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Visio - Emanuela e "visio" - Relazione di Natale

emanuela  

24 dicembre 1975 - 3 gennaio 2000

Relazione di Natale

Relazione di Natale

A casa con Visio;
In giro per Ciampino.

Ciampino 24-12-1975

Oggi, per la prima volta, sono andata in giro per Ciampino in compagnia di Visio e di mia madre.

Quando sono uscita dal portone di casa mia ho sceso gli scalini senza l´aiuto del bastone e, senza problemi, ho attraversato la strada ed ho raggiunto la mia auto. Guardandomi intorno, precisamente sulla destra, ho sentito delle pulsazioni verticali e le ho immediatamente collegate al ricordo della ringhiera della villetta di fronte a casa mia, la quale aveva ed ha ancora, le ringhiere a sbarre.

Dal salumiere mi sono messa a curiosare le cose che erano dietro il vetro del bancone: ho percepito qualcosa di tondo e piccolo e l´ho indicato a mia madre, che vedendo che stavo indicando le alici non riusciva a capire cosa realmente percepissi; un momento dopo ha capito che stavo inquadrando una fetta di limone posta come guarnizione sulle alici. In seguito ho ammirato i salumi: tondi, più o meno grandi, con delle piccole pulsazioni al loro interno, forse il grasso.

La cosa che mi ha colpito di più e che ha risvegliato in me un dolce ricordo di bambina, è stata la strada decorata di luci natalizie; sono riuscita a percepire dall´interno della mia auto, mentre quest´ultima camminava, che al mio fianco scorrevano linee verticali d´intensa pulsazione. Mia madre mi ha spiegato che erano le luci natalizie a forma di stalattite. Mamma poi è andata nel negozio di pasta all´uovo ed io sono rimasta in macchina. Mi sono messa ad osservare le altre auto che passavano, la gente che camminava sul marciapiede, ma poi mi sono incuriosita nel capire che non molto lontano da me c´era una vetrina. Ho messo subito il terzo zoom per capire cosa c´era dentro ed ho percepito delle sagome che mi ricordavano molto quella delle persone. Manichini? Mamma, quando è tornata, mi ha spiegato che erano esposti dei cappotti lunghi, appesi dall´alto su uno stand. Ho osservato il negozio d´abbigliamento dell´amica di mamma, poi sono uscita da sola e sono andata dal fruttivendolo accanto a comperare l´insalata.

Tutto ciò è stato meraviglioso, ma l´emozione più forte è stata quella di sentire e capire che intorno a me, fuori di me, c´era aria di festa: le luci natalizie, le vetrine illuminate che apparivano all´improvviso come fortissime pulsazioni quadrate, hanno riacceso in me una luce ancor più grande: un ricordo. Il ricordo di una città in festa e in movimento, che mi apparteneva e che oggi di nuovo mi appartiene.

Ciampino 03-01-2000

L´esperienza con Visio nel nuovo millennio mi ha stupito per una particolare: sono riuscita a capire che le giornate si sono allungate. Voglio dire che le ore sono rimaste sempre 24 ma la luce si prolunga sempre più; tutto ciò l´ho compreso indossando Visio poiché rispetto all´ultima volta, il 24 dicembre, appaiono alcuni particolari come i margini della strada e l´auto di fronte, che non ero riuscita a percepire; inoltre non ci sono più le luci o almeno non sono accese. Mi sono resa conto della moltitudine di automobili che circolano per la strada, osservando dall´interno della mia auto quelle pulsazioni riconducibili alle automobili. Non mi è stato possibile guardare le vetrine poiché ovunque riapparivano quelle pulsazioni di righe dritte, di quadrati, ovvero finestrini, sportelli auto, auto, auto. Risultato? Non prenderò mai la patente!

Tutte queste esperienze sono state seguite, studiate, confermate e condivise anche dalla mia mamma, che però a volte vorrebbe farmi guardare ciò che vuole lei, non rendendosi conto, oltretutto, che con la velocità della macchina non è facile inquadrare con Visio e capire con un solo istante cosa si è inquadrato.

Oggi però ho avuto un´altra bella esperienza: mia madre mi ha lasciato in auto per andare a prendere delle ricette dal dottore, ed io per ammazzare il tempo ho curiosato in giro. Ho percepito delle linee che man mano ho collegato alla presenza di una vetrina, ma poi ho collegato quella percezione al ricordo di quella strada. Davanti al palazzo dov´è l´ambulatorio del mio dottore c´è un negozio di alimentari dove io da bambina andavo a volte a far la spesa; dunque quella vetrina doveva essere di Nico. Delle linee sono diventate un quadrato, il quadrato una vetrina, la vetrina collegata ad un ricordo si è materializzata come quel negozio. Con Visio sto riscoprendo un mondo che avevo lasciato nel passato e che continuava ad esistere nei miei ricordi

Dopo sono andata da una mia amica che lavora in un negozio di calzature. Dapprima ho osservato il locale, ma poi mi sono divertita ad osservare questa mia amica che saliva dalle scale del magazzino.

(ne ho riportato un disegno)

Emanuela

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A cura di Armando Guidoni Sito ottimizzato per schermo 1024x768 e aggiornato il 22/06/2010