Animali. Quando arriva il momento dell’eutanasia. Cosa fare?
“Cosa occorre sapere sull’eutanasia degli animali d’affezione”
Cosa fare e come affrontare il delicato momento?
Lo spiega l’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e provincia
Ci sono incontri che ti cambiano la vita, come quelli con gli amici a quattrozampe. Vivere con un animale domestico, anche secondo la scienza, migliora la vita, fa bene alla salute e all’umore. Per questo spesso i legami che si intensificano diventano talmente solidi da generare rapporti unici, insostituibili. In questi casi subire la perdita del proprio animale si trasforma in un lutto devastante, pari a quello per un familiare. Prepararsi all’elaborazione del lutto non è mai cosa facile e purtroppo ci si trova a dover decidere, come ultimo atto d’amore, di accompagnare il nostro amico a quattro zampe sul ponte dell’arcobaleno. Cosa fare e come affrontare la delicata questione? A spiegarlo l’Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia, che pone l’accento dell’importanza di usare termini semplici e chiari per far comprendere al proprietario la gravità e le possibili evoluzioni della malattia di cui è affetto il proprio animale, per poter mettere in condizione l’umano di fare una scelta consapevole e comprendere, con il sostegno di un veterinario, quando arriva il momento di dover scegliere per l’eutanasia. Quando non esistono possibilità di guarigione, e ci si rende consapevoli che l’animale sta soffrendo, il veterinario di fiducia saprà consigliare il percorso da seguire in un momento così delicato e superare il senso di colpa di dover accettare questa dolorosa decisione. Forse non tutti sanno che cani e gatti (e non solo) riconoscono la gravità del loro stato molto prima che possiamo accorgercene: spesso tendono a nascondersi, mangiare solo per accontentare l’umano, ma ci sono segnali importanti da non sottovalutare come, ad esempio, la quasi totale assenza di interazione con i componenti della propria famiglia. Alcuni proprietari preferiscono non essere presenti all’epilogo, ma in ogni caso la procedura prevede una pre-anestesia, come in un intervento, e solo dopo si può salutare il compagno di tante avventure. Momenti intensi nei quali ognuno ha necessità dei suoi tempi. Il tutto fino alla somministrazione del farmaco che provoca l’arresto cardiocircolatorio e consente all’animale di addormentarsi per sempre. Molte persone decidono di affidare le spoglie allo stesso veterinario, che si preoccuperà di contattare una ditta specializzata, ufficialmente riconosciuta, per la successiva cremazione (che potrà essere svolta singolarmente o in gruppo a seconda della richiesta). Ma c’è anche chi opta per la sepoltura. In questo caso è importante ricordare che il terreno individuato deve essere lontano da falde acquifere e lo scavo dovrà essere profondo un metro e mezzo. Anche in questo caso sarà comunque il veterinario a decretare l’avvenuto decesso e, per i cani, la segnalazione alla Asl competente e all’anagrafe canina per la cancellazione del cane dall’anagrafe canina.
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