Allerta per le specie esotiche
Nel tempo differenti specie esotiche sviluppano i meccanismi per riprodursi in regioni distanti dalle loro aree naturali. Quando questo trasporto d’animali e piante diventa sfrenato, fino al punto di violare il processo naturale, genera uno dei principali e attuali problemi ambientali: la proliferazione di specie esotiche, che nell’assenza di predatori naturali, possono diventare una vera piaga, compromettendo l’equilibrio naturale e causando pregiudizi economici per lo stesso essere umano. L’introduzione di specie esotiche è la seconda principale causa di perdita della biodiversità globale, preceduta solo dalla distruzione degli ecosistemi a causa del disboscamento. Naturalmente, non tutte le specie introdotte generano dei problemi. Qualunque specie arrivi da un’altra regione è esotica, ma genera problemi solo nel caso in cui si sviluppa in modo invasivo, oppure quando inizia a diffondersi senza controllo. Prima di introdurre piante o animali in una nuova area, esistono dei protocolli di bio-sicurezza da consultare – così affermano i biologi – per stabilire qual’è il rischio delle specie che diventano invasive. Il problema, in accordo con gli specialisti, è che per motivazioni che iniziano come di consueto da pressioni politiche, che forzano la coltivazione di specie con un interesse economico immediato, si arriva spesso all’introduzione clandestina di piante ornamentali portatrici di vermi, che possono invadere ambienti naturali, pregiudicando così i nativi esemplari.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento