Angelo e Giuliana raggiungono il traguardo dei 60 anni di matrimonio
L’8 settembre è per la città di Frascati il giorno del ricordo, della commemorazione delle vittime di quel tremendo bombardamento del 1943, per Angelo Palombi e Giuliana De Angelis, due simpatici vecchietti di Colle Pizzuto, è invece un giorno di festa.
Questi, al tempo, giovanissimi testimoni della Seconda Guerra Mondiale, hanno scelto proprio la data dell’8 settembre per convolare a nozze, l’8 settembre del 1957.
Angelo (u’ ciociariello), originario della Ciociaria, nato a Monte San Giovanni Campano il 27 marzo 1935, da bambino assistette ai non meno tremendi bombardamenti sulla linea Gustav, che culminarono con la distruzione del centro spirituale di Montecassino, distante solo una quarantina di chilometri da Monte San Giovanni Camapano. Finita la guerra, tra le macerie, la difficile ricostruzione del tessuto familiare venne aggravata dalla scomparsa del padre, per i postumi di una polmonite contratta in guerra, era il 1946. La madre, rimasta sola, prese contatto con un fratello che aveva trovato lavoro a Frascati, così decise di raggiungerlo con i suoi tre figli; il primo alloggio fu un ricovero di fortuna, una di quelle casette nelle vigne di Colle Pizzuto che fungevano da rimessaggio degli attrezzi e offrivano un po’ di ombra o un po’ di caldo ai contadini negli intervalli dal lavoro.
Fu proprio questo il momento (nel 1946) in cui Angelo conobbe Giuliana, nata a Frascati il 5 gennaio del 1934 e residente nella vicina casetta (sempre nella vigna) insieme alla sua famiglia frascatana, composta dal padre Gaetano De Angelis, dalla moglie e le sue tre figlie. Proprio per sfuggire ai bombardamenti di Frascati il padre Gaetano decise di abbandonare la sua casa al centro del paese e spostarsi nella casupola di campagna, fu un intuizione provvidenziale che consentì a tutta la famiglia di sopravvivere. La famiglia di Giuliana gestiva a via del Matone una famosa osteria, chiamata “de u’ dindaro”, che finì nelle proprietà dei cugini.
Anche Angelo, fin da subito (il lavoro minorile era molto diffuso), iniziò a lavorare nei campi, diventò un vignaiolo, tra i suoi ricordi c’è la lavorazione di infiniti vigneti del Frascati, la lavorazione del vino presso la Cantina che era presente a “Il Frascatino”, che già durante il Fascismo ospitava uno degli enopoli più grandi d’Italia e nel quale Angelo vinificava le uve di Abballe.
Dalla loro unione sono nate due bambine, Anna e Maria Pia, che diventate donne hanno anche loro fatto le loro famiglie; così gli arzilli vecchietti sono ormai nonni di quattro nipoti e due pronipoti che presto diventeranno tre.
In un giorno particolare per la città di Frascati vorrei ricordare questo lieto evento, a testimoniare che la gioia, la speranza, l’amore, si sviluppano anche nelle situazioni più complesse. Tanti auguri nonni.
Il rito religioso verrà celebrato da Don Luis, venerdì 8 settembre, presso la Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria a Vermicino, alle 11:30.
Claudio Cerroni.
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