Allieva
Novembre 02
22:31
2022
La poesia è rimasta impigliata
negli alberi secchi,
brandelli spersi pendono,
spauracchi
lacerati dalle intemperie.
L’accorta ricerca di consone parole
prese facilmente al laccio
come gechi in letargo,
sospiri severi gonfi di logica,
non lasciano spazio a interpretazioni libere.
Lo srotolarsi d’un verso – come felce
che sfrange prepotente la terra
succhiando vita –
ridesta la poesia
narcotizzata da svampate di mirra.
Avversa alla ragione giudiziosa
che ammanetta concetti
con cordicelle di seta,
commossa allieva
che non siede al banco
m’inchino al sapere innato di nuvole e bruchi.
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