Al Teatro Biblioteca Quarticciolo dal 4 all’8 dicembre le finali dei Premi Tuttoteatro.com con cinque giornate di spettacoli, proiezioni, laboratori, dibattiti, mostre
Scritto da Valentina Esposito insieme ai registi Ilaria Galanti e Simone Spampinato, centrato sulla descrizione della Compagnia, dei processi creativi, del passaggio dal Carcere ai palcoscenici liberi del Teatro tout court. La nascita di una passione che diventa professione, con il concretizzarsi di una possibilità lavorativa che diviene reale al di fuori delle mura del carcere. Le repliche, il backstage, il lavoro sotto le luci del palcoscenico e le testimonianze di vita degli attori, si intrecciano nel corso del delicato processo di messa in scena di “Famiglia”, spettacolo scritto e diretto da Valentina Esposito, fondatrice e responsabile del progetto di reinserimento sociale degli ex detenuti attraverso il teatro.
segue incontro con Valentina Esposito e la compagnia Fort Apache Cinema Teatro su Teatro sociale, inclusione, sostenibilità, condotto da Mariateresa Surianello. Appuntamento particolarmente indirizzato ai giovani, studenti e universitari per approfondire il tema dell’inclusione e delle marginalità sociali, si inserisce nella programmazione dei Premi come progetto speciale legato al tema della crossmedialità e l’intersettorialità in ambito culturale.
giovedì 5 dicembre 2024 INCONTRO/DIBATTITO
ore 17.00
Circuitazioni interrotte. Quale distribuzione per lo spettacolo dal vivo?
dialogo tra Elena Lamberti e Mariateresa Surianello con la partecipazione di Dario Aggioli, Giorgio Andriani, Isabella Di Cola, Carlotta Garlanda, Tiziano Panici, Antonino Pirillo, Andrea Pocosgnich
A partire dal libro La distribuzione degli spettacoli dal vivo – un percorso di curatela, edito da Titivillus (2024), in cui la stessa Lamberti pone una delle questioni più problematiche all’interno del sistema teatrale italiano, si sollecita la discussione tra operatori, impegnati a diverso titolo nel settore, per provare a individuare i motivi di una carenza funzionale. Interrogandosi su processi di formazione e dinamiche relazionali relativi all’assunzione di un ruolo strategico nel sistema, quello di persona professionalizzata ad alimentare la vita delle opere prodotte.
ore 21.00
PROGETTO SPECIALE
Amore cointestato
La corazza emotiva – primo movimento
uno spettacolo redpillato di Enoch Marrella
con Enoch Marrella e Giulia Salvarani
visual Andrea Romoli
artwork Aleksandar Stamenov
sound design Gabriele Silvestri
luci Gianni Staropoli
costumi Marta Montevecchi
coordinamento Maria Federica Bianchi
progetto grafico Marco Quintavalle
foto Valerio De Rose
teaser video Daniele Parisi, Dario Tacconelli
organizzazione Cinzia Sanna
amministrazione Luigi Schiavon
segreteria Giulia Surianello
ufficio stampa Maresa Palmacci
prodotto da Tuttoteatro.com
con il contributo della Regione Lazio – Spettacolo dal Vivo
con il sostegno di Armunia
progettazione di Elisabetta Mancini con la cura di Mariateresa Surianello
Si ringraziano: Ex Rugiada, CSO Spartaco – Spazio Emi, Nuovo IMAIE, Teatro Basilica e Matteo Ziglio, Bruno Valente e Maurizio Blanco per il brano musicale “Le notti bianche”
L’insolubile storia d’amore tra un intellettuale di origini benestanti che vive in prima periferia – e nella vita non guadagna nulla – e una ragazza di estrema periferia che dalla vita ha tutto da guadagnare. Ambientata in un ipotetico futuro prossimo, la storia rivela le deformazioni di una metropoli enorme severamente divisa tra centro e periferia, dove chi ha la fortuna di vivere in prima periferia, sarà sempre e comunque più fortunato di chi vive in estrema periferia. Nel testo si parla di amore romantico, delusione delle aspettative, violenza verbale, violenza domestica, scontri fra classi, shock culturali e atti psicomagici. Viene affrontato con forte impostazione critica il tema del celibato involontario con riferimento alla cosiddetta teoria redpill, tratta dal film Matrix, nel quale, la pillola rossa apre la mente del protagonista Neo, mostrandogli la verità sulla sua realtà. In linea l’in-yer-face theatre, introdotto negli anni 90 da Sarah Kane, lo spettatore diviene interlocutore diretto per la trattazione di argomenti crudi. Chi guarda viene guardato, assorbendo emozioni e motivazioni di una coppia in crisi, immersa in una dimensione sociale particolarmente spietata e improntata al materialismo più ateo.
venerdì 6 dicembre 2024
Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti XVIII edizione
Studi scenici finalisti
ore 15.00
Non taccio, per amore
Simone Faloppa – Milano
di e con Simone Faloppa, allestimento, vestiario e ambienti sonori a cura di Circolo Alekseev, consulenza illuminotecnica a cura di Massimo Mennuni. Grazie a Rita Pelusio, Giulia Viana, Marco Fumarola e (alle voci di), Francesca Biffi, Alessandro Ferrara, Fabrizio Martorelli, Silvia Minchillo, Rossana Mola, Rita Pelusio, Giulia Viana.
Lotta per la casa, per il lavoro, per l’istruzione pubblica e per i servizi essenziali. In queste quattro finestre del presente, le punte più avanzate della società civile e l’associazionismo si battono quotidianamente. Affianco a loro ci sono poi religiose e religiosi che, invece di continuare a tacere restando fuori dal mondo, disimparano a tacere abbracciando il prossimo nel mondo. Usando la strada come pulpito e cassa di risonanza, si spendono contro la diseguaglianza sociale e l’emarginazione. Storicizzati IERI come cattolici del dissenso, continuano OGGI ad essere stigmatizzati dalle Curie e allontanati dai fedeli perché, invece che la liturgia astratta, predicano ai margini il verbo della coscientizzazione, dando agli improduttivi e ai disinseriti degli strumenti politico-culturali.
Simone Faloppa (La Spezia, 1980) E’ interprete e dramaturg per la prosa contemporanea e il teatro musicale: scrive, racconta e recita. Come educatore e maestro di strada, sviluppa progetti nazionali contro la dispersione scolastica – affiancandosi a biblioteche e scuole pubbliche, fondazioni private e associazioni di terzo settore – per alfabetizzare l’adolescenza ai libri cartacei e al tempo lento. E’ umanista, e bibliofilo.
ore 15.40
Oikos/Sono
Silvia Mai – Torino
Suono/SONO + Oikos/SONO Idea e forma Silvia Mai
In dialogo e con la cura di Anna Paola Bacalov Parole e voci Anna Paola Bacalov, Silvia Mai
In scena Silvia Mai, Eco
Il lavoro si afferra nella relazione tra animale e umano, una storia di incontro antica quanto l’uomo, ma altrettanto nitidamente si colora di oscurità quando guarda all’umano che viene lasciato o dimenticato perché non conforme, non adatto. Da questa oscurità si staglia un grido che si fa voce, canto, parola e persona che afferma sé stessa, malgrado tutto. Ci sostiene per questa via una libera ispirazione all’opera e alla persona di Antonio Ligabue, il pittore. L’animale è tramite e testimone. In apertura ad Oikos/SONO un estratto di Suono/SONO, altra parte dell’opera in fieri “SONO”. Questa parte è concepita nel suono delle lettere della parola SONO. Si dispiegano parole a circuire sonorità e ritmi che diventano culla di immagini e possibilità.
Silvia Mai danzatrice, pastora d’alpeggio, arte terapeuta in formazione. Sul sentiero della vita accosta la ricerca artistica e pedagogica alla concretezza della vita all’aperto, del lavoro artigiano, e l’intensità della relazione con gli animali. Eco. Cane pastore del Lagorai.
ore 21.00 STUDIO FUORI CONCORSO
Pelle ~2
di Elisabetta Mancini
con Elisabetta Mancini e Massimiliano De Rossi
collaborazione alla drammaturgia Massimiliano De Rossi
assistenza Elisa Pellegrini
musiche di Grosso Bernardo, Ezio Bosso, Martelli/Manera/D’Avena
immagine Elisabetta Mancini e Mariateresa Surianello
produzione Tuttoteatro.com/Progetto Mab
secondo studio, dedicato a Massimo Staich
Le lucciole hanno bisogno delle notti buie per accendersi.
Pelle rubata, pelle graffiata, pelle morta. Stesa, stirata, essiccata, la cui trama racconta attraverso ombre e nei lo sconquasso del riconoscersi. Pelle cambiata. Strati di pelle che mantengono la memoria cellulare di episodi di vita apparentemente senza senso. Ricostruzione di quella pelle smagliata, screpolata, strappata, bucata, da cui fuoriesce uno straniato riverbero.
Un paesaggio iperrealista e ironico per dare forma a un danno irreparabile e la conseguente discesa nell’abisso. Buio. Accumulo di scorie, dolorosamente smaltite nella lenta risalita verso una luce immaginata lontana. Due personaggi si affrontano nel gioco della vita e squarciano (involontariamente?) quel nero insopportabile.
ore 21.30
PERFORMANCE FUORI CONCORSO
Per piacere
di e con Annalisa Limardi
sound design Marie-Anne Faustinelli
consulenza artistica di Emanuele Taddei, Ksenija Martinovic, Francesca Repetti
sostegno di Ferrara Off e Tuttoteatro.com
“Per piacere”. Un mezzo o un fine? Una preghiera o una supplica? Un desiderio o una condanna? “Per piacere”, una formula che impariamo fin dall’infanzia, che ripetiamo a memoria. Così ci è stato insegnato, per educazione. Ma di quale piacere parliamo? E il piacere di chi? Cosa significa piacere e perché ne abbiamo tanto bisogno?
Risonanze
di e con Carlotta Assisi e Ramona Genna
costumi Monica Raponi
foto Michele Tomaiuoli
produzione Tuttoteatro.com
si ringraziano Adriano Evangelisti e Cristina Del Sordo per la consulenza drammaturgica
Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea” per il supporto
Nato per essere rappresentato all’interno del Festival “Entrature Sonore” di Tuttoteatro.com nell’aprile 2024, in occasione del centenario della morte, “Risonanze” prova a raccontare una parte di Eleonora Duse meno nota al grande pubblico, eppure così attuale e densa. Tra i tanti scambi epistolari letti, siamo state colpite da un aspetto in particolare, quello dello sguardo della donna; quello sguardo che racconta della sua lotta, della sua forza e della sua fragilità. Quasi un flusso di coscienza che abbiamo sentito di voler approfondire perché in qualche modo, in quello sguardo, noi per prime, ci siamo riconosciute. Eleonora Duse, simbolo del teatro moderno, attrice “divina”, una storia professionale che racconta di importanti traguardi e riconoscimenti, una storia personale che racconta di storie dense di amore, sofferenza, abbandoni, tormenti. Un mondo esteso e fitto di avvenimenti importanti. Tanti, molti. Scegliere il punto di partenza per raccontarla diventa quindi necessario e l’aspetto che maggiormente ci ha colpite è stato quello che lega Eleonora Duse al concetto di arte, quali fossero le difficoltà maggiori incontrate per affermare la sua idea di teatro, lontano dall’estetica, lontano dal mondo del “fare” e più approfondivamo questo aspetto e più ne usciva una relazione tormentata, sofferta. Siamo partite da qui quindi, cercando quelle analogie che risuonano ancora oggi e che noi stesse sentiamo nella pelle, negli occhi, nella voce. Unendo il teatro fisico al teatro di parola abbiamo cercato di approfondire il suo sguardo di donna.
Risonanze è finalista al Concorso Corto Teatrale Site-specific, “Donne da palcoscenico – Nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne” – IV edizione 2024, il 21 settembre 2024 nel Chiostro del complesso monumentale dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo
sabato 7 dicembre
Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti XVIII edizione Studi scenici finalisti
ore 15.00
Non è uno sport acquatico
Daniele Parisi – Roma
scritto diretto e interpretato da Daniele Parisi
Un fatto, non molto consueto, sconvolge l’ordine naturale delle cose. In un tardo pomeriggio d’estate, in bilico sul cornicione di una palazzina di quattro piani, appare l’avvocato Fideli. Sembra volersi gettare di sotto, a quanto pare. E’ il portiere del palazzo, Antonio, che sarà il narratore dell’intera vicenda, ad accorgersene e a richiamare l’attenzione dei pochi condomini rimasti nello stabile, sfuggiti al dovere delle ferie d’agosto. Così di capannello in capannello, fra gli inquilini sopraggiunti, nascono teorie e rocamboleschi stratagemmi per allontanare Fideli dalla nefasta decisione di suicidarsi. Il più delle volte straparlando o scomodando i massimi sistemi senza alcun addestramento o competenza. Con filosofia d’accatto e psicologia da bancone frigo, si fa a gara a chi la spara più grossa. Sfiorando il ridicolo, perlopiù. In minima parte, rompendocisi la testa. Qualcuno morirà facendo il passo più lungo della gamba. Una commedia tragica, comica suo malgrado.
ore 15.40
MS
MST/exvUoto teatro – Mattia Favaro – Vicenza
di Mattia Favaro regia Tommaso Franchin con Massimo Scola, suoni e musiche di Thybaud Monterisi
M S è la storia di un trentacinquenne omosessuale ossessionato dal numero tre (3) e multipli con un contratto a chiamata in un piccolo bar di provincia del veneto nordorientale. L’azione si apre nel bar in cui il protagonista lavora e si conclude sul treno diretto a Venezia.
M S T nasce dall’incontro tra Mattia Favaro, il drammaturgo, e Massimo Scola, l’attore, il quale chiede al primo un monologo: nasce così M S (recentemente insignito della Menzione Speciale al Premio di drammaturgia Carlo Annoni 2024 presso il teatro studio Melato di Milano; della menzione speciale al Premio Omissis 2024; e selezionato dalla commissione under 30 come miglior testo per l’assegnazione di un premio in denaro presso il Teatro Bellini di Napoli). Per la regia è stato coinvolto Tommaso Franchin. Il gruppo si è quindi formato attorno a questo progetto con la speranza di creare una collaborazione proficua e duratura.
ore 16.20
Ghost track
Daniele Turconi – Milano
di Daniele Turconi con Daniele Turconi e Gianluca Agostini
regia e testi Daniele Turconi
musiche e sound design Gianluca Agostini
light design Sandro Vezzosi
collaborazione alla drammaturgia Alice Provenghi
visual e video Gil Giuliani
Ghost Track è uno spettacolo in cui il racconto breve incontra le dimensioni musicali e rituali della club culture, mischiandosi ad atmosfere Techno, Electro e Hardcore. Sul palco/pista da ballo le storie prendono forma attraverso la musica, scavate nella voce e nel corpo del narratore, alla ricerca di una nuova forma di racconto che possa dialogare più direttamente con lo spettatore attraverso la parola, lo spazio, il corpo e la musica. Rendendo sottile il limite tra spettacolo e concerto, Ghost Track propone un modo nuovo di raccontare e di raccontarsi, al di fuori degli schemi e della retorica sia musicale che teatrale. Ghost Track è una traccia nascosta tra fantasia e realtà, cinque racconti di un fantasma di provincia, perso nella nebbia della dancefloor.
ore 21.00
SPETTACOLO FUORI CONCORSO
No
di e con Annalisa Limardi
sound design Saverology
occhio esterno Penelope Morout
con il sostegno di Centro Servizi Culturali S.Chiara, AriaTeatro ETS, Pergine Festival e Tuttoteatro.com
NO è uno spettacolo che indaga la difficoltà di definizione dei propri confini personali. La performer si imbatte nelle richieste del mondo esterno, personificate da un microfono: vittima di domande sempre più insistenti e invasive, si trova incapace di dare il proprio consenso. Da questa condizione di limite emerge la sua ribellione: prendendo attivamente il controllo del microfono, si trasforma in soggetto attivo, finalmente in grado di affermare la propria voce e la propria autonomia.
ore 21.30
SPETTACOLO FUORI CONCORSO
La Vacca B.e.a.t teatro
di Elvira Buonocore
regia Gennaro Maresca
con Vito Amato, Anna De Stefano, Gennaro Maresca
aiuto regia Roberta De Pasquale
disegno luci Alessandro Messina
tecnico audio/luci Mario Ascione
costumi Rachele Nuzzo
produzione B.e.a.t. teatro
in collaborazione con Nuovo Teatro Sanità
Estate torrida in una periferia napoletana. Una terra apatica, annientata da una volontà di potenza e sviluppo industriale che non conosce legami né bisogni. Qui due fratelli giovanissimi, Mimmo e Donata, vivono un’esistenza piccola, ignota agli adulti, con i corpi che sembrano spenti. Improvvisa, Donata rompe il quadro grigio della propria adolescenza semplicemente guardandosi. L’inadeguatezza delle sue forme piccole, di quel seno mai sbocciato e tanto voluto, pongono al centro della scena qualcosa che prima era assente: il desiderio.
La vacca racconta il desiderio e la sua fragile, radicale esistenza, fuori dalle logiche del benessere e del potere. Una storia di amore e di animali i cui corpi, stando al mondo, sono pronti al saccheggio.
domenica 8 dicembre
Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti XVIII edizione Studi scenici finalisti
ore 15.00
overdose
Sathya Nardelli/Nicholas Turba – Milano
di Sathya Nardelli
con Sathya Nardelli e Nicholas Turba (visual design)
consulenze di Elena C. Patacchini e Diego Piemontese, sostegno di ZONA K -Milano
overdose è un fumetto vivente, una fiaba nera, un dipinto in cui lo spettatore è invitato a entrare e un’esplorazione del colore blu e dei suoi molteplici significati. “Blue” in inglese è un umore, in tedesco “blue sein” significa essere ubriachi, il blues è un genere musicale, per Goethe è il colore dell’inquietudine. Secondo alcune ricerche scientifiche è azzurro il colore dell’atmosfera di qualsiasi pianeta e dell’intero universo. E’ da un altro pianeta che arriva Zeta, un essere che, con l’aiuto di un mediatore, attraverserà diverse sfumature di blu, fino ad addentrarsi nelle zone più buie dell’universo.
ore 15.40
Lettere dall’aldilà
Yuri Casagrande Conti – Roma
testo e regia Yuri Casagrande Conti
con Salvatore Aronica, Yuri Casagrande Conti, Valentina Bellè
Elio non sa piangere. Non ci riesce. Lui che ha perso i genitori in un incidente stradale quando era un adolescente. Lui che per lavoro si occupa di necrologi. Lui che passa la vita ad ascoltare storie di perdita e di lutto, ecco lui non riesce a piangere. Non si emoziona mai. Arianna, sua compagnia, ormai accusa i colpi di una relazione in cui Elio non si apre e soprattutto non le parla mai del suo lutto. Fa in fretta lei a tirare fuori il problema: è schietta e sensibile, vive di entusiasmi ed emozioni repentine e quando scopre che lui ha cambiato lavoro senza dirle niente la faccenda si fa più seria. Infatti ora Elio scrive su una rubrica per persone che hanno perso qualcuno e che vogliono carteggiare con il morto. Solo grazie alle dissacranti confessioni con il suo amico parroco Vlad, amico d’infanzia che lo conosce da prima di quell’incidente, Elio riuscirà di aprirsi con Arianna per cercare di uscire da quella condizione in cui si è rinchiuso: la sindrome dell’orfano.
ore 21.00
Quello che non c’è
Giulia Scotti
testo e regia Giulia Scotti
collaborazione al progetto Andrea Pizzalis
consulenza Alessandra Ventrella
con Giulia Scotti
disegno luci Elena Vastano
suono Lemmo
Spettacolo vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2023 Menzione speciale bando Odiolestate 2023
Nella mia famiglia ci sono storie che non vengono raccontate nella convinzione che quello che non si dice non si saprà mai. Della storia di mia zia nessuno ha mai detto niente a me e a mio fratello, quello che sapevamo era che mio padre aveva tre sorelle e che adesso noi abbiamo due zie e che pertanto una delle tre non era più viva, Daniela.
Non ho ricordi di lei da viva, ne di noi due insieme. C’è una sua fotografia, quella sì la ricordo, non mi è mai piaciuta, è un po’ sgranata, un po’ anonima, e la faccia di mia zia è gialla, o almeno così mi sembrava quando la guardavo da bambina. E’ la foto che si consegna agli amici e ai parenti il giorno del funerale.
Questa è la storia di mia zia come l’ho saputa da mio papà, è la storia di un uomo che vuole salvare sua sorella dalla morte ma non ci riesce.
Quasi tutto è vero, alcuni pezzi sono inventati.
ore 22.00
Premio Tuttoteatro.com Miglior Teaser VI edizione
proiezione video finalisti (in ordine di protocollo)
Threshold of Kindness
Conferenza Balaam – Roma
anno 2023 – 2 min – colore – italiano
di e con Leonardo Barbierato, Alessandra Cocorullo, Alessandro De Giovanni, Beatrice Fedi, Marco Tè
musiche live originali di Leonardo Barbierato
regia video di Luca Deravignone
video in collaborazione con DUNE 2023
Il teaser
Siamo nel parco della Maremma e il frinire delle cicale ci accoglie in un’atmosfera estiva, in un mondo dove la natura incontaminata è la vera protagonista. Ma ecco uno sparo, del fumo. La voce di un essere umano che richiama lo spettatore ad avvicinarsi a vedere cos’era quel suono. E in un avvicinamento graduale passiamo dal grande al piccolo, dal naturale a una voce registrata come fosse un disco rotto che si è inceppato. Lo sguardo segue lo stesso andamento, dal focalizzarsi sul piccolo all’immersione ambientale nella sua totalità. Alla voce registrata e alla sinfonia di Mahler si sovrappongono progressivamente i feedback dei microfoni e i suoni dell’ambiente. Una soglia: una transizione acustica che porta verso una performance partecipativa. Il suono veicola sul piano artistico la dimensione relazionale con il pubblico. La relazione tra i vari elementi si materializza in un’improvvisazione collettiva la cui dinamica è esemplificata dal timelapse del video. Il graduale allontanamento dello sguardo si associa a una transizione sonora. Verso il finale la voce si ferma e la sinfonia è ormai totalmente sommersa dal suono dell’ecosistema performativo. Sembra simile al suono iniziale eppure, in questa ripetizione, qualcosa è cambiato?
Tutto rimane lì, nell’ascolto e nell’esperienza vissuta.
Lo spettacolo
Una volpe in trappola. Un uomo le si avvicina per provare a liberarla. L’animale non capisce e lo ferisce. Un atto di gentilezza incompreso. Ma cos’è un atto di gentilezza? Un atto di gentilezza incompreso può ancora definirsi tale? Threshold of Kindness (La soglia della gentilezza) è un lavoro ibrido, a metà tra più soglie. Installazione, durational performance, opera musicale live. È un’occasione per sostare e riflettere. Decidere se e in che modo influenzare la scena che si presenterà davanti sarà responsabilità dello/a spettatore/spettatrice. Abitare la soglia influisce sul nostro agire?
Conferenza Balaam: cinque alchimisti che creano nuove formule ed esperimenti vivi e pulsanti tramite l’elaborazione di un pensiero artistico che indaga l’Ambiente con un focus particolare sul tema della gentilezza. Ci incontriamo presso il Comandini di Cesena durante il corso di perfezionamento tenuto dalla compagnia Societas. L’intento è quello di creare performance che siano esperienze sensitive per lo spettatore che vi partecipa. Partendo da origini diverse che viaggiano tra ricerche antropologiche e musicali, creazioni tra teatro e danza, studi ingegneristici e videomaking, esploriamo l’area della soglia – in tutte le sue connotazioni – nell’atto performativo multidisciplinare.
RMX
Angelini-Pagani-Santamaria – Roma
anno 2023 – 1 min – colore – italiano
di Pietro Angelini, Vittorio Pagani, Francesca Santamaria
con Vittorio Pagani, Francesca Santamaria
editing Vittorio Pagani
Il teaser
Il corpo e la sua immagine mediata, un eden analogico e un inferno digitale, Adamo ed Eva o Narciso ed Eco, questi sono gli specchi in cui rimbalza la traiettoria del teaser di RMX, uno spettacolo creato da Pietro Angelini, Vittorio Pagani e Francesca Santamaria che oltre ad aver condiviso la creazione scenica, hanno creato tutti i materiali per la comunicazione e la promozione del progetto, compreso il teaser, in cui Vittorio Pagani, grazie alle sue competenze tecniche, ha giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione pratica del contenuto audiovisivo.
Lo spettacolo
RMX nasce da una riflessione sul mito di Narciso e indaga la relazione tra l’essere umano e la propria immagine rappresentata. Passando dalla piena corporeità alla vaporizzazione digitale, i performer in scena si immergono progressivamente nella profondità dell’immagine. Due corpi e due smartphone, nella costante negoziazione tra il piano reale e quello mediato dal digitale, generano e manipolano contenuti audiovisivi in live, per esplorare il concetto di spaesamento nell’era post-mediale. Nel web 3.0, per via dell’accessibilità democratica ai mezzi di produzione, la pratica del remix assume un significato particolare, proponendosi come la vera forma culturale del nostro tempo. Il racconto diventa quindi una metafora della società della performance, in cui siamo tutti autori e fruitori, produttori e consumatori. In una parola, coniata da Alvin Toffler, siamo tutti prosumer di uno spettacolo al centro del quale scegliamo di rappresentare l’immagine di noi stessi.
Edopo
Cromo collettivo artistico – Poggio Mirteto (Ri)
anno 2023 – 1 min – colore – italiano
regia Tommaso Burbuglini e Ivo Randaccio
con Valerio Sprecacè, Andrea Perotti, Ivo Randaccio
montaggio Andrea Perotti
direzione della fotografia Danilo Currò
Il teaser
Movimenti quasi coreografati e giochi di suono si sviluppano all’interno di uno schema ritmico di “ripetizione nascosta”: il loop è camuffato e irriconoscibile sotto le incalzanti variazioni. La parola emerge gradualmente, sintetica, tagliente, inevitabile, quasi come risultante casuale dell’accumularsi delle ripetizioni. La narrazione non segue una struttura cronologica o lineare, ma vuole esporre il pubblico a frammenti apparentemente sconnessi di un unico momento di crescita interiore dei personaggi, coinvolgendolo quindi nel processo del mettere insieme i pezzi, come in un puzzle. In ogni ripetizione qualcosa si sviluppa gradualmente, come una consapevolezza che, anche se puntualmente castrata, porterà nella sua esplosione alla rottura del meccanismo.
Lo spettacolo
In una piccola attività commerciale, un negozio di volatili domestici, due fratelli commercianti si perdono in ricordi e telefonate, inscenando un eterno ritorno di aperture e chiusure della loro attività, ormai chiaramente fallita. Tra litigi e incomprensioni, un cliente misterioso li aiuta a uscire dai loop paranoici della loro quotidianità per ritrovare una perduta armonia.
a seguire
Premio Tuttoteatro.com Renato Nicolini XI edizione
Incontro con il vincitore Claudio Longhi
Teatro Biblioteca Quarticciolo_ Via Ostuni 8, Roma
Come arrivare:
– Tram14. Bus: 450 e 45;1; Metro B (Ponte Mammolo)+ bus 508
– Piste ciclabili Via Prenestina e Viale Palmiro Togliatti
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