Io e Visio ormai mangiamo insieme
di nuovo pesce; verdura al vapore, proviamo a
versare l´olio; alla ricerca del bicchiere
Ormai è diventata una consuetudine per me andare a
pranzo con Visio; è diventato naturale cercare, con il suo aiuto, i
pezzi di cibo nel piatto, ed infilzarli. Ormai distinguo abbastanza
bene il colore delle verdure, chiare le patate, più scure carote,
bieda, fagiolini e zucchine. Impulsi totalmente diversi. Ora preparo
da sola il mio vassoio, scelgo le pietanze, scelgo la frutta, prendo
il pane, il bicchiere e le posate.
Oggi ho mangiato per la seconda volta il pesce e
tutto è stato più semplice della prima volta; inoltre mi sono
allenata a cercare il bicchiere ed afferrarlo secondo la direzione
della telecamera del Visio. Questo esperimento è riuscito, a mio
avviso, perfettamente, anche perché oggi non c´era quella dispettosa
di Consuelo che me lo nascondeva!
Ho provato anche a versarmi l´olio, ma mi riesce
ancora difficile, poiché non riesco ad inquadrare, e quindi
percepire, il filo d´olio che cade nel piatto. Ho messo anche il sale
sulle verdure, ma la zigrinatura del ricamo del barattolino non me lo
fa tanto distinguere dal pepe. Riesco comunque a rimettere l´oliera e
la saliera negli appositi recipienti di metallo. Inutile raccontare
con quale dimestichezza e disinvoltura mi reco a prendere il caffè,
al bar, tutti i giorni dopo pranzo. Anche oggi ho individuato subito
il piattino, poi la tazzina e dopo aver bevuto ho riposato la tazzina
precisamente al centro del piattino; persino Mimmo, il barista, mi ha
fatto i complimenti, anzi mi pare che provi una sorta di divertimento
e piacere nel vedermi prendere il caffè con Visio. Io però mi sento
osservata!
Insomma mangiare e prendere il caffè in compagnia
di Visio, e con il suo aiuto, è diventato naturale per me; quando
sento la gente, che stupita mi vede riposare la tazzina ed infilzare
la verdura, esclama: "guarda come è precisa" mi verrebbe
quasi spontaneo rispondere: "Ma che ci vuole!". Mi sono
risposta da sola: VISIO!
Emanuela