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Alberto Croce: un batterista

Febbraio 10
08:47 2012

Quattro gli insegnanti che musicalmente hanno educato Alberto, tutti con una caratteristica comune, lo studio e la formazione in America con vere star della batteria. Max De Luca, romano, ha studiato batteria a New York, a Manhattan, nella scuola Drummer Collective; nonostante la distanza dei diversi stili musicali – Alberto amava l’assordante metal, il maestro il jazz – i due si sono trovati subito in sintonia ed si sono create le condizioni favorevoli per un primo passaggio che ha fatto maturare il giovane Croce. Il secondo insegnante, Pierpaolo Ferroni, formatosi in America con Gary Chaffee, ma impegnato in un filone per il ragazzo troppo avanzato, in un solo anno riuscirà comunque ad offrire ad Alberto preziosi stimoli mentali che lo formeranno e lo arricchiranno, soprattutto negli anni successivi. Jhonny (sic) Fiorillo di Cassino sarà il successivo insegnante di batteria per altri quattro anni. Formatosi a Londra con Bob Armstrong, sotto la sua guida Alberto apprende una nuova tecnica americana, la “Moeller Tecnique”, nata con lo studio del tamburo militare da parte di Sanford A. Moeller che è il padre di questa tecnica, una delle prime nate con il jazz. Purtroppo prematuramente, a soli 42 anni, verrà a mancare: una grande perdita per il giovane batterista che con lui aveva condiviso momenti di crescita, maturazione, confidenza; aveva appreso cos’è la costanza, la voglia di non arrendersi, di impegnarsi sempre meglio e di migliorare sempre di più: qualità che scivolavano tra una lezione e l’altra. A 27 anni un nuovo maestro, Emanuele Smimmo, anche lui come Ferroni, allievo di Gary Chaffee: un insegnante molto duro e severo, che pretendeva sempre il massimo impegno e che non si accontentava se non vedeva il massimo sforzo da parte dell’allievo. Sono stati quattro anni impegnativi e faticosi, ma con lui Alberto completa finalmente il percorso di studi iniziato a 14 anni. Sorride e si schermisce, ma dalla sua voce trapela una grande soddisfazione: il suo è stato un percorso di studio e di lavoro omogeneo e uniforme: tutti i suoi insegnanti si sono formati all’estero e da ciascuno di loro lui ha preso molto, non solo dal punto di vista del metodo, ma anche umano. Oltre agli studi, Alberto ha saputo arricchire sotto ogni altro punto di vista la sua formazione musicale, per la quale ha rinunciato a frequentare l’Università: suonava in diversi gruppi, uno dei quali con un altro musicista di Rocca di Papa, Davide Liddi, alla chitarra; intanto guadagnava piccole somme per spesarsi, facendo il cameriere o il giardiniere , senza trascurare gli studi musicali. Aveva anche iniziato, qualche anno prima, l’esperienza di docente, insegnando nelle scuole dei Castelli Romani la tecnica per suonare la batteria: questo approccio lo porterà a riflettere circa i numerosi stimoli che i piccoli studenti dai sette anni in su offrono: domande che possono sembrare scontate lo aiuteranno a rivedere e a comprendere sempre meglio le dinamiche che coinvolgono chi suona uno strumento. “Quello che sai contare, sai suonare” è una delle regole madri della batteria e questo approccio consente anche un contatto terapeutico per coloro che presentano piccoli problemi di spazio o di tempo, consentendo l’acquisizione di un buon livello di coordinazione. E qui conia una massima che sempre è presente ogni volta che si impegna in un nuovo lavoro: “tutto serve a tutto …”; e i risultati si vedono. Attualmente Alberto Croce gira l’Italia suonando in vari gruppi: a settembre è uscito “Hidden Place” con gli Avekey, un vero successo trasmesso anche alla radio che ha anche realizzato un’intervista. Un altro disco che sta creando con Danys, eccellente pianista e cantautrice, sta per uscire a marzo. È stato in tournée in Europa dal 30 novembre al 15 dicembre scorsi con i Black Rainbows, insieme ad un gruppo americano i Naam. Il 18 gennaio 2012 ha iniziato una nuova tournée in Europa ancora con i Black Rainbows e verrà presentato un loro nuovo disco ” Supermothafuzzaliciosus”. Nel frattempo continua ad insegnare, scrive articoli e recensioni sugli strumenti musicali, interviste a gruppi musicali sulla rivista online www.planet-drum.com che quest’anno compie dieci anni. Tanta soddisfazione e tanta voglia ancora di imparare e – tenendo sempre presente la massima di Steve Smith uno dei più grandi musicisti nel campo: “ogni giorno nasce un batterista più bravo di me”- tutti i giorni si esercita e studia per almeno quattro ore.

Tra i progetti futuri, c’è anche quello di inaugurare a Rocca di Papa una scuola di musica, coinvolgendo tutte le eccellenze del luogo; recentemente è stata aperta una sala prove con l’Associazione AMG (Associazione Musica Giovanile) che offre la possibilità ai gruppi locali di frequentare a prezzi accessibili questi locali.

Conciliare questi impegni con la vita di tutti i giorni richiede un’abilità di organizzazione che comunque Alberto vive con gioia e divertimento, continuando a suonare, raccogliendo ogni volta le meritate soddisfazioni e offrendo con questa storia un bell’esempio per i giovani: tanto studio e impegno premiamo. Basta volerlo.

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