Dietro la vetrina "cappello e cravatta"
Camminando per le strade, da dieci anni in qua, le
vetrine hanno rappresentato per me una specie di barriera architettonica:
qualcosa di imperscrutabile, fredda, inutile. Con Visio tutto ciò è
improvvisamente cambiato; dietro quella fredda parete vetrigna ora appare
qualcosa. Una sagoma bassa e goffa, cicciotta, si distingue dal fondo, ora
mi appartiene, anch´io so che c´è senza che nessuno me lo dica, anzi
sono io a chiedere cos´è. Consuelo mi risponde che è un pupazzo Ioghi;
chiedo ulteriori chiarimenti, ad esempio se è di peluche, poiché sento
una forte pulsazione. Consuelo mi dice che è di plastica e quindi deduco
che quell´intensa pulsazione è provocata dal forte contrasto tra il
colore del pupazzo ed il fondo della vetrina. È sensazionale, sembra
quasi che i sensori tattili della mia pancia si siano trasformati in una
mano di un fantasma che riesce ad attraversare il vetro e a toccare Ioghi.
Ma nella vetrina ci sono altri oggetti che mi impediscono di ammirare bene
il mio Ioghi. Entriamo. Ora lo osservo da vicino con Visio e lo tocco con
le mie mani. È cicciotto come l´avevo percepito, ma Visio ancora una
volta non finisce di meravigliarmi: osservando attentamente mi accorgo che
le pulsazioni che sento, quando inquadro il cappello e la cravatta di
Ioghi, sono le stesse. Domando a Consuelo se la cravatta ed il cappello di
Ioghi sono dello stesso colore; Consuelo mi dice che sono tutti e due
verde pistacchio. Questa volta Visio ha superato anche il tatto, poiché
anche toccando approfonditamente il pupazzo non avrei mai saputo che
cravatta e cappello avessero la stessa tinta di colore. Ho provato una
grande emozione, non so dire bene quale, forse sorpresa mista a stupore e
soddisfazione. Ormai sentivo che quello Ioghi mi apparteneva, non era
inesistente perché chiuso dietro la barriera fredda di una vetrina. È
stato indispensabile acquistarlo. Con visio ho riscoperto il fascino dello
shopping, non solo perché si compra qualcosa che già si sa di comprare,
ma qualcosa che senza Visio può essere inesistente, perché nascosta
dietro una barriera architettonica!
Emanuela