Angelo Mariani tra Verdi e la Stolz
È il collaboratore fidato di Giuseppe Verdi, che lo volle accanto per la prima rappresentazione dell’Aida (avvenuta il 21 dicembre del 1871 al teatro del Cairo, diretta dal M° Giovanni Bottesini); è il direttore d’orchestra ravennate che rivoluzionò la tradizione del cembalo; è il musicista moderno che portò Wagner in Italia, con la mitica prima del Lohengrin a Bologna nel 1871; è il maestro che condusse l’anteprima mondiale dell’Aroldo di Verdi e dell’Amleto di Franco Faccio, oltre a 3 première italiane di grande successo (L’Africana di Meyerbeer, il Don Carlos di Verdi ed il Tannhäuser, sempre di Wagner);
è il fidanzato ufficiale di Teresa Stolz, che però (si diceva) aveva anche una relazione con Verdi: è Angelo Maurizio Gaspare Mariani che, a 40 anni dalla sua morte (avvenuta a Genova il 13 giugno 1973), diventa il protagonista del libro di Vincenzo Ramón Bisogni, dal titolo: Angelo Mariani tra Verdi e la Stolz – Come in un dramma del teatro borghese, edito da Zecchini, in cui il ritratto delle vicissitudini personali si pone sullo sfondo del racconto del genio creativo nel contesto di una meravigliosa pagina di musica dell’epoca romantica.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento