Albano Laziale – Prestigioso Premio teatrale agli alunni del Liceo Foscolo
Albano Laziale – Prestigioso Premio teatrale agli alunni del Liceo Foscolo per la “Migliore Rappresentazione Complessiva” del Festival “Thauma – Teatro Antico In Scena 2024
Insegnare attraverso il teatro, far avvicinare ragazzi ad antiche vicende ed emozioni, tratte dalla creatività di Eschilo, uno dei poeti tragici dell’antica Grecia: sua la tragedia Persiani che, nel lavoro teatrale “Non puoi capire il nostro pianto” s’avvolge in un intreccio tra antico e moderno, fondendosi con la poetica del capolavoro “Quarta Dimensione” del greco Ghianni Ritsos, uno dei maggiori poeti del secolo scorso.
Tale corale rappresentazione – sul palcoscenico trentadue studenti del Liceo Foscolo di Albano Laziale – , ha riscosso un grande successo il 19 aprile scorso al Teatro Pime di Milano, nell’ambito del Festival Thauma – Teatro Antico In Scena 2024, giunto alla decima edizione in onore della professoressa Onelia Bardelli, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, manifestazione che ha coinvolto ben quindici Licei classici di tutto il territorio nazionale.
Bravissimi i giovani attori accompagnati in trasferta dalle famiglie e dai loro professori: tra questi la Prof.ssa Marcella Petrucci, responsabile del Laboratorio di teatro del Liceo Foscolo, visibilmente felice ed emozionata per questo premio che corona la grande cura con la quale i suoi giovanissimi attori hanno realizzato, con accuratezza e impegno le indicazioni coreografiche, creando una scenografia umana composta da imponenti quadri scenici.
La perfetta dizione e l’originale esibizione del Coro hanno creato un’atmosfera straordinaria che ha affrescato le scene, realizzando vivide immagini d’un passato legato all’antico popolo persiano. Con grande gioia e soddisfazione, gli studenti del Foscolo hanno ricevuto il Premio per la “Migliore Rappresentazione Complessiva” dell’edizione 2024 del Festival Thauma e diverse menzioni gli attori per la qualità dell’interpretazione: tra questi, gli alunni Isabella Fondi di Rocca di Papa ed Eleonora Gabbarini di Genzano di Roma, nel ruolo della Regina Atossa e Matteo Cippitelli anche lui di Rocca di Papa nel doppio ruolo dello straniero, nel prologo di Ritzos, e dello sconfitto Re Serse nell’esodo. La significativa premiazione si è svolta alla presenza dei Presidi della stessa Università delle Facoltà di Economia, di Lettere e della professoressa Elisabetta Matelli, docente di letteratura greca e anima del Festival Thauma. Lo spettacolo degli studenti di Albano era già stato premiato anche lo scorso anno, durante il Palio del Teatro di Velletri nel 2023, grazie alle qualità sul palco dimostrate dagli alunni disinvolti, coerenti e concentrati sul palcoscenico.
“ Gli studenti partecipanti al progetto che hanno costituito il gruppo a cui si riferisce la messa in scena dello spettacolo tratto dalla tragedia di Eschilo sono iscritti all’indirizzo di Educazione all’espressività, Arti sceniche e teatrali attivo ormai da molti anni nel nostro liceo.
L’allestimento della tragedia, dal forte impatto emotivo, si è costruito secondo la parola di Eschilo letta, attualizzata, discussa, memorizzata, personalizzata e cantata. La messa in scena del testo eschileo ha seguito l’opera originale del poeta ateniese, evidenziandone la modernità straordinaria, con richiami significativi alla contemporaneità e alla dimensione di ciascuno: lo straniero, l’altro aprono una breccia del “noi”, obbligandoci a uscire dai nostri confini e ad aprirci alla sfera della possibilità ( è un altro che noi potremmo essere ), a un’identità mobile, non cristallizzata in schemi immutabili.
I giovani studenti “attori” e “attrici” di questo formidabile gruppo hanno lasciato un segno davvero profondo: la memoria di un sacro rituale, restituita attraverso l’arte teatrale e la sua potente espressività”. Questo lo spontaneo commento della professoressa Petrucci.
Un grande plauso e vive congratulazioni a tutti, con la conferma che il Teatro è vita, amore, passione… vivere e far teatro coinvolge in linea diretta chi oltre lo studio classico, riesce a condividere in prima persona la Vita, creando simbiosi tra chi recita e chi ascolta, nell’eterno gioco delle parti che aiuta e favorisce dialogo, comprensione, accoglienza ed empatia. Bravi ragazzi, ad maiora!
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