerto da Direttore Emerito. Il Maestro italo-inglese, Direttore Musicale designato della London Symphony Orchestra e alla sua ultima stagione da Direttore Musicale del Covent Garden di Londra, torna sul palco dell’Orchestra di Santa Cecilia, di cui è stato Direttore Musicale per 18 anni e che ha diretto in più di 650 concerti a Roma e in acclamate tournée nelle sale più prestigiose del mondo come la Philharmonie di Berlino, la Carnegie Hall di New York, il Teatro Colón di Buenos Aires, la Scala di Milano, il Musikverein di Vienna.
Pappano aprirà la serata con l’Ouverture dell’Anacréon di Luigi Cherubini. L’opera, eseguita nel 1803 a Parigi, non ebbe successo, tuttavia l’Ouverture è rimasta in repertorio ed è una ispirata pagina pervasa da slanci drammatici. Segue il Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven, che vedrà alla tastiera il pianista tedesco Igor Levit che con l’Orchestra ceciliana, diretta da Kirill Petrenko, ha debuttato nel dicembre del 2020. Lo stesso anno è stato nominato “Artist of the Year” ai Gramophone Classical Music Awards. Nel 2022 il suo album “On DSCH” è stato premiato con il “Recording of the Year” Award e l’Instrumental Award del BBC Music Magazine. Ma oltre che nel mondo della musica Levit, nato in Russia nel 1987 e trasferitosi nel 1995 ad Hannover, fa sentire la sua voce anche in campo sociale e politico. Si è schierato apertamente contro le ideologie di destra e l’antisemitismo e contro l’emarginazione dei rifugiati. In una recente intervista pubblicata sul Münchner Merkur ha affermato: “Alcuni anni fa ho preso la decisione di esprimermi e agire anche al di fuori della musica. Vedere la mia missione più importante nella vita come quella di oppormi ai razzisti e agli odiatori è una scelta che ho fatto”. Il musicista si impegna anche a favore della tutela dell’ambiente; non a caso ha suonato durante una manifestazione del movimento “Fridays for Future” e ha tenuto un concerto di solidarietà nell’inverno del 2020 nella foresta di Dannenröder, in Assia, a sostegno degli attivisti che stavano cercando di bloccarne la deforestazione per la costruzione di una autostrada.
Il Terzo Concerto per pianoforte ebbe la sua première a Vienna nel 1800; è il primo dei concerti beethoveniani che reca inconfondibilmente le tracce del genio del compositore tedesco e sembra spalancare una porta su un nuovo secolo. Quindi risuonerà En Saga di Sibelius (ultima esecuzione a Santa Cecilia nel 1974, direttore Igor Markevitch), poema sinfonico del 1892 che impose il suo autore all’attenzione del mondo musicale ed è, come affermò lo stesso Sibelius, “l’espressione di uno stato mentale” e risente dell’influsso del folklore scandinavo. Gran finale con il travolgente Till Eulenspiegel di Strauss, tra le composizioni più note del compositore bavarese e ispirata alla figura di Till, personaggio del folclore tedesco vissuto intorno al 1300.
TOURNÉE
Dal 6 all’11 novembre l’Orchestra, guidata da Antonio Pappano, è attesa per un nuovo tour europeo con tappe in Germania e in Austria. I primi due concerti sono in cartellone in uno dei massimi templi della musica, la “Sala d’oro” del Musikverein di Vienna, dove l’Orchestra si è esibita l’ultima volta nel 2016 – diretta da Pappano – e dove ha debuttato nel 2007, sempre diretta da Sir Tony. Il 6 novembre il programma prevede il Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven con il solista coreano Seong-Jin Cho, che a Santa Cecilia ha debuttato nel 2017 e negli scorsi anni si è già esibito con Santa Cecilia e Pappano a Seoul, Incheon, Hong Kong e Francoforte. Il programma prevede, come i concerti romani, l’Ouverture Anacréon di Cherubini, En Saga di Sibelius e I tiri burloni di Till Eulenspiegel di Richard Strauss. Il giorno seguente, martedì 7 novembre, secondo concerto viennese con due celebri e amate “Incompiute”, la Sinfonia n. 8 di Schubert e la Sinfonia n. 9 di Anton Bruckner. Nuovo concerto l’8 novembre a Essen e il 10 novembre a Baden-Baden con Anacréon, En Saga, Till Eulenspiegel e il Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven, questa volta con Igor Levit. Chiude la tournée il concerto dell’11 novembre a Francoforte, con il Concerto per pianoforte n. 3 di Beethoven (solista Igor Levit), la Sinfonia n. 8 “Incompiuta” di Schubert e Till Eulenspiegel.
Antonio Pappano
Dalla stagione 2023-2024 Sir Antonio Pappano è Direttore Emerito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di cui è stato Direttore Musicale dal 2005 al 2023. Dal 2007 è Accademico Effettivo di Santa Cecilia.
Nei 18 anni della sua direzione musicale a Santa Cecilia ha eseguito oltre 650 concerti, tenuto a battesimo 14 brani in prima esecuzione assoluta, diretto, in forma di concerto, 11 opere liriche (fra cui Fidelio di Beethoven, Madama Butterfly e Turandot di Puccini, Un ballo in maschera e Aida di Verdi, Re Ruggero di Szymanowski e molti altri titoli); ha svolto tournée nazionali e internazionali insieme all’Orchestra e al Coro per un totale di oltre 250 concerti nelle più prestigiose sale da concerto del mondo (dalla Philharmonie di Berlino alla Carnegie Hall di New York e alle sale di Beijing, Mosca, San Paolo del Brasile, Buenos Aires, Tokyo). Sempre con i complessi dell’Accademia ha inciso 35 cd che hanno ottenuto i più importanti riconoscimenti internazionali (12 in tutto) fra cui Gramophone Award, Grammy Award, Echo Klassic Prize, ICMA per citarne alcuni. Inoltre ha ottenuto il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana per ben 3 volte per produzioni ceciliane: nel 2005 per i Requiem di Brahms, Verdi e Britten; nel 2019 per West Side Story di Bernstein; nel 2023 per l’incisione della Messa di Gloria di Rossini.
Nella sua carriera Pappano ha ricoperto altri incarichi di prestigio: dal 2002 è Music Director del Covent Garden di Londra, mentre dal 2024 sarà Direttore principale della London Symphony Orchestra. In passato è stato Direttore Musicale della Norske Opera di Oslo nel 1990 e dal 1991 al 2002 ha ricoperto lo stesso ruolo al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles.
Nato a Londra nel 1959 da genitori italiani, studia pianoforte, composizione e direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Chicago Symphony Orchestra, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra, Staatskapelle Dresden, Gewandhausorchester di Lipsia e fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 (dove è tornato nel 2021 per I Maestri Cantori di Norimberga di Wagner) e al Festival di Bayreuth nel 1999.
Meritano una menzione anche le numerose premiazioni e onorificenze ricevute: nel 2005 è stato nominato “Direttore dell’anno” dalla Royal Philharmonic Society, nel 2012 la regina Elisabetta lo ha nominato Cavaliere e nello stesso anno è stato anche nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Nel 2015 gli è stata conferita la Laurea honoris causa dall’Università Tor Vergata e la Gold Medal della Royal Philharmonic Society.
Igor Levit
Artista dalla mente vigile e critica, Igor Levit colloca la sua arte nel contesto degli eventi sociali, considerandola come indissolubilmente legata ad essi. Levit viene descritto dal New York Times come uno degli “artisti più importanti della sua generazione” e dalla Süddeutsche Zeitung come una “fortuna per la vita concertistica”. È stato nominato “Recording Artist of the Year 2020” ai Gramophone Classical Music Awards e “Gilmore Artist 2018” da Musical America. Nel 2022 il suo album “On DSCH” è stato premiato con il “Recording of the Year” Award e l’Instrumental Award del BBC Music Magazine. Nel 2019 è stato nominato professore di pianoforte alla Hochschule für Musik und Medien “Alma Mater” di Hannover. Dalla primavera del 2022 è il Co-direttore artistico del festival Heidelberger Frühling.
L’incisione integrale delle Sonate di Beethoven effettuata nel 2019 è subito arrivata al primo posto delle classifiche di musica classica. Levit ha presentato il ciclo delle sonate al Festival di Salisburgo, al Festival di Lucerna e al Musikfest di Berlino, nella Elbphilharmonie di Amburgo e alla Wigmore Hall di Londra.
È apparso come solista con le più importanti orchestre, tra cui la Cleveland Orchestra, la Gewandhausorchester Leipzig, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Filarmonica di Vienna, l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese. Nel 2022 ha inaugurato lo Schleswig-Holstein Festival insieme ad Alan Gilbert e alla NDR Elbphilharmonieorchester, quindi si è esibito in recital a Salisburgo, al Festival di Lucerna, al Musikfest di Berlino e ad Amburgo con l’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Pappano.
In questa stagione si esibirà in recital al Musikverein di Vienna, Philharmonie di Berlino, Scala di Milano, Carnegie Hall di New York e Wigmore Hall di Londra. Suonerà con la NDR Elbphilharmonieorchester e Alan Gilbert e con i Wiener Philharmoniker e Christian Thielemann. Inoltre collaborerà con la Los Angeles Philharmonic, Staatskapelle Berlin, Staatskapelle Dresden, Cleveland Orchestra con Franz Welser-Möst, Royal Concertgebouw Orchestra con Joanna Mallwitz e con la New York Philharmonic diretta da Jaap van Zweden.
Nel 2022 Sony ha pubblicato il suo cd Tristan, la sua prima registrazione effettuata insieme all’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia diretta da Franz Welser-Möst. Nella primavera del 2021 Hanser ha pubblicato il primo libro di Igor Levit, intitolato “House Concert”, scritto a quattro mani con Florian Zinnecker.
Nato a Nizhni Novgorod, Igor Levit si è trasferito in Germania con la sua famiglia all’età di otto anni. Ha completato i suoi studi di pianoforte ad Hannover ottenendo il punteggio più alto nella storia dell’istituto. Nel 2005 Igor Levit è stato il più giovane partecipante al Concorso Internazionale Arthur Rubinstein di Tel Aviv, dove ha vinto l’argento, il premio speciale per la musica da camera, il premio del pubblico e il premio speciale per la migliore esecuzione di brani contemporanei.
Per il suo impegno politico Igor Levit ha ricevuto il 5° Premio Internazionale Beethoven nel 2019, seguito dall’assegnazione della “Statua B” del Comitato Internazionale di Auschwitz nel gennaio 2020.
I suoi 53 concerti live house trasmessi su Twitter durante il lockdown nella primavera del 2020 hanno raccolto un pubblico mondiale, offrendo un senso di comunità e speranza in un momento di isolamento e disperazione. Nell’ottobre 2020 è stato insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.
A Berlino, dove risiede, suona su un pianoforte grancoda Steinway gentilmente donatogli dai Trustees of Independent Opera del Sadler’s Wells di Londra.
Giovedì 2 novembre ore 19.30, venerdì 3 novembre ore 20.30, sabato 4 novembre ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano
pianoforte Igor levit
Cherubini Anacréon, ouverture
Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra n. 3
Sibelius En Saga
Strauss Till Eulenspiegel
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www.santacecilia.it
biglietti da € 19 a € 52
Daniele Battaglia
Capo Ufficio Stampa – Head of Press Office
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Largo Luciano Berio,3 – I 00196 Roma
tel: +39 0680242325
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