Alla Prof.ssa Silvia Licoccia dell’Università “Tor Vergata” di Roma il premio “AICIng 2018”
La Delegata del Rettore per la Ricerca di Ateneo è stata premiata per preclari meriti scientifici e didattici
ROMA – La Prof.ssa Silvia Licoccia, Delegata del Rettore per la Ricerca di Ateneo e Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche ell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, ha ricevuto il premio “AICIng 2018” per preclari meriti scientifici e didattici. L’AICIng (Associazione Italiana di Chimica per l’Ingegneria) riunisce i Docenti di area Chimica di tutte le lauree ingegneristiche d’Italia e premia i docenti che si sono particolarmente contraddistinti.
Un premio, quest’ultimo, che valorizza ulteriormente il prestigioso Ateneo della capitale e in particolare il dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche, tra l’altro, valutato nel rapporto Anvur e definito dal MIUR come uno dei dipartimenti di eccellenza a livello nazionale.
Il riconoscimento, che viene assegnato con cadenza biennale, è stato consegnato durante l’XI Congresso Nazionale dell’Associazione, svoltosi recentemente a Bologna, durante il quale la Prof.ssa Licoccia ha tenuto una conferenza dal titolo “MaDE@UTV: Energia al femminile” in cui, nel quadro generale della sostenibilità, Missione e Visione dell’Ateneo, ha presentato i più significativi risultati ottenuti dal gruppo di ricerca Materials and Devices for Energy at University of Rome Tor Vergata .
“Sono molto contenta e grata di aver ricevuto questo importante premio per la mia attività di scienziato e docente da parte dei Colleghi di un’Associazione di cui sono stata socio fondatore e componente del consiglio direttivo dal 2001”. E’ quanto afferma la Prof.ssa Licoccia.
“L’AICIng, quale prestigiosa associazione, – conclude Licoccia – ha di fatto prodotto una serie di stimoli positivi attraverso la realizzazione di efficaci corsi di chimica in ambito ingegneristico; ha contribuito allo sviluppo di importanti collaborazioni scientifiche, promuovendo workshop, convegni e riconoscimenti alle tesi di dottorato soprattutto nei confronti delle generazioni a venire.”
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