“La presentazione del dossier Ecomafia 2017, avvenuta questa mattina alla Camera, ci ricorda che ancora lungo è il percorso da fare per un’efficace contrasto contro i tanti Ecoreati che giornalmente vengono perpetrati nei nostri territori”, lo dichiara in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente.
“Nel Lazio si è iniziato un buon percorso; il tema dei reati ambientali è affrontato attivamente da procure e autorità, con un elevato numero di azioni intraprese, e la recente firma del protocollo d’intesa in materia ambientale tra Regione Lazio e Corte di Appello di Roma, serve a semplificare e rendere più omogenea l’applicazione della normativa vigente su tutto il territorio regionale, con il contributo fondamentale dell’Arpa, che integrerà il lavoro degli organi di polizia giudiziaria con pareri tecnici adeguati ad accertare il danno e a definire gli interventi necessari”, prosegue la consigliera.
“Ma la strada è purtroppo lunga; dal dossier Ecomafia 2017 si rileva ancora come la nostra Regione si confermi al 5° posto per reati ambientali, nonostante un lieve calo delle infrazioni accertate; sia al 3° posto per le illegalità nel ciclo dei rifiuti, con Roma che si attesta 3° tra le province e Frosinone 9°; e come sia drammaticamente prima tra le Regioni per corruzione ambientale, in cui il tema dello smaltimento illegale dei rifiuti è grande protagonista. In ‘buona’ posizione anche per quel che riguarda il reati riguardanti l’abusivismo edilizio e gli incendi dolosi, in ambedue i casi il Lazio si attesta al 4° posto; senza dimenticare quelli legati più propriamente alle Archeomafie, all’aggressione verso il nostro patrimonio artistico e archeologico, che quest’anno fanno raggiungere al Lazio il primo posto assoluto nella classifica tra le Regioni a causa degli 80 furti avvenuti”, continua la Avenali.
“Questo quadro, non certo edificante, segna però, come ho detto, un lieve miglioramento rispetto agli anni precedenti, dovuto al lavoro fatto dalla Regione Lazio, che dovrebbe ora riaprire l’Osservatorio regionale Ambiente e Legalità, come strumento importante per cittadini e amministrazioni. Tanta strada c’è ancora da fare e le amministrazioni devono impegnarsi ancor di più nell’avviare, soprattutto per quel che riguarda i rifiuti, azioni che creino un ciclo virtuoso, con l’estensione del porta a porta, la creazioni di centri di riuso e la diffusione più omogenea e ottimizzata di impiantistica adeguata, oltre al continuare e incrementare il monitoraggio del territorio e la denuncia degli illeciti”.
“E’ questo l’unico modo concreto e reale per tutelare e far rispettare l’immenso patrimonio di bellezza e natura che abbiamo nel Lazio: continuare il nuovo corso di legalità intrapreso dall’amministrazione Zingaretti”, conclude la consigliera Avenali.ambiente, avenali: “ecoreati? Ancora troppi nel lazio” |
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