Albano Laziale rifiuta il CETA
Grazie al lavoro svolto negli ultimi mesi dal Comitato Stop TTIP di Albano Laziale e dal suo referente Tito Gaudio, che ha spinto la politica locale a riflettere sugli esiti dell’approvazione del trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, e grazie all’impegno del Capogruppo in Consiglio Comunale della Lista Sinistra Salvatore Tedone, il giorno 29 novembre 2017 il Consiglio Comunale di Albano Laziale ha approvato all’unanimità un importante ordine del giorno che impegna l’Amministrazione comunale a opporsi in ogni sede istituzionale alla ratifica del CETA.
In merito a questa presa di posizione del Consiglio Comunale Antonio Sbordoni, Segretario del Circolo “L. Gruppi” di Albano Laziale-Ariccia del Partito della Rifondazione Comunista, ha commentato: “Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per l’ordine del giorno votato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale. Ma un plauso particolare lo voglio fare a Salvatore Tedone, con il quale ci siamo confrontati e che con grande entusiasmo si è fatto carico di portare all’attenzione di tutto il Consiglio Comunale un argomento così delicato e importante, ma al quale allo stesso tempo spesso non si dà la dovuta importanza. Come Partito della Rifondazione Comunista da subito siamo stati sostenitori della campagna italiana contro il CETA, formata da centinaia di associazioni, organizzazioni e movimenti sociali. Un trattato che, se verrà ratificato, porterà ad un consistente peggioramento della qualità della vita della persone a tutto vantaggio delle lobby internazionali, che, non tenendo minimamente conto della salute delle persone, della tutela ambientale e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, pensano esclusivamente ad incrementare i loro profitti e i loro interessi. Le nostre specificità agro-alimentari non avranno alcuna tutela con questo trattato e i lavoratori e le lavoratrici continueranno ad avere sempre meno diritti e sempre meno reddito. Opporsi alla ratifica del CETA non significa voler tornare all’isolazionismo, ma soltanto voler tutelare e rendere migliore la vita delle persone sotto ogni aspetto. Quello fatto dal Comune di Albano Laziale è un importante passo che ci auguriamo contribuisca a cancellare l’intero trattato. Se un solo Parlamento nazionale voterà contro la ratifica il CETA cesserà di esistere. Sarebbe molto positivo se fosse proprio il Parlamento italiano a cancellare il trattato.”
Pur essendo importante e necessaria la votazione avvenuta nel Consiglio Comunale, per impedire che il Parlamento italiano ratifichi il CETA è necessario l’impegno e l’azione di ogni cittadino e di ogni cittadina
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