Alunni reporter, la scuola attiva
Tracciando un bilancio complessivo, i dati raccolti hanno innanzitutto messo in evidenza in modo lampante le maggiori criticità del paese. Si denunciano infatti la mancanza di centri di aggregazione, di iniziative culturali a larga partecipazione popolare, di luoghi di svago come cinema, teatri o grandi centri sportivi, ahimè di centri commerciali, di una piscina comunale. In particolare tutte le persone intervistate si sono mostrate sensibili ai problemi degli adolescenti, definiti dagli anziani come una generazione “che ha tutto, ma non ha niente” e percepiti come coloro che risentono maggiormente di un contesto sociale che sa offrire così pochi stimoli culturali, spingendo spesso, a compensazione della noia, all’uso o all’abuso dell’alcol e delle droghe leggere. I bambini lamentano l’assenza di una ludoteca o addirittura di una scuola più sicura, pur mostrandosi, assieme agli anziani, i più indulgenti verso il loro paese, teatro di giochi e attività sportive all’aria aperta. Gli adolescenti, invece, oltre ad essere i più critici verso Rocca Priora, per i problemi suddetti, dimostrano anche di conoscere poco il loro paese, e di preferirgli altri paesi limitrofi per trascorrere il tempo libero. Le donne intervistate, per il 30% casalinghe, descrivono al contrario un paese vissuto soprattutto passeggiando, portando i figli al parco giochi o a scuola e facendo la spesa Sottolineano, però, la quasi totale mancanza di servizi per una mamma che lavora. Accanto alla denuncia delle criticità è emersa, d’altro canto, la volontà di partecipare alla crescita e al miglioramento del paese, attraverso la forma dell’associazionismo ambientale, culturale e sociale in senso ampio. La maggior parte dei soggetti intervistati, e in particolare gli anziani, ha inoltre mostrato una certa affezione a Rocca Priora, legata alle bellezze naturalistiche, all’aria pulita, alla tranquillità, ad un contesto sociale ancora segnato da una piacevole familiarità nelle relazioni interpersonali. Oltre alla novità dell’esperienza e alle emozioni suscitate dal colloquio con i propri concittadini, la discussione sui dati emersi ha offerto ai ragazzi un’occasione di riflessione più ponderata e consapevole sul proprio paese, ampliando le loro vedute, aiutandoli ad elaborarne una visione più complessa e meno stereotipata. E se alla fine dell’esperienza non ameranno forse di più Rocca Priora e la loro fiducia non sarà stata incrementata, per lo meno l’avranno conosciuta un po’ di più, nella convinzione che la fiducia nasca dalla consapevolezza di ogni aspetto, e che le proposte di crescita non possano che partire da un’analisi dei bisogni e delle risorse. E poi almeno in me, credo, hanno avuto fiducia i ragazzi della 3A, 3B e 3C, permettendo la realizzazione di questo piccolo progetto, e a loro va il mio sincero grazie e l’augurio che possano crescere in una società a loro misura, come a volte non hanno neppure il coraggio di sognare!
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