ANTICA CERIMONIA CELTICA A ROCCA DI PAPA
Quando un sogno diventa realtà, scivolando da un fiabesco mondo di elfi e antichi adoratori della Madre Terra, in un passato che ritroviamo tra libri di favole o miti medievali…
Scenario inconsueto, ma non per questo meno interessante quello al quale, nel pomeriggio di sabato primo settembre, chi era presente ha potuto assistere passeggiando in Corso della Costituente a Rocca di Papa. Un corteo nuziale aperto dagli sposi che indossavano un abito medievale, di fattura celtica: tunica bordò e bianca, capelli raccolti all’indietro lasciati scivolare sulle spalle, fiori di campo e spighe di grano come bouquet lei, pantaloni neri su gilet dello stesso colore su camicia bianca lui; partendo da Via delle Scalette, accompagnati da parenti e amici, passando attraverso stretti vicoli del nostro borgo son giunti al Municipio, per l’occasione reso accogliente e ospitale con vaporose tende bianche e intrecciati serti di rami, fiori e verdi foglie – una sorpresa di Tiziana e Stefania – in uno scenario naturale e un’ambientazione legati a un passato medievale, con particolari riti legati al druidismo.
Tutto richiamava un forte legame con Madre Natura in un’ attrazione che ha trascinato le persone coinvolte nella cerimonia svoltasi nell’ Aula Consiliare addobbata di piante. Semplice il rito civile celebrato dalla Dott.ssa Silvia Sciamplicotti, eppure, confidano gli sposi, tangibile era la presenza spirituale di chi ora non è più con loro: a essi erano riservate tre sedie, solo apparentemente vuote.
La fase successiva della cerimonia è stata celebrata nel bosco naturale della Locanda Skansen, gestita dai loro amici Rosa e Silvano, a Monte Compatri, poco distante dal passaggio dell’antica Via Francigena, luogo magico nel quale, come riferiscono Mary e Alessandro, con il loro cerimoniere Adriano, le forze della Natura e di Madre Terra sono tangibili e coinvolgenti e benedicono l’unione degli sposi. Tutto si è svolto in un cerchio d’energia tracciato dalla sacerdotessa Piera Di Cristofaro, ai Punti Cardinali sono associati i quattro elementi della Natura – Terra, Aria, Acqua e Fuoco – e rappresentano presenze spirituali, concretizzate simbolicamente da oggetti recati da quattro giovani fanciulle: in questo cerchio, carico di universale spiritualità gli sposi hanno confermato la loro unione delle anime, indissolubile legame, scrigno di un amore puro.
Con allegorici nastri bianco, verde e marrone, emblemi della fertilità, salute e casa, le mani dei due sposi sono state unite a sancire l’avvenuto patto nuziale che in un afflato spirituale trasforma amore e sentimenti in energia, potente forza legata alla Natura della quale uomini e donne son parte integrante.
Tutti gli invitati, compresi i bambini, hanno condiviso abiti e accessori in stile celtico, come i due sposi, immergendosi con loro in un’atmosfera onirica che ha spazzato in tutti ogni legame faticoso, allontanando disagi e spiacevoli sensazioni, anche nei giorni successivi…
Sorridono raccontando, i due sposi, ringraziando tutti coloro che hanno voluto condividere e contribuire a questo importante momento della loro vita: ai loro anulari le fedi irlandesi che rappresentano due mani che tengono un cuore; il loro è rivolto all’interno, l’anello indossato da un single avrebbe lo stesso simbolo, rivolto però all’esterno.
Nei loro sguardi la luce dell’amore, se ne coglie la spiritualità, nella consapevolezza della continuità oltre il tempo.
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