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Ambiente: 8 buone pratiche e un dispositivo smart per compostaggio

Novembre 17
08:20 2017

Roma, 16 novembre 2017 – Un dispositivo smart per produrre compost dai rifiuti e 8 buone pratiche per uno stile di vita più eco-sostenibile: sono queste le proposte dell’ENEA, per sensibilizzare istituzioni, stakeholder e consumatori in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti . “L’ENEA anche in veste di hub nazionale nella piattaforma europea per l’economia circolare che ci è appena stato riconosciuto, vuole andare oltre la raccolta differenziata e il riciclo, per arrivare alla chiusura dei cicli sul territorio e nei sistemi produttivi”, sottolinea Roberto Morabito, responsabile del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA. “L’obiettivo – aggiunge – è di affrontare le sfide del re-design dell’intero ciclo di vita, dell’eco-innovazione di prodotto e di processo, dell’uso e gestione efficiente delle risorse e della simbiosi industriale”.
Fra le tecnologie innovative messe a punto dal Dipartimento vi è “Compostino”, un dispositivo “intelligente” e low cost per il monitoraggio, la sicurezza e l’igienicità del processo di compostaggio, utile per le imprese costruttrici di macchine compostatrici, le Pubbliche Amministrazioni che gestiscono gli impianti e gli artigiani “digitali”. Interamente progettato e realizzato dall’ENEA, si compone di un sistema hardware, un network di sensori di controllo e monitoraggio dei parametri del compost, un sistema di sonde costruite con stampanti 3D e una rete di trasmissione e alimentazione wireless dei dati. Tramite il sistema di sensori, il dispositivo acquisisce dati quali temperatura, emissioni (CO2 e ammoniaca), ma anche umidità e PH del compost e li trasmette via bluetooth allo smartphone o a un database remoto.
“L’organico è la tipologia di rifiuto più diffuso in Italia nella raccolta differenziata; per questo all’ENEA svolgiamo ricerche e studi che ne prevedono il ritorno alla terra attraverso il compostaggio”, spiega Fabio Musmeci del Laboratorio ENEA “Tecnologie per la gestione integrata rifiuti”. “In particolare – prosegue Musmeci – l’ENEA è impegnata da anni in attività di sperimentazione sul compostaggio di comunità che prevede l’utilizzo di macchine elettromeccaniche di piccola taglia, per il trattamento degli scarti organici prodotti dalla mensa e dalla gestione del verde utili per mense, alberghi, hotel e ristoranti ma anche della caratterizzazione delle macchine e del processo e della consulenza alle Pubbliche Amministrazioni e agli utenti finali, a garanzia di sicurezza e igienicità di tutto il processo”.
Otto buone pratiche per ridurre i rifiuti
Vetro. Quando possibile preferiamo il vetro alla plastica e riutilizzamo più volte la stessa bottiglia, facendo rifornimento ai distributori pubblici, direttamente alle fonti o presso i distributori automatici presenti sul territorio. Approfittiamo anche del ritorno del “vuoto a rendere”.
Imballaggi. Per fare la spesa usiamo borse riutilizzabili, ceste o cassette evitando le buste usa e getta; scegliamo i prodotti sfusi e alla spina sia per gli alimenti che per la cura della casa e della persona, preferiamo i prodotti concentrati o da diluire: così facendo acquisteremo solo il quantitativo di cui abbiamo bisogno e ridurremo gli sprechi.
Scarti alimentari. Mettiamo gli avanzi di cibo nella raccolta dell’umido in modo da trasformarli in compost che ha un valore sia in termini di minori spese di smaltimento (ogni tonnellata di frazione organica in discarica costa alla comunità circa 200 euro, cioè il 50% delle spese totali per la gestione dei rifiuti) che in senso strettamente commerciale (il prezzo varia da 20 euro a tonnellata, per prodotti all’ingrosso, a circa 3 euro per prodotti al minuto).
RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Prima di gettare via apparecchi elettronici ed elettrodomestici, assicuriamoci che non esistano modi per ripararli o pezzi di ricambio da acquistare. Invece di smaltire in discarica, ricicliamoli e con una piccola spesa, potremo evitare di disperderli nell’ambiente.
Carta. Limitiamo l’uso della carta: riutilizziamo i fogli, utilizziamo la PEC (posta elettronica certificata) al posto delle raccomandate, stampiamo mail e documenti solo se strettamente necessario e scegliamo, ad esempio, di ricevere la rendicontazione del conto corrente solo online.
Pile. Preferiamo le pile ricaricabili a quelle usa e getta. Le pile non possono esser gettate insieme ad altri materiali perché contengono materiali tossici come mercurio e cadmio; per questo vanno consegnate presso specifici centri di raccolta.
Mozziconi di sigaretta. Raccogliamoli separatamente e gettiamoli nella raccolta indifferenziata: eviteremo all’ambiente un rifiuto tossico e pericoloso per insetti, uccelli e pesci, che impiega anni per decomporsi.
Riciclo e riuso. Raccogliamo l’organico, ricicliamo, riusiamo, recuperiamo materia ed energia: “mettendo a dieta” la nostra pattumiera indifferenziata taglieremo anche il conferimento in discarica. In ultimo diffondiamo le buone pratiche dell’economia circolare: nel nostro piccolo, saremo alleati dell’innovazione e contribuiremo al cambio di paradigma.

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