ALBANO: IL SINDACO VIETA LA VENDITA DI ALCOLICI PER LA SEMIFINALE
UN’ORDINANZA ASSURDA, RIDICOLA E OSCURANTISTA
Il 5 luglio il Sindaco Borrelli, non avendo nulla da scrivere sui social, ha scritto e firmato un’ordinanza surreale che vieta nel Comune di Albano, in concomitanza con la semifinale degli europei, la vendita di alcolici dalle ore 18 del 6 luglio fino alle ore 7 del 7 luglio.
L’ordinanza è assurda perché non contiene alcuna seria motivazione per imporre il divieto alla vendita di alcolici.
L’ordinanza è ridicola perché il Comune di Albano non è un centro chiuso dal mondo, ma è semplicissimo comprare alcolici nei comuni vicini o su internet.
Dopo 16 mesi dall’inizio della situazione d’emergenza covid, dopo un periodo di sacrifici durissimi da parte dell’intero paese, che in particolare per le imprese della ristorazione ha significato perdite ingenti che potranno essere colmate solo in anni di durissimo lavoro, non è più ammissibile vedere assumere provvedimenti dannosi e immotivati.
Un settore in ginocchio non può sopportare altri colpi casuali e insensati che – autentico danno oltre la beffa – non hanno poi alcun effetto reale di contenimento del virus.
Se si impedisce a una persona che esce dall’ufficio alle 18.05 di passare in enoteca per comprare una bottiglia di vino, non si sta combattendo il coronavirus; si crea un assurdo e incomprensibile limite per i cittadini e un danno economico per le imprese, che poi significa sempre meno tasse e quindi meno risorse per lo Stato, per il Comune stesso e per la sanità.
Se esiste un problema di assembramento nei luoghi pubblici, va combattuto specificamente quel fenomeno, in modo più possibile chirurgico, evitando qualunque generalizzazione e la penalizzazione di attività che nulla hanno a che fare direttamente con il problema in questione.
Non è ammissibile che un ipermercato non possa vendere una birra, o un ristorante non possa vendere una bottiglia di vino direttamente al cliente, quando oltretutto lo stesso cliente nello stesso momento può ordinarlo da un app con la consegna a domicilio immediata.
La ristorazione, come tutto il settore alimentare va visto per quello che è, un’enorme risorsa per Albano, va sostenuto e valorizzato anche e soprattutto in un periodo di gravi difficoltà come quello che stiamo vivendo.
L’unica ratio della ridicola ordinanza del Sindaco Borrelli è che quando tramonta il sole le persone siano meno responsabili, soprattutto se c’è una partita di calcio in mondovisione.
Non c’è nulla di sano, di razionale, di corretto, nel presumere a priori quando i nostri concittadini siano più o meno responsabili, e cosa li renda più o meno responsabili.
L’unica cosa sana e giusta, in uno stato di diritto, è che ci siano delle norme di comportamento e delle leggi, e che ognuno sia chiamato a essere responsabile di quello che fa o non fa. Sempre. Alle 8 di mattina come alle 10 di sera.
Per questi motivi il Partito Comunista di Albano chiede l’immediata cancellazione della ridicola ordinanza del Sindaco Borrelli.
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