ALBANO LAZIALE: INAUGURATO IL PARCO CESIRA ANGELETTI
C’era una volta la cicogna… elegante, alta volava nel cielo azzurro, con un piccolo fagotto tra il becco: aveva appena prelevato dal Giardino del Papa quel fiorellino con gli occhi vispi che aveva colpito l’attenzione della mamma e del papà nel giorno in cui erano andati a scegliere quel bimbo o quella bimba che, poco più grande, pendeva dalle loro labbra quando raccontavano la bella favola della sua nascita…
Ma c’era pure, una volta, quel grande fermento che i primogeniti vivevano in casa quando stava per arrivare ancora una volta la cicogna: avrebbe portato loro un fratellino o una sorellina, sapevano… Certo, così piccini osservavano gli adulti che, concitati, un po’ agitati si muovevano e parlavano sottovoce, fiaschi d’acqua calda e asciugamani che andavano e venivano sotto i loro occhi, senza che si riuscisse a capire che fine aveva fatto la loro mamma quella mattina e qualche parente frettoloso spostava i piccoli come pacchetti inanimati, di qua e di là…
Poi ecco, la cicogna tanto attesa arrivava in un attimo in cui, chissà com’è i piccoli s’erano distratti e s’apriva la porta della grande camera da letto nella quale la mamma li accoglieva con un sorriso e con quel fratellino o sorellina ch’erano appena arrivati…
Da piccoli chi poteva immaginare che la cicogna che volava su Albano Laziale fino agli anni ’60, avesse in realtà l’aspetto dolcissimo della signora Cesira Angeletti? A lei è stata intitolato, in un soleggiato pomeriggio autunnale, il 29 settembre, il Parco di Via dei Fratelli Cervi. La cerimonia, alla presenza delle Autorità Civili e Religiose e con una rappresentanza dell’Ordine Professionale Ostetriche, ha visto l’affluenza di numerosi cittadini, giovani e meno giovani, molti dei quali raccolti proprio da Cesira ‘a Levatrice. Visibilmente commossi ed emozionati i presenti hanno ascoltato le testimonianze di numerosi cittadini che di questa ostetrica hanno un affettuoso ricordo.
L’iniziativa, proposta dall’Amministrazione comunale che ha accolto l’intenzione del Comitato di Quartiere Roccolo Villa Ferrajoli, ha incontrato il favore di tutti e ciascuno ha espresso affetto, ammirazione, gratitudine verso questa donna, duramente provata dalla vita – suo figlio era morto durante la nascita e suo marito durante il bombardamento di Propaganda Fide – che mai s’è arresa al dolore e s’è messa al servizio della popolazione albanense, ricambiata nell’affetto da tutti. Nata nel 1893, ha prestato servizio come ostetrica condotta dal 1930 al 1962 in Albano e nelle zone circostanti fino al Litorale laziale, con vero spirito di disponibilità e tanta generosità, cooperando con i medici – alcuni presenti con le loro testimonianze nelle quali emerge la vera figura di questa donna molto preparata, attenta e competente, ma mai altera, anzi una vera guida e Maestra di Vita.
Dati alla mano, ne ripercorre la sua storia professionale Giorgio Sirilli, anch’egli raccolto alla nascita dalla Signora Cesira, la quale fu la prima ragazza diplomata in Ostetricia presso il Policlinico di Roma: il suo stipendio era inferiore a quello dei medici, osserva, eppure il suo impegno, negli eventi gioiosi di una nascita, eguagliava, se non superava, il loro. E quell’onorario, molto spesso non veniva riscosso, donato ai poveri, ai bisognosi, alle necessità dell’ospedale…
Non a caso, il Parco è poco distante dall’edificio della scuola dell’infanzia: quasi un dono aggiunto per questa Donna che ha amato in vita e sicuramente continua a farlo anche Lassù, sorridendo ai piccoli alunni che s’apprestano alla vita …
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