Aisha Mustoor Butt: Il mio prossimo obiettivo è la distanza di 100 km
La pratica di una disciplina sportiva può appassionare e diventare anche una grande sfida personale.
Si inizia a correre e si può scoprire che piace incrementando sempre chilometri da percorrere fino ad arrivare a correre una maratona e anche alzare l’asticella correndo distanze superiori e per tanti oltre la maratona c’è la sfida di correre per 100km.
Di seguito, Aisha racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
La gara in cui hai vissuto le emozioni più belle? Mi chiamo Aisha Mustoor Butt, ho 49 anni, sono sopravvissuta al cancro, vivo a Islamabad, in Pakistan. Sono un’escursionista di lunga distanza e anche un’ultramaratoneta. Rappresento i corridori su strada del Pakistan. 💚🇵🇰. Amo correre. Sono senza lavoro ma il mio forte desiderio è di uno sponsor; quindi, voglio andare in altri paesi per gare di corsa nella mia categoria di età. La mia prima corsa più lunga è stata di 53 km in 13 ore perché era la prima volta senza alcuna pausa. La mia corsa più lunga è stata di 55 km in 9 ore. Le emozioni più belle le ho vissute quando ho partecipato alla Margalla backyard ultra nel dicembre 2023 e ho completato 9 giri = 60,39 km. Esperienza ed emozioni davvero straordinarie che provo. Ero solo la quarta donna e ho completato solo nove giri. Ho iniziato a fare escursioni nell’agosto 2020 e a correre nell’agosto 2022 e continuo a svolgere entrambe le attività. Cammino e corro sempre in abito e hijab. Nessun’altra donna di quest’epoca che ho visto qui indossa questo vestito e fa un’escursione o corre. Pochi giorni prima avevo partecipato alla gara di corsa dell’IRC – 5 km e mi ero classificata seconda nella categoria femminile e avevo completato in 30’33”. L’anno scorso ho partecipato anche alla mezza maratona, il mio tempo è stato di 2 ore e 19 minuti. Per la 10 km il mio tempo è 1 ora e 5 minuti. Nei 5 km il mio miglior tempo personale è di 29 minuti. Oltre a tutte queste attività, mi piace anche camminare di buon passo. Spesso cammino su lunghe distanze, come 40 km.
Il 9-10 dicembre 2023 si è svolta la “3rd Margalla Backyard Ultra (PAK)” e il pakistano Jamal Said è stato l’ultimo atleta a restare in gara alla 39^ ora e quindi a vincere la gara totalizzando 228,004km, precedendo i due connazionali Kashif Khan (33h-221,298km) e Athar Akhtar (32h-214,592km). Tra le donne vinse l’austriaca Christina Wieser (24h-160,944km), precedendo le pakistane Enub Khan (15h-100.590km), Umaira Shiraz (14h-93.884km), Aisha Mustoor Butt (9h-60,354).
Cosa provi prima, durante, dopo una gara? Prima della gara sento sempre che posso farcela, durante la gara sento che non mi arrenderò mai e dopo la gara i miei sentimenti cambiano totalmente… sento che sono di nuovo viva, la mia nuova vita e ce l’ho fatta. … così orgogliosa, così felice, nel mio cuore e nella mia anima.
Bello partecipare alle gare per sperimentarsi vivi e di potercela fare fino alla fine, con la consapevolezza che si è seguito un congruo periodo di allenamenti mirati.
La tua gara più estrema o più dura? 42,2 km è stata l’esperienza di gara più dura perché c’erano anche molte donne ma più giovani di me, quindi ho fatto del mio meglio. Ho partecipato alla maratona di Islamabad completa di 42,2 km e ho ottenuto il terzo posto, completando questa distanza in 5 ore e 23 minuti, organizzata dall’IRU nel gennaio 2024.
Pensi che lo psicologo sia utile nello sport? Lo psicologo può essere utile nello sport perché sa dire cosa ti passa per la testa e la giusta direzione…
Sogni realizzati e irrealizzati? I sogni diventano realtà. Ho sempre pensato che un giorno i miei sogni sarebbero diventati realtà… quindi sono sempre felice. Voglio uno sponsor per poter correre di più sulla lunga distanza in diversi paesi, è il mio desiderio e sogno.
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Il mio prossimo obiettivo è completare presto la distanza di 100 km in una volta sola. Sia in salita che in discesa. Voglio correre su lunghe distanze, il più possibile che posso.
Già la maratona di 42, 195 km è considerata una gara molto dura ed estrema da preparare bene e una volta portata a termine una maratona alcuni cogliono osare e alzare l’asticella correndo distanze superiori, ultramaratone anche di 100km per sfida personale, per mettersi in gioco.
Cosa dicono di te la tua famiglia e i tuoi amici? La mia famiglia dice che è inutile…non va bene, ma i miei corridori e compagni di escursione dicono che sei molto forte e straordinario, continua così.
C’è qualcuno che ti incoraggia o ti scoraggia nella pratica del tuo sport? Il Pakistan Road Runner (PRR) mi incoraggia sempre e la mia famiglia mi scoraggia sempre perché a loro non piacciono queste attività, quindi non li ascolto.
Ti ispiri a qualcuno? Molte persone che si prendono cura della propria salute e partecipano a queste attività salutari… le ispiro.
Lo sport è una grande opportunità per stare in saluta prendendosi cura del proprio corpo e con stile di vita molto sano e ogni atleta è di ispirazione all’altro e diventa un riferimento per l’altro, è uno sport che contagia nelle buone intenzioni.
Gli allenamenti più importanti? Camminare a passo spedito su lunghi percorsi e fare jogging sono i miei allenamenti.
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? A questa età di 49 anni mi sento molto più forte di prima… molto fiduciosa. Le attività sportive mi aiutano molto, quando il mio umore è giù per qualsiasi motivo, la mia prima scelta è uscire su bellissime strade e aree verdi per correre e mi diverto molto.
Lo sport per tanti è considerato una vera terapia, una risoluzione a momenti difficili, basta uscire di casa e correre all’aperto per sentirsi bene e in pace con se stessi.
Una parola o una frase che ti aiuta nei momenti difficili? “Non mollare mai, credi in te stesso, ce la puoi fare sicuramente”.
La pratica di uno sport duro, difficile e faticoso come l’ultramaratona aiuta a credere sempre più in se stessi, a essere più consapevoli, fiduciosi, resilienti.
Matteo SIMONE
380-4337230 – 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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