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Antonio Pappano e Conrad Tao in Gershwin Rhapsody in Blue e un americano a Parigi

Antonio Pappano e Conrad Tao  in Gershwin  Rhapsody in Blue e un americano a Parigi
Gennaio 30
19:52 2019

Stagione Sinfonica

Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

giovedì 31 gennaio ore 19.30 – venerdì 1 febbraio ore 20.30 – sabato 2 ore 18

 

Antonio Pappano e Conrad Tao

in Gershwin

Rhapsody in Blue e un americano a parigi

 

 

Per cause indipendenti dalla volontà dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, legate alla recente riforma dei contratti a tempo determinato e a una sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha interessato il settore delle Fondazioni Lirico – Sinfoniche, il programma del concerto ha subìto variazioni.

Tali eventi, in combinazione tra loro, hanno infatti precluso la possibilità – pur in presenza di piena occupazione stabile – di ricorrere ad assunzioni a termine senza incorrere nel rischio di grave contenzioso e, pertanto, il brano Pelleas und Melisande di Arnold Schönberg, che necessita di un implemento di organico, è stato sostituito con Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) sempre dello stesso compositore.

L’Accademia ha già sensibilizzato il Ministro competente sulla necessità di adottare quanto prima interventi modificativi della legge di riforma che, salvaguardando il diritto dei lavoratori, tengano conto della specificità del settore e consentano la normale programmazione artistica.

 

 

Tre serate dedicate a due geni della musica del ‘900, George Gershwin e Arnold Schönberg, giovedì 31 gennaio ore 19.30 (repliche venerdì 1 febbraio ore 20.30 e sabato 2 febbraio ore 18, Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica) con Antonio Pappano alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa cecilia e il giovane pianista statunitense Conrad Tao, che torna dopo due anni sul palco della sala Santa Cecilia, tinta idealmente di blu, con l’esecuzione della celebre Rhapsody in Blue di Gershwin.

In maniera caleidoscopica, Tao si muove tra sale concerto, musei e club underground. Le sue performance,  già note al pubblico ceciliano per l’esecuzione del Concerto in fa di Gershwin nella Stagione Sinfonica 2016 – 17, sono elogiate all’unanime dal pubblico e dalla critica internazionale e le sue abilità di compositore e poliedrico artista lo collocano inevitabilmente tra le figure più influenti del panorama contemporaneo.

Oltre alla Rapsodia il programma prevede l’esecuzione di Un americano a Parigi sempre di Gershwin e Verklärte Nacht di Schönberg. Se ci sono due compositori che hanno trasformato il caos e la velocità del Novecento in alcune delle pagine più rivoluzionarie della letteratura musicale, questi sono sicuramente George Gershwin e Arnold Schönberg appunto. Con Rhapsody in Blue, composta nel 1924, Gershwin è stato il primo compositore a infrangere la linea di confine tra la musica classica e il jazz. Con Un americano a Parigi, composta quattro anni dopo, Gerswhin rompe nuovamente gli schemi sinfonici usuali, inserendo nell’organico orchestrale strumenti come il sassofono non utilizzati abitualmente nell’orchestra classica. Si tratta della trascrizione in musica delle impressioni di un soggiorno nella capitale francese alla fine della prima guerra mondiale durante il quale compositore americano aveva incontrato tra gli altri anche il compositore Maurice Ravel. Verklärte Nacht, uno dei poemi sinfonici più significativi della produzione del giovane Schönberg, di fatto il primo importante lavoro sinfonico di un compositore che a 25 anni, con alle spalle una formazione prevalentemente autodidatta, costruisce un brano che, pur muovendosi sulla scia tardoromantica, contiene una libertà armonica inusuale per i tempi. Ispirato dal testo del poeta simbolista Richard Dehmel, Verklärte Nacht fu scritto nel 1899 per sestetto d’archi, trascritto per orchestra d’archi nel 1917 e sottoposto a una nuova revisione nel 1943.

Il concerto di venerdì 1 febbraio verrà trasmesso in diretta radiofonica nell’ambito della trasmissione Radio3 Suite

 

 

L’America di George Gershwin e Arnold Schönberg

Sembrerà azzardato l’accostamento tra due musicisti così distanti: Schönberg, l’inventore della musica dodecafonica e quindi padre putativo della musica moderna tout-court, e Gershwin, il brillante autore di musical e della jazzistica Rhapsody in Blue. Invece i due, dopo l’arrivo di Schönberg negli Usa, avvenuto nel 1933, diventano amici intimi, si frequentano e non mancano di tributarsi reciproci omaggi. Esiste un breve filmato, come anche un ritratto ad olio, realizzato dallo stesso Gershwin e dedicato a Schönberg ripreso in varie attività quotidiane; mentre Schönberg non manca di redigere un appassionato tributo al giovane compositore americano in occasione della sua prematura scomparsa. È una difesa di Gershwin tratteggiato come musicista “serio” laddove, in questa qualità, Schönberg ravvisa la naturale capacità del collega americano nel creare qualcosa di assolutamente nuovo e compiuto, espressivo, originale: “Non parlo in quanto teorico della musica, e neppure come un critico e quindi non sono obbligato a dire se la storia vorrà considerare Gershwin una sorta di Johann Strauss o Debussy, Offenbach o Brahms, Lehár o Puccini. Ma so che è un artista e un compositore: che ha espresso idee musicali e queste sono nuove così come è nuovo il modo in cui le ha espresse”. E ancora: “Le sue melodie non sono prodotte da mescolanze e neppure da una costruzione artificiosa ma sono delle unità compiute e quindi non possono essere ridotte in pezzi”. Gershwin, forse per la sua origine ebraica, fu parte attiva negli aiuti che Schönberg ricevette per poter lasciare l’Europa in seguito alle persecuzioni razziali naziste. Schönberg a sua volta andò spesso ad ascoltare esecuzioni di musiche di Gershwin, una volta presa la residenza negli Stati Uniti. Ecco che i nodi sottili di questo programma si chiariscono con evidenza storica e con trame altrettanto sottili e dense di considerazioni non solo su uno scorcio di storia della musica che attraversa la prima parte del XX secolo ma anche sulla musica in sé, senza barriere e senza etichette, senza stili o programmi, che tuttavia fa incontrare musicisti tanto diversi solo sulla base della sua intrinseca qualità.

 

 

Conrad Tao Classe 1994 nasce il una cittadina dell’Illinois ma compie gli suoi di pianoforte tra Chicago e New York. La sua carriera concertistica comincia presto e non tardano ad arrivare i primi riconoscimenti.  All’età di 16 anni Tao è già solista con Orchestre dal calibro della Philadelphia Orchestra, Russian National Orchestra, Baltimora Symphony, Dallas Symphony, Detroit Symphony, Utah Symphony e San Francisco Symphony. Nel 2011 una Commissione della Casa Bianca e il Dipartimento di Educazione Nazionale hanno nominano Tao membro permanente della Commissione degli Studiosi Presidenziali nelle discipline Artistiche. Nello stesso anno gli viene conferita la medaglia d’oro YoungArts. Nella sua carriera affianca il profilo di musicista tradizione a quello di musicista underground. Nel 2012 sotto lo pseudonimo TauTau ha prodotto Eyelids un album Synth pop. Nel 2013 con la PowerHouse Arene di Brooklyn ha inaugurato la prima edizione dell’UnPlay Festival, una rassegna di tre giorni che attraverso concerti, performance e altre forme d’arte contemporanea ibrida indaga sul rapporto internet-uomo nel ventunesimo secolo. Nello stesso anno esordisce per Warner Classics con Voyages che include sue composizioni, Monk, Revel e Rachmaninov. Il disco si chiude con Iridescence, for piano and iPad (Reactable Mobile e Synth). Nel 2015 sempre per Warner pubblica Pictures. Nella stagione 2018/19 insieme al ballerino-coreografo Caleb Teicher e la cantante Charmaine Lee ha inaugurato Nightcap, un progetto della New York Philharmonic dove gli artisti eseguono un concerto a tarda notte. La stessa performance è rientrata nel progetto Works & Process del museo Guggenheim. Tra le ultime composizioni va annoverata sicuramente la visionaria An Adjustment – per pianoforte, orchestra, ed elettronica – commissionatagli dalla Chamber Orchestra di Philadelphia.

 

 

Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

giovedì 31 gennaio ore 19.30 – venerdì 1 febbraio ore 20.30 – sabato 2 ore 18

Gershwin, Rhapsody in Blue

 

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Antonio Pappano direttore

Conrad Tao pianoforte

 

Schönberg          Verklärte Nacht (Notte trasfigurata)

Gershwin            Rhapsody in Blue

Un americano a Parigi

 

Biglietti da 19 a 52 Euro

 

I biglietti possono essere acquistati presso:

Botteghino Auditorium Parco della Musica

Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058

Botteghino Via Vittoria 6 (adiacente Via del Corso, Roma)

solo tramite carta di credito o bancomat

dal lunedì al venerdì ore 11-19, sabato dalle 11 alle 14

Prevendita telefonica con carta di credito: Call Center TicketOne

Daniele Battaglia

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