Alchimie sonore di 5 flauti con la IUC alla Biblioteca Flaiano
“Alchimie sonore” con cinque flauti a Note in Biblioteca della IUC:
cinque giovani flautisti interpretano
cinque giovani compositori che fanno rivivere in musica la magia di cinque luoghi di Roma
Gli incontri musicali gratuiti nelle biblioteche di Roma, organizzati dalla IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti in collaborazione con Biblioteche di Roma proseguono venerdì 20 settembre 2019 alle 20.00 nella Biblioteca Ennio Flaiano (via Monte Ruggero 39., tel. 06 4546 0431).
Ne sarà protagonista “Alchimie sonore”, un gruppo formato da cinque giovani flautisti: non è un caso che siano cinque, infatti normalmente si dice flauto, ma si dovrebbe più esattamente dire flauti, perché sono appunto cinque i tipi di flauto di uso corrente, dall’acuto ottavino al grave flauto contralto in sol. In realtà il loro repertorio è composto prevalentemente da quartetti per fluati, quindi nel corso del concerto i cinque strumentisti si alternano nell’esecuzione dei vari brani.
Questi cinque flautisti sono Francesca Duca, Alessandro Pace, Alessandra Prozzo, Giulia Prozzo e Davide Stanzione. Si sono incontrati nella classe del Maestro Francesco Baldi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e hanno deciso di dar vita a un gruppo così raro come un quintetto di flauti sulla base dell’amore per il loro strumento e dell’entusiasmo giovanile, che gli hanno permesso di superare ogni ostacolo. Non si sono infatti lasciati scoraggiare dal fatto che il repertorio per un simile gruppo sia piuttosto limitato e hanno dato vita a un progetto di collaborazione con un gruppo di giovani compositori, ai quali commissionano nuove composizioni per ensemble di flauti: i brani che ne scaturiscono sono dunque frutto di un lavoro in stretta simbiosi tra compositori ed interpreti. L’idea ha avuto successo, tanto che ad oggi quattro delle composizioni scritte per Alchimie Sonore sono state premiate in concorsi nazionali ed internazionali. Inoltre tutte le musiche scritte per il gruppo sono state registrate e saranno pubblicate prossimamente nel primo cd di “Alchimie sonore”.
Il primo brano in programma è però del primo Ottocento, il Grand Quartet op. 103 di Friedrich Kulhau, compositore danese del primo Ottocento, uno dei pochi brani dell’epoca classica per questo ensemble. Poi “Alchimie sonore” eseguirà cinque brani per quattro flauti di giovani compositori, romani di nascita o d’adozione, che hanno voluto ricreare con la musica le atmosfere di cinque diversi luoghi di Roma. Queste musiche fondono vari linguaggi musicali, dalla classica, al jazz, al rock con elementi e tecniche prese anche dalle avanguardie o dalla musica per film. L’idea di combinare stili e linguaggi musicali differenti ha ispirato anche il nome dell’ensemble, che vuole rievocare le teorie alchemiche. Il nome dell’ensemble indica proprio l’intenzione di trasferire in ambito musicale il concetto alchemico di fusione di diversi elementi, sperimentando sonorità sempre diverse. Questa eterogeneità stilistica fa sì che i concerti di “Alchimie sonore” siano accolti favorevolmente da un pubblico vasto ed eterogeneo.
Ognuno di questi cinque brani contemporanei intende ricreare musicalmente il fascino di un particolare luogo di Roma.
Symbola VI, III, V di Giordano De Nisi sono l’interpretazione musicale delle incisioni dal significato oscuro presenti sulla celebre “Porta alchemica” nei giardini di piazza Vittorio.
Il Giardino Romano di Giordano Maselli descrive musicalmente le emozioni che l’autore ha provato visitando la grande aula vetrata progettata da Carlo Aymonino nei Musei Capitolini, dove è esposto il monumento equestre di Marco Aurelio.
Quartetto Liberiano di Gabriele Mercanti è dedicato alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
Coppedè di Emanuele Stracchi è un omaggio all’omonimo quartiere di Roma, caratterizzato da archiettture fantasiose e fiabesche.
Per Circus Maximus – in prima esecuzione assoluta – Lorenzo Balzotti si è ispirato a quella grandiosa struttura della Roma antica e alle attività ludiche che vi si svolgevano.
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Mauro Mariani
Ufficio stampa della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti
m.mariani.roma@gmail.com
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