ALBANO – 3.000 EURO DI IMPOSTE E TASSE A FAMIGLIA
L’AMMINISTRAZIONE DI ALBANO VOTA IN UN CONSIGLIO COMUNALE A PORTE CHIUSE 60 MILIONI DI EURO DI IMPOSTE E TASSE PER IL TRIENNIO 2020-2022
3.000 EURO DI IMPOSTE E TASSE A FAMIGLIA
DOPO IL VENTENNIO MARIN-MATTEI, AD ALBANO NON BASTA UN CAMBIO, SERVE UNA RIVOLUZIONE
In piena emergenza sanitaria, il Sindaco di Albano e la sua maggioranza, tenuti sulla poltrona dal coronavirus, hanno approvato in un Consiglio Comunale a porte chiuse il bilancio pluriennale 2020-2022.
Il mondo intero sta combattendo una pandemia che avrà effetti devastanti sull’economia (le previsioni economiche parlano di una recessione del 10%-20% del PIL), milioni di lavoratori stanno perdendo il posto di lavoro, commercianti ed artigiani sono allo stremo, ma la maggioranza nel Consiglio Comunale di Albano ha approvato un bilancio pluriennale 2020-2022 che prevede sostanzialmente gli stessi importi delle tasse e delle imposte del 2019 (addizionale comunale, IMU, TARI, ICP, TOSAP).
L’amministrazione di Albano prevede addirittura un aumento delle entrate dell’imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e della tassa per l’occupazione di suolo pubblico (TOSAP).
Salatissime anche le multe previste per le persone fisiche: 1.200.000 euro l’anno, come negli anni precedenti la pandemia.
Analizzando tutta la documentazione scopriamo che le entrate da “permessi da costruire” sono “magicamente” raddoppiate nel 2019, anno precedente a quello delle elezioni comunali, arrivando a 1.290.586,86 euro.
Considerando che per 100 metri quadri di una nuova abitazione il costo del permesso a costruire è di circa 7.000 euro, questo significa che il Comune di Albano ha approvato nel 2019, anno precedente a quello delle elezioni comunali, permessi a costruire per circa 20.000 metri quadri (250 alloggi).
In confronto la speculazione edilizia su Santa Palomba è di circa 75.000 metri quadri per 950 alloggi.
Questo perché l’amministrazione di Albano è contraria al consumo del suolo, ma SOLO quello dei comuni confinanti di diverso colore politico.
Analizzando il bilancio pluriennale emerge anche che per la tassa sui rifiuti, la mitica TARI, non è previsto un euro di riduzione nel triennio 2020-2022.
Nonostante l’impegno lodevole dei cittadini per portare la raccolta differenziata nel comune di Albano all’80%, i guadagni di riduzione dei costi della differenziata si sono trasformati in utile per il comune (tramite la sua società partecipata Volsca che gestisce la raccolta dei rifiuti).
Il Comune di Albano non guadagna solo sulla raccolta dei rifiuti, ma anche su un altro servizio a domanda individuale: sull’illuminazione votiva del cimitero. A fronte di costi di 51.870,53 euro ai cittadini vengono richiesti contributi per 90.000 euro, con un guadagno del 73%.
Nel bilancio pluriennale 2020-2022 emergono altre iniziative indecenti, come il regalo della vendita dell’immobile della scuola di Via Montagnano per soli 220.000 euro e l’alienazione del diritto di superficie delle case in edilizia economica e popolare, imponendo una nuova tassa di più di 15 milioni di euro ad un migliaio di famiglie popolari.
Non mancano, infine, le spese per consulenze assolutamente inutili, tra cui spiccano una collaborazione per il progetto di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà (18.000 euro annue), una collaborazione per il censimento delle essenze arboree comunali (20.000 euro annue) e una collaborazione per comunicazione sociale (10.000 euro annue).
Bruno Valentini, candidato Sindaco del Partito Comunista alle prossime elezioni comunali, sottolinea: “In questa situazione di emergenza sanitaria e di profonda crisi economica servono scelte corrette e coraggiose: un comune non può guadagnare sulla tassa sui rifiuti e sui lumicini del cimitero. Appena insediato come Sindaco procederò con la riduzione della TARI, anche efficientando i costi del servizio, e dell’illuminazione votiva. Serve anche una forte riduzione delle altre tasse (addizionale comunale, IMU, ICP e TOSAP) arrivando, se necessario, alla rottura del patto di stabilità.”
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