ALL’OCCHIO MATERNO … NON SFUGGE NULLA!
Tempo fa ho incontrato un’amica d’infanzia con la quale non ci si vedeva da poco meno di mezzo secolo. E’ stato bello abbracciarci e chiacchierare insieme sorseggiando una tisana nella Casina di Rina davanti al Duomo di Rocca di Papa, poco distante dall’abitazione nella quale lei ha abitato da ragazza e dove torna quando dalla Germania riabbraccia i luoghi di origine. Abbiamo parlato a lungo della nostra vita che è trascorsa in un battibaleno dopo esserci lasciate alle elementari e intraviste alle medie, dove frequentavamo due sezioni diverse della stessa scuola. Era una bambina dai capelli fulvi, con simpaticissime lentiggini che la rendevano sbarazzina e estroversa, abbiamo sorriso e ricordato tanti episodi, soprattutto di scuola, dei nostri compagni e della nostra maestra, Suor Maria, delle moniche ‘ncima, delle Maestre Pie Filippini.
Aggiornandoci poi dei nostri trascorsi familiari di mogli, mamme e lavoratrici, il discorso s’è fermato su qualcosa che mi sembra giusto condividere con tutti.
Paola Croci, coniugata Marten, così si chiama la mia amica, ha ricevuto qualche tempo fa, in Germania dove vive da tanti anni, il riconoscimento di Cittadina Onoraria di Wuppertal, nella quale risiede.
Vi invito a osservare attentamente l’adesivo in foto: sta ed è stato per molto tempo sulla porta dei negozi della città. La scritta Schau nicht weg letteralmente significa non voltarti, non far finta di niente, non guardare da un’altra parte, in senso lato…
E’ l’ingegnoso slogan di un lodevole progetto che ha avuto come obiettivo primario quello di sensibilizzare le persone ad aiutare bambini, giovani e adolescenti che si trovassero da soli e in difficoltà per strada: vittime di bullismo, minori oggetto di equivoche attenzioni da parte di malintenzionati …
Si legge sull’adesivo, sotto quell’occhio stilizzato che osserva, contro la violenza a bambini e adolescenti e segue l’indirizzo del Circolo comunitario del quartiere Cronenberg a Wuppertal, dove si potevano ritirare gli adesivi.
Questa iniziativa risale al 1999 ed è stata ideata e portata avanti dalla nostra concittadina, insieme ad altre due mamme: l’idea, nata in seguito a una brutta esperienza vissuta dal figlio di una di loro, oggetto di bullismo, fece sì che le madri – angeli in incognito sulla Terra – escogitassero un modo efficace per essere sempre vicino ai loro figli.
Così queste mamme hanno pensato di invitare i negozi della città a esporre bene in mostra l’adesivo sulle vetrine e di pubblicizzare a lunga banda il progetto nelle scuole, dove i volontari della neonata Associazione si recavano per presentare e promuovere l’iniziativa , invitando chi si fosse trovato in pericolo a entrare nel locale dov’era esposto il tagliando. La proposta ha trovato la collaborazione e l’appoggio della polizia locale, coinvolta in caso di necessità.
Il tagliando veniva assegnato solo a chi decideva volontariamente di collaborare in modo attivo e le persone coinvolte venivano registrate in una lista della direzione, per monitorare costantemente le isole di salvataggio attivate.
Ferrea le regola che il tagliando non poteva essere assolutamente messo sulle automobili.
Il successo dell’idea ha fatto sì che a questo progetto aderissero anche altre due città. Purtroppo, come tutte le cose belle, dopo qualche anno a causa di mancanza di nuove leve tra i volontari, l’Associazione è stata chiusa, Paola me lo dice con una punta di rammarico nella voce.
Mi viene da pensare e proporre: perché non trovare il modo di lanciare questa idea nel nostro territorio castellano?
Non voltiamoci dall’altra parte, proviamoci!
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