All’adorato rifugio
Settembre 01
02:00
2006
All’adorato rifugio
senza ormai più fiato
faticosamente giungo
colmo di silenzio
Torno laddove
né tempo
né indugio
né uomo indorato
né dolore albergava
Qual genio veloce
me si libra lieve
e cade fin quando
aggrappato a bordi dolenti
riprende l’ascesa
scendendo nell’imo profondo
a conquistar il vertice
dei primi momenti
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