Albano Laziale: pomeriggio poetico con Aldo Onorati nel Museo diocesano
Poesia e musica, musica e poesia… lingue di condivisa origine che dolcemente denotano figure, suoni, emozioni, sensazioni, colori…
E l’ambiente che immerge tra arte, fede, storia, leggenda con colori e sfumate percezioni d’un passato nel quale siamo immersi.
Numeroso il pubblico presente in sala il 4 maggio e, al tavolo dei relatori, Bruna De Felici e Cristina Chetry: tra loro il protagonista dell’evento poetico…
Al loro fianco il musicista Lorenzo Federici che con le corde della sua chitarra crea melodie e arie d’un intreccio gitano, arabeggiante, sensuale e coinvolgente…
Si svolge in un’atmosfera soffusa, la serata dedicata alla poesia del noto scrittore e poeta, fine conoscitore di Dante e delle sue opere, Aldo Onorati. Nella sala affrescata del Museo Diocesano di Albano Laziale, introdotto da Roberto Libera e accompagnato dalle letture, analisi e commenti delle sue esperte lettrici e relatrici, dona al pubblico presente un’altra delle sue interessanti iniziative letterarie.
Tema la poesia, tratta questa volta da una sua silloge giovanile, “Creature di fumo”, edito Controluce 2023 con la traduzione in catalano a cura di Carmen Pellicer. Si parla di amore, empatia e sincerità senza pudori, richiamando antiche origini contadine legate alla terra, al vino, a una religione pagana.
Ma anche la bellezza e i doni della natura offrono spunto al poeta che attraverso liberi versi crea una musicalità recitata e tradotta dalle sue relatrici, le quali non mancano di commentare e stimolare Onorati attraverso spunti e osservazioni. Ed ecco che l’amore al quale si lega un’aggettivazione che connota, si trasforma secondo gli esempi di Aldo Onorati in passione, tenerezza, pietas, amore materno ch’è quello universamente più tenero e legato alle primissime nostre emozioni.
Non manca di citare i grandi della letteratura e si sofferma su Dante, Onorati, recitando e commuovendo il pubblico con la lirica espressa nella sua voce, quando rievoca il tragico amore di Paolo e Francesca.
Metrica e amore per la musica e il canto… come può non ricordare i suoi esordi di giovanissimo ragazzo che scopre entrambi, fusi e confusi nella bellezza delle emozioni che creano in chi le ama e le scopre nella conoscenza del bello e del sempre nuovo? E la poesia si fa umanità, universale energia vitale. Saggezza, quella con la quale Aldo Onorati conclude quest’incontro, veloce nel tempo che scorre: osserva, dice, ”la terra vista dalla luna” rendendo efficace l’essere espressione dell’universo: lasciamoci avvolgere nel mistero, vestendo il nostro esistere di serenità e gratitudine al Creatore per la vita che ci ha donato, consci d’essere in questo universo infinito e tutto da scoprire, sempre vitali e consapevoli, fino all’ultimo istante del nostro divenire.
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