Antica speme
Plumbeo un cielo nemico mi sovrasta.
Grevi nubi s’avanzan minacciose,
a ghermir pronte le persone,le cose,
le anime in subbuglio.
Ed ecco,senza avviso alcuno,
timido un caldo raggio aprirsi un varco
rischiarando le tenebre d’intorno
e cangiarsi,nel volger d’un istante
in mirabile arco iridescente.
S’apre allora il desolato cuore
al verde rifiorire dell’antica
speme:un mondo libero alfin
dal male,oscuro despota,
ove regina ognor
la pace sia.
Pace per l’anima ferita,
pace pel fragil corpo
degli eventi in balia,
pace pei deboli indifesi
dai più forti irrisi.
Pace per i fratelli che
tali più non sono.
Pace per la tempesta che
contro di essa la sua furia
scaglia,eppur ad essa la
sua fine chiede.
Pace per chi tra guerre vive,
pace per chi di guerre vive.
Pace per chi coglier non sa
oppur non vuole,
la profonda e universale essenza
del divino,incomparabil dono.
Pace…
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