Alla scoperta della ballerina biancaBallerina bianca detta anche “batticoda”
Ballerina bianca detta anche “batticoda”
Fotografia di Riccardo Caldoni
La Ballerina bianca, nome scientifico: “Motacilla alba”, è un piccolo uccello bianco e nero dalla forma esile ed elegante, che non è difficile avvistare, soprattutto nel periodo invernale, nei nostri giardini, sui balconi e davanzali delle finestre. È caratterizzata da una lunga coda che alza e abbassa ritmicamente al suolo, non solo mentre cammina ma anche da ferma, movimento che la rende facilmente riconoscibile. É tra gli uccelli che meglio tollerano la presenza umana.
Dell’ordine dei passeriformi, è una specie tipicamente stanziale. Piuttosto esile nell’aspetto, ha una grande capacità di adattamento resistendo ai climi più disparati, dalle temperature rigide della Siberia a quelle roventi dell’Arabia Saudita. Lunga circa 20 centimetri, tra maschi e femmine non ci sono differenze accentuate, il bianco della fronte e degli occhi dipinge una specie di mascherina, mentre testa, nuca, gola e petto sono neri. Il dorso e il groppone sono grigio chiaro, le ali e la coda presentano delle striature bianche e nere.
Nel Parco dei Castelli Romani si trova spesso sulle rive dei laghi, ai Pantani della Doganella, nei pressi degli specchi d’acqua dove va a caccia, in quanto si nutre prevalentemente di piccoli invertebrati: insetti, ragni e piccoli molluschi.
La riproduzione inizia in primavera, il nido viene accuratamente nascosto in anfratti naturali e artificiali: scarpate, argini, fori nei muri o nei tronchi, ma anche al suolo. La femmina depone cinque o sei uova, che si schiudono dopo circa 12-14 giorni di cova e i pulcini vengono poi accuditi nel nido da entrambi i genitori per due settimane.
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