Anniversario del primo libro stampato in Italia
Nel 1465 i chierici A. Pannartz e C. Sweynheym, allievi di Gutenberg, tipografo tedesco inventore della stampa a caratteri mobili, chiamati dal cardinale Giovanni Torquemada approdarono a Subiaco dove impiantarono nel monastero benedettino di Santa Scolastica, già dotato di una biblioteca fornitissima, la prima tipografia italiana. Il 29 ottobre di quello stesso anno fu dato alle stampe il primo libro, un Donato (Ars grammatica), quindi il De Oratore di Cicerone, realizzati tipograficamente in ‘stile Subiaco’ a caratteri raffinati, fra il gotico e il romano.
Oggi la biblioteca di Santa Scolastica, divenuta Statale, oltre a una mole impressionante di volumi, pergamene, codici manoscritti e incunaboli (di cui solo alcuni stampati a Subiaco: un Lattanzio e due De Civitate Dei di sant’Agostino) ospita dal 1996 il famoso Archivio Colonna, relativo tra l’altro all’amministrazione dei feudi dei Colonna nei Castelli Romani.
La città di Subiaco – culla della stampa – celebra l’importante ricorrenza con una serie di iniziative, sostenute da numerose Associazioni e personalità di rilievo in campo culturale e artistico, che si svolgeranno nel corso del 2015, fra cui spicca l’apertura del Borgo dei Cartai. Lo scopo di tali manifestazioni è di «rilanciare il ruolo di Subiaco come centro culturale d’eccellenza, di rilievo nazionale e internazionale», come espresso dall’Assessore al Turismo Roberto Pelliccia nel corso della conferenza stampa che si è svolta all’inizio dell’anno a Palazzo Ferrajoli a Roma.
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