Alessio Allegrini e Tetraktis, un inedito incontro tra corno e percussioni
Cinque virtuosi per un incontro insolito e pieno di sorprese tra corno e percussioni,
strumenti che formano un originale amalgama sonoro,
da cui sono stati affascinati anche i compositori,
che hanno scritto della nuova musica per loro
Alessio Allegrini e Tetraktis Percussioni suonano all’Aula Magna della Sapienza sabato 7 Aprile alle 17.30 per i concerti della IUC.
Tetraktis la mattina del giorno precedente – venerdì 6 Aprile alle 11.00, sempre all’Aula Magna – incontra il pubblico delle scuole e tutti gli appassionati in una conferenza-concerto della serie “Musica pourparler” intitolata “PercuoTiAmo: 1000 modi di fare musica con le percussioni”.
Alessio Allegrini, un grande virtuoso del corno, il preferito da Claudio Abbado, e Tetraktis, un gruppo di percussionisti di eccezionale bravura, spaziano dai classici come Cherubini e Rossini fino ai grandi del Novecento come Cage, al tango di Piazzolla e alla musica brasiliana. L’originale amalgama sonoro formato da strumenti così diversi ha anche sollecitato l’estro di due compositori contemporanei che hanno scritto dei nuovi brani apposta per loro.
Un incontro tra le percussioni e il corno è veramente insolito, perfino bizzarro, qualcosa di mai ascoltato prima, ma proprio questo ha tentato Tetraktis Percussioni e Alessio Allegrini a sperimentare questa novità. Insieme eseguono la trascrizione per corno e percussioni di una Sonata di Luigi Cherubini e brani di due autori italiani contemporanei, in prima esecuzione romana: il primo è Elegie del noto jazzista Ramberto Ciammarughi, espressione del lirismo inaspettato che il corno e le percussioni riescono a creare. L’altro è OUT del giovane e apprezzato compositore Riccardo Panfili, innovativa sintesi dei suoni e dei linguaggi della nostra società, in cui convivono la Pop Art, le sperimentazioni ardite, il rock e tanti altri generi musicali.
Le percussioni di Tetraktis eseguono inoltre la vivacissima e travolgente Sinfonia dell’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, il virtuosistico Trio per Uno per una gran cassa e tre percussionisti del serbo Nebojša Jovan Živkovic, The song of Quetzcoatl di Lou Harrison, ispirato al mitico serpente piumato adorato dagli atzechi, e Third Construction di John Cage, frutto di una ricerca tra le infinite poliritmie della tradizione centroafricana, un brano molto complesso che è un vero tour de force per i 4 esecutori.
Il concerto si conclude con la prima esecuzione a Roma della Brazilian Suite, basata su bellissime melodie della tradizione brasiliana, abilmente rielaborate da David Short appositamente per Allegrini e Tetraktis.
Allegrini e Tetraktis sono uniti dalla convinzione che la musica sia un diritto inalienabile per l’umanità e mettono la musica a sostegno dei diritti umani, ancora troppo poco riconosciuti e tutelati. Questo loro concerto è come un viaggio etnografico, alla ricerca di culture diverse e ignote. La musica non ha confine e accomuna le culture più lontane, con un linguaggio naturale che non conosce guerre e confini e che magicamente unisce.
Questo il programma dettagliato:
Luigi Cherubini “Sonata n. 2 in FA Maggiore, per corno e archi”
(arrangiamento per corno e ensemble di percussioni)
Nebojsa Jovan Zivkovic “Trio per Uno” – I mov per trio di percussioni
Ramberto Ciammarughi “Elegia” (dedicato ad Alessio Allegrini e Tetraktis)
Gioacchino Rossini “L’italiana in Algeri” (elaborazione per ensemble di percussioni)
Lou Harrison “The song of Quetzcoatl”
Riccardo Panfili “OUT” (dedicato ad Alessio Allegrini e Tetraktis)
John Cage “Third Construction” per quartetto di percussioni
A.A.V.V. “Brasilian Suite” elaborazione per corno e percussioni di David Short (dedicato ad Alessio Allegrini e Tetraktis)
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