Antichi Sipari: racconti sul Palco del Tempo
Nell’ambito di Antichi Sipari: racconti sul Palco del Tempo, LEGIO XXX VLPIA VICTRIX presenta al Museo delle Navi romane di Nemi
Sabato 14 settembre ore 17 – Domenica 15 settembre ore 11.30 e 17
Organizzando un matrimonio. Il simposio etrusco
a cura di Daniela De Angelis
da un’idea di Daniela De Angelis e Ettore Pizzuti
regia, sceneggiatura, scenografia e scenotecnica Ettore Pizzuti
costumi Ettore Pizzuti
consulenza scientifica Daniela De Angelis
con Alessandro Asci, Rino Colagrossi, Italo Donfrancesco, Emilia Gregori, Ettore Pizzuti, Laura Spuntoni, Flavia Tersigni, Leonida Tersigni, Settimio Tersigni.
Siamo in Etruria meridionale, Tarquinia V sec. a.C., durante un dopocena i rispettivi genitori di due promessi sposi organizzano il futuro dei loro figli. È questa l’occasione per le due coppie di tessere le lodi dei propri virtuosi figli, non trascurando di elencare i generosi lasciti che questi riceveranno in dote e i tanti beni che un domani erediteranno, vantando il loro status sociale di ricchi aristocratici. Le loro riflessioni rispecchiano il cambio di un’epoca nella società etrusca. I nobili, dapprima latifondisti, si dedicano ora ai commerci e alle produzioni artigianali, al fine di conservare il divario economico nei confronti di una borghesia emergente, attività che nel periodo dei principi sarebbero state inaccettabili. La scenografia trae spunto dalle raffigurazioni relative alle tombe dipinte di Tarquinia e da altre rappresentazioni iconografiche e da reperti archeologici appartenenti al periodo storico considerato. Durante la rappresentazione teatrale viene illustrato il funzionamento del simposio nei suoi aspetti conviviali e rituali, inoltre si ipotizza una correlazione tra il gioco del kottabos e alcune scene di danza rituale presenti sia nella Tomba della Pulcella di Tarquinia che nella Tomba della scimmia di Chiusi.
Una voce narrante racconterà al pubblico i collegamenti tra le raffigurazioni prese in considerazione e le scene recitate dagli attori, al fine di una più chiara comprensione della rappresentazione.
SABATO 19 ottobre 17,00 DOMENICA 20 ottobre ore 11.30 e 17,00 2024
FABULA TABERNARIA La morte di Germanico Atto unico
a cura di Daniela De Angelis
regia e testi Michela Barone.
consulenza storica RAIMONDO GAVIANO
scenografie ETTORE PIZZUTI e ANGELO DE MARZO
costumi ETTORE PIZZUTI
riprese e montaggio GIOVANNI LUPI
con ALESSANDRO ASCI, ANTONIA CATONE, NELLO CATONE, ANGELO DE MARZO, TIZIANA FALSO, MAURA GALIETI, RAIMONDO GAVIANO, VINCENZO MODICA, PASQUALE NAVA, CRISTINA PETRELLA, ETTORE PIZZUTI, TOMMASO SORRENTINO, LAURA SPUNTONI, LINDSEY WEIR
Roma, I sec. d.c.. In una taverna della Suburra, la vita quotidiana si intreccia con i grandi avvenimenti storici: nel Mausoleo di Augusto Agrippina Maggiore ha deposto l’urna funeraria del marito, il Generale Germanico. Una morte improvvisa, forse un omicidio, che sconvolge le certezze e la serenità del popolo romano. La Storia, quella con la “S” maiuscola, quella che si legge sui libri, è fatta dai grandi nomi e dai grandi avvenimenti. Tuttavia la “Grande Storia” non sarebbe mai esistita senza le “piccole” storie, le storie sconosciute della gente comune. “Fabula tabernaria” riprende nel titolo un celebre genere teatrale della commedia latina, sviluppatosi a partire del I sec. a.C. La fabula tabernaria derivava dalla fabula togata, tipicamente latina, a partire dallo stesso costume indossato dagli attori, che non era più il pallio greco, ma la toga. In questo genere di teatro si rispecchiava la vita del ceto più umile della società. La fabula togata prendeva il nome di tabernaria, quando metteva in scena il mondo delle osterie e delle tabernae. Lo spettacolo è ambientato all’interno di un termopolio, realizzato sulla ricostruzione filologica del thermopolium recentemente rinvenuto a Pompei. A muoversi sulla scena sono personaggi immaginari di vita comune: Cleustrata e Mirrina, proprietarie della locanda, il servitore Grumione e i loro abitudinari avventori (un centurione, un personaggio di origine greca e due meretrici). Ogni giorno le loro vite si incontrano e la loro quotidiana e semplice realtà sarà il pretesto per raccontare i grandi avvenimenti e i grandi personaggi. Le celebri imprese militari di Germanico, nipote e figlio adottivo di Tiberio, vengono narrate in modo appassionato e sentito da Fanisco, centurione della I Coorte XXI Legio Rapax. Ed ancora: l’arrivo a Roma della vedova Agrippina Maggiore e dei suoi figli, tra cui il giovanissimo Caligola, prenderà vita attraverso le parole commosse delle due locandiere e delle due meretrici.
Antichi Sipari prevede in tutto 10 eventi site-specific per il Museo delle Navi Romane di Nemi fino al 27 ottobre 2024: sette produzioni originali di Teatro Mobile, commentate da walkabout-conversazioni radionomadi di Urban Experience, uno spettacolo de Illoco Teatro, e due eventi di Legio XXX Ulpia Victrix.
Antichi Sipari: racconti sul Palco del Tempo è una rassegna del Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Lazio e del Museo delle Navi Romane con il contributo dell’Avviso pubblico DG-Spettacolo.
Museo delle Navi Romane, Via Diana, 13-15
00040 Nemi (RM) – tel: +39 06 9398040
Web https://direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it/luoghi/museo-delle-navi-romane/ Orari: Da martedì a venerdì dalle ore 9:00 alle 19:00.
La biglietteria chiude alle ore 18:00. Biglietti:
intero € 5,00 | ridotto € 2,00
Eventi gratuiti compresi nel biglietto di ingresso, prenotazione consigliata su https://www.teatromobile.eu/antichi-sipari.html
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento