Al Teatro Argentina – Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi
(dal 13 al 17 aprile).
Lo spettacolo realizzato dalla compagnia teatro delle Albe di Ravenna,con il testo scritto da Marco Martinelli che ha curato anche la regia, guarda ad oriente la Birmania e parla delle vicissitudini della paladina birmana della pace (premio nobel della pace nel 1991) chiamata per la sua forza d’animo: “l’orchidea d’acciaio”. Questa donna, che vale la pena di ricordare l’8 marzo,in occasione della festa
della donna, ci fa capire il senso profondo della democrazia con parole come verità e giustizia.Per oltre venti anni ha trascorso la sua vita agli arresti domiciliari sotto la dittatura militare che ha oppresso la Birmania per oltre mezzo secolo. Molto veritiera l’interpretazione di Ermanna Montanari, che ci fa conoscere una donna dall’aspetto fragile ma col nerbo d’acciaio,che ha resistito caparbiamente ed alla fine è riuscita ad ottenere ciò in cui credeva.Nel 2013, tre anni fa, la Birmania ha vinto le votazioni con il sistema democratico al governo
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