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Alessandro Lotta, atletica: La fatica dura poco, la gloria è eterna

Alessandro Lotta, atletica: La fatica dura poco, la gloria è eterna
Luglio 26
16:59 2024

Se non si è disposti a faticare si ottiene poco, si raggiunge poco, solo addomesticando la fatica si fanno passi da giganti, si arriva fino in cima, si raggiungono mete e obiettivi sfidanti ma non impossibili.

Di seguito l’esperienza di Alessandro (G. Alpinistico Vertovese), classe 1999, attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di temo fa.

L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Di emozioni ne ho provate tantissime sicuramente una gara che mi ricordo particolarmente è al Cross corto a Trieste nella gara valevole per la qualificazione degli europei di corsa campestre: in quel periodo non ero al top della forma per gareggiare, però comunque sono riuscito a tirare fuori il meglio di me e correre ritmi molto elevati nonostante il terreno morbido tipico delle gare di corsa campestre.

Spesso prima di ogni gara ripenso a quelle sensazioni che ho provato per imitarle. Alla fine, sono arrivato secondo in volata e agli europei non sono andato ma rimane comunque uno dei migliori ricordi.

Il 26 novembre 2023 a Sgonico (Trieste), Alessandro si è classificato al secondo posto alla Carsolina Cross, in 5’29”, preceduto dal vincitore Sebastiano Parolini 5’28”.

Ricordare successi precedenti e sensazioni sperimentate sono due fonti dell’autoefficacia, è molto utile per replicare il successo. È importante ritrovare il proprio IZOF (Zona individuale di funzionamento ottimale).

Cosa sperimenti prima, durante, dopo una gara? Prima della gara cerco di trovare la massima concentrazione, infatti, spesso sono poco socievole, ma faccio per concentrarmi meglio. Dopo la gara mi godo la vittoria o analizzo gli eventuali errori. Durante la gara cerco di rimanere più concentrato possibile e cerco di monitorare le sensazioni per gestire al meglio l’andatura da tenere e le strategie da attuare.

 È importante conoscersi bene, sapere come e quanto si è lavorato e focalizzassi per la gara, centrati e pronti. Durante si può avere tutto sotto controllo, ma non troppo, cercare di entrare nel flow dove tutto scorre liscio e dopo si può godere, fare il punto, rivedere mentalmente le varie fasi, recuperare prima di fare nuovi programmi.

Ritieni utile lo psicologo nello sport? Fondamentale, tanto quanto l’allenatore.

Ti consigli con figure professionali? Con l’allenatore e il fisioterapista.

I tuoi ingredienti per il successo? I tre ingredienti fondamentali sono la pazienza, la perseveranza e un allenatore competente.

C’è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? I miei familiari mi incoraggiano molto. Qualcuno probabilmente ha provato a scoraggiarmi implicitamente, ma più che scoraggiarmi mi dà l’energia per far meglio.

Dietro un grandissimo atleta è importante che ci siano persone che sostengono, tifano, consigliano per permettere all’atleta di essere sereno e dare il meglio di sé.

Hai sperimentato il limite nello sport? Spesso in gara capita di superarlo.

L’evento sportivo più estremo o più difficile?  Ogni sport ha la sua difficoltà, dipende dal livello di impegno che si mette.

Sogni realizzati e da realizzare? Sogno di entrare in un corpo militare o di avere un contratto con uno sponsor. Sogno realizzato: vivere e gareggiare in America in una scuola di Division One nella NCAA.

Credo che la realizzazione dei sogni di Alessandro siano vicini, soprattutto con gli ultimi risultati come il 3’40 sul 1.500, dimostrando che fa sempre meglio. L’esperienza in squadra in America in sport di gruppo non può che aver dato le basi di un’ottima consapevolezza di Alessandro, si tratta di continuare a mettersi in gioco apprendendo sempre più dall’esperienza e accanto a figure professioniste e competenti.

Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan?  I miei familiari sono i primi a supportarmi! Alcuni amici mi tifano, alcuni capiscono i sacrifici quando magari evito di uscire la sera a divertirmi perché magari sono stanco dall’ allenamento del giorno e il giorno dopo ho un altro allenamento intenso.

Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Bisogna sempre provarci, meglio delusioni che rimpianti.

Nella vita ci sono priorità, fasi, treni da prendere, periodi ed è importante capire cosa si vuol fare e come, mettere da parte qualcosa e focalizzarsi per qualcos’altro ritenuto importante con la consapevolezza che la passione e la motivazione aiutano a impegnarsi costantemente e duramente per arrivare dove vogliamo.

Cosa dà e cosa toglie lo sport? Dà tante emozioni, un buono stato di salute, e migliora la conoscenza di sé stessi; toglie tanto tempo ed energie.

Cosa ti spinge a fare sport? Sono tante le motivazioni, lo sport mi rende vivo, mi piace la competizione con me stesso e anche un po’ con gli altri, mi fa stare in salute, mi fa conoscere me stesso, mi fa viaggiare, conosco tante persone nuove, e tanto altro…

In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Non farsi influenzare negativamente dal giudizio degli altri: molto utile in gara e anche nella vita. Anche se si lavora bene, non sempre le cose vanno nel migliore dei modi.

Quindi, invece che disperarsi è utile analizzare la situazione, correggere eventuali errori, provare, sbagliare, riprovare, e continuare a lavorare. Anche se si sbaglia è secondo me importante accettare e analizzare gli errori, per evitare di farne altri simili in futuro.

Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Che sono molto resiliente.

 In effetti la pratica di una disciplina sportiva aiuta a condurre uno stile di vita sano, soprattutto a conoscersi meglio e tirare fuori da sé il meglio impegnandosi, sbagliando ma migliorando sempre e apprendendo dagli errori e dalle sconfitte. La pratica di uno sport risulta essere un grande investimento che ripaga con incremento di consapevolezza, autoefficacia, responsabilità, focus, resilienza e tanto altro.

A chi ti ispiri? Sei di ispirazione per qualcuno? Attualmente non ho nessun idolo. Spero di ispirare in modo positivo qualcuno.

Gli allenamenti più importanti? In inverno tanti km e tanto potenziamento, più si avvicina l’estate più si diminuiscono i km e si aumenta l’intensità degli allenamenti.

Gli allenamenti più importanti? Il riposo.

 In effetti, il riposo è altrettanto importante quando un durissimo allenamento. È una pratica da mettere in ogni programmazione sia sportiva che nella vita quotidiana, aiuta a ripristinarsi, a fare il punto, a rilassarsi per essere più attivati al momento giusto, a recuperare, a stare in relazione con se stessi e con gli altri.

Cosa diresti a te stesso di dieci anni fa? Bella domanda, non me l’ero mai chiesto! Probabilmente gli direi di studiare di più, ma conoscendo l’Alessandro di dieci anni fa non mi avrebbe ascoltato haha.

Un’esperienza passata che ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita? Alcuni allenamenti che all’inizio pensavo di non riuscire a finire, ma che con un po’ di forza di volontà sono riuscito a portare a termine.

C’è una parola o una frase detta che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? La fatica dura poco, la gloria è eterna.

In che modo la mente ti aiuta a superare i momenti difficili? Ripetendo questa frase: ‘Con la fatica che ho fatto per preparare questa gara, perché dovrei rimanere indietro’.

Grazie al suo talento e alla predisposizione alla fatica per portare a termine ogni suo allenamento per arrivare pronti in gara, Alessandro ha già ottenuto eccellenti risultati e sembra che il meglio debba ancora venire.

Il 1° luglio 2018, Alessandro ha partecipato ai Campionati Europei Corsa in Montagna – Skopje (Macedonia).

Alessandro ha vinto due titoli italiani a staffetta 4×1 giro (due chilometri).

13 marzo 2021 a Campi Bisenzio (FI), Campionati Italiani (Omar Cattaneo, Stefano Pedrana, Alessandro Lotta, Sebastiano Parolini) con il crono di 24’14”. A seguire l’Atl, Imola SACMI AVIS (Mattia Turchi, Riccardo Ghinassi, Riccardo Gaddoni, Luis Matteo Ricciardi) 24’35” e l’Atletica Arcobaleno Savona (Fiorenzo Angelini, Ludovico Vaccari, Samuele Angelini, Vincenzo Stola) 24’49”.

12 marzo 2022 a Sgonico (Trieste), Campionati Italiani (Giovanni Servalli, Omar Cattaneo, Stefano Pedrana, Alessandro Lotta) con il crono di 24’18” precedendo l’Atl. Bergamo 59 Oriocenter (Giovanni Cremaschini, Alessandro Morotti, Moad Razgani e Giovanni Crotti).

Alessandro vanta i seguenti risultati prestigiosi:

8 maggio 2024 – 800 metri 1’48”99 – Silver Meeting Fidal Lombardia, a Rodengo Saiano;

29 maggio 2024 – 1.500 metri, Alessandro vince con Personal Best 3’40”56 il ‘Silver Meeting FIDAL Lombardia’ a Zogno (Bergamo) precedendo Sebastiano Parolini 3’41”95 e Niccolò Galimi 3’44”37;

13 aprile 2024 – 2.000 metri 5’24”62 – Brescia;

20 gennaio 2024 – 3.000 metri 8’08”77 arrivando secondo al Palaindoor di Padova, preceduto da Sebastiano Parolini 8’05”21, completa il podio Cesare Caiani 8’09”82;

20 settembre 2019 – 5.000 metri 14’52”04 – Rodengo Saiano;

8 settembre 2019 – 10.000 metri 31’30” – Canelli.

Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Battere i miei personali, un buon piazzamento agli italiani assoluti. Poi mi piacerebbe provare a qualificarmi per gli europei di cross corto.

Matteo SIMONE

380-4337230 – 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/p/chi-siamo.html

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