Notizie in Controluce

2018, Estate. Colpisce ancora la patria e “provinciale” umana stupidità, che quasi sempre muta in anormale e innaturale inciviltà basilare. Propria di pochi resistenti imprenditori del turismo o ricezione, e di loro clienti, non tutti. Di tanti o troppi frequentatori serali, notturni o “domenicali” (motociclisti, ora a cavallo di mezzi non a norma, gli “enduro” per esempio, e male disposti; congedi e notturni a suon di clacson tra brilli automobilisti) che sciamano disinibiti. Tutela del riposo e della quiete pubblica valutati ora in modo arbitrale o speculativo, ora garantiti solo da fumose “grida italiche”, blandi interventi postumi, o in zone semplicemente meno o per nulla sacrificate al rozzo e dozzinale.

Il bacino del Lago Albano è da anni spia di questa cultura del dopolavoro o divertimento incoscienti o irresponsabili. Già preda di altri inquinanti acustici tipo il traffico aereo commerciale da-per Roma e Centro Italia (sorvoli a bassa quota anche di grossi quadrigetti e in orari sensibili), o alcuni necessari come le continue esercitazione aeree antincendio (manovre di ammarraggio molto basse ed invasive sulla verticale delle abitazioni). Allarmi esterni degli immobili invasivi e male tarati. Ululati o latrati di cani da guardia isterici. Forzatamente deputato in barba a tutto e a tutti, ai soli e semplici buon senso, logica, sensibilità e intelligenza, a sfogo di uno svago più commerciale o dozzinale dunque insostenibile ed insopportabile.

Luogo, come altri, sacrificato (il Lungolago) ad un “fisiologico”, “giustificato” e prevaricante turismo pendolare di massa romano. Decibel oltre i legali 40-50 continuano ad essere sistematicamente sparati da più punti ad ogni angolo da frequentatori incontinenti orali; da inopportuni impianti stereo da centinaia di watt o più, disposti da esercizi ricettivi fuori norma riguardo l’insonorizzazione, e all’aperto violando ora palesemente i divieti assoluti ed inderogabili. Citando casi più significativi: il “Quintessa Home” (giovane realtà ricettiva evoluzione forzata del fu ristorante “i Peschi”); il “New Fortuna” sempre a Via Spiaggia del Lago; “La Funivia” a Via dei Pescatori, sviluppatasi molto sui resti della fu stazione a valle della Cabinovia Olimpica; “Villa Pocci” o altre strutture ricettive simili lungo invece la corona del Lago, che rappresenta altra area sorgente di decibel selvaggi frutto delle feste nei tanti immobili che si affacciano sulla conca lacustre. Fuochi pirotecnici esplosi oltre la mezzanotte e nei giorni feriali anche questi. In questo laissez faire all’italiana da parte delle Istituzioni, consapevoli del problema movida selvaggia e di massa in sostanziale assenza di un sistematico, continuo, celere ed incisivo servizio e preventivo di controllo pubblico in loco, ed incisivo con le punizioni, e degli inevitabili, logici o naturali abusi nell’utilizzo degli impianti stereo citati o dei fuochi pirotecnici, pare brillare ancora una volta ora il Governo Locale di Frascati, visto più accorto o sensibile di altri nel prolungare sistematicamente e con continuità i controlli fino alle ore 03:00 addirittura, e con marzialità far tacere in modo esemplare les cassers des sphères.