AGRIcoltura100: la sostenibilità delle imprese agricole per la ripresa del Paese
Torino, 4 marzo 2021 – La sostenibilità aiuta le imprese agricole a crescere, rendendole più innovative, competitive e migliorando la qualità dell’occupazione. Più di un’azienda del settore su tre (41,2%) nel Lazio è particolarmente sensibile e impegnata sul tema. E questa attenzione, per una quota consistente di imprese nella regione, esce ulteriormente rafforzata dalla pandemia, che ha impresso significativi cambiamenti alla cultura aziendale e dato nuovo significato a obiettivi e politiche sostenibili.
Sono questi i principali risultati, relativi al Lazio, del primo Rapporto AGRIcoltura100 – promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved – che ha indagato l’impegno delle aziende agricole italiane nei diversi ambiti della sostenibilità.
Tra le aziende premiate c’è anche la Società Agricola Cupidi Alessio e Leonardi Roberta S.S. di Gallese (VT).
AGRIcoltura100 è un progetto pluriennale nato per monitorare e valorizzare il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile dell’Italia e alla sua ripartenza dalla crisi del Covid-19. La prima edizione ha visto la partecipazione di ben 1.850 imprese agricole di tutti i comparti produttivi e le regioni d’Italia.
Il modello di analisi ha elaborato i dati di 234 variabili e prodotto per ogni azienda 17 indici per altrettanti ambiti di sostenibilità, raggruppati in 4 aree: E (Environment – Sostenibilità ambientale); S (Social – Sostenibilità sociale); G (Gestione – Gestione dei rischi e delle relazioni); D (Development – Qualità dello sviluppo). Sulla base dei dati raccolti è stato attribuito a ogni partecipante l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa agricola. Le aziende ricevono inoltre un servizio riservato di assessment di sostenibilità, che permette di valutare i risultati raggiunti e le aree di miglioramento, supportando così il loro impegno per diventare più sostenibili e competitive.
PRIMO RAPPORTO AGRIcoltura100 – PRINCIPALI EVIDENZE
Una sensibilità diffusa per la sostenibilità
L’agricoltura del Lazio si dimostra un settore d’avanguardia in tema di sostenibilità: il 14,2% delle imprese ha infatti un livello di sostenibilità alto e il 27% medio-alto.
La sostenibilità ambientale vede il maggior tasso di iniziativa
L’area della sostenibilità ambientale è quella in cui si registra il maggiore impegno delle imprese agricole, con iniziative finalizzate al miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse (96,8% di imprese attive), alla garanzia della qualità dei prodotti e della salute alimentare (89,7%), fino alle attività di gestione e riduzione delle emissioni (67,8%), di gestione del rischio idrogeologico (61,7%), e alle innovazioni per la sostenibilità ambientale (31%), come l’uso di dati per i processi gestionali e produttivi o di tecnologie di precisione.
Anche la sostenibilità sociale vede un impegno significativo: qui spiccano la sicurezza del lavoro (67,6%), con iniziative di formazione, controlli e certificazioni, e la valorizzazione del capitale umano (56%), comprendente attività di formazione professionale ed extraprofessionale dei lavoratori, cooperazione con le scuole per l’inserimento dei giovani e attività di formazione sulla sostenibilità.
Nell’area della gestione dei rischi e delle relazioni, invece, il tasso di iniziativa più rilevante è quello della gestione dei rischi, che vede attive il 64,4% delle imprese con polizze assicurative contro gli eventi atmosferici, per la protezione del patrimonio aziendale e per la responsabilità civile. Forte anche l’impegno nei rapporti con le reti e la filiera (57,2%) e nei confronti delle comunità locali (53%).
Con la pandemia, è cresciuta l’importanza della sostenibilità nella cultura aziendale
L’emergenza Covid-19 ha anche determinato impatti significativi nella cultura aziendale: una quota consistente di imprese agricole dichiara che la sostenibilità è aumentata di importanza in tutte le aree, in primis quella sociale (45,4%), fino a quella della gestione dei rischi e delle relazioni (43,5%) e quella ambientale (43,1%).
La sostenibilità è una vera e propria leva di business per le imprese agricole
AGRIcoltura100 ha anche misurato la qualità dello sviluppo delle aziende agricole – l’area D (Development) – definita dai tre ambiti della qualità dell’occupazione, competitività e innovazione.
Ebbene: quasi un’impresa agricola su tre (30,5%) nel Lazio ha un livello di qualità dell’occupazione alto o medio-alto, ed è quindi impegnata nell’offrire rapporti di lavoro stabile e di qualità, facilitando l’accesso e la formazione dei giovani e sostenendo il lavoro delle donne, con iniziative di tutela dei diritti e conciliazione vita-lavoro.
Dati significativi anche in tema di innovazione, dove oltre un’impresa su tre (38,5%) ha un livello alto o medio-alto, correlato positivamente con lo standard generale di sostenibilità.
Mettendo a fattor comune qualità dell’occupazione, competitività e innovazione, emerge che ben il 37,9% delle imprese agricole nel Lazio ha un indice di qualità dello sviluppo alto o medio-alto, e anche in questo caso traspare la robusta correlazione con l’Indice AGRIcoltura100. Pertanto: le imprese con un livello elevato di sostenibilità sono anche più sostenibili sotto il profilo economico: hanno una migliore qualità dell’occupazione (più lavoro continuativo, più donne e più giovani), sono più competitive e innovative. Investendo nella sostenibilità, dunque, le imprese agricole generano un impatto positivo sull’ambiente e la società e insieme rafforzano il proprio business e la capacità competitiva.
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AGRIcoltura100: PREMIAZIONE
Nella mattinata di oggi si è tenuto, in modalità virtuale, l’evento di presentazione del Rapporto AGRIcoltura100 relativo al 2020 e di premiazione delle imprese agricole vincitrici, con intervento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Sono inoltre intervenuti: Luca Filippone – Direttore Generale di Reale Mutua; Massimiliano Giansanti – Presidente di Confagricoltura; Enea Dallaglio – Partner di Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved; Vittorio Amedeo Viora, Amministratore di Reale Mutua Assicurazioni e Vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino.
Durante la mattinata, sono state premiate le prime tre imprese nello scoring dell’Indice AGRIcoltura100 e altre sei imprese che si sono particolarmente distinte per il loro impegno in specifici ambiti di sostenibilità.
Prime tre imprese classificate:
- Società Agricola Barberani & C. S.S (Orvieto – TR, Umbria) – attività: viticoltura
- Azienda Agricola Iori S.R.L. (Avezzano – AQ, Abruzzo) – attività: ortive
- Società Agricola Cupidi Alessio e Leonardi Roberta S.S. (Gallese – VT, Lazio) – attività: azienda mista
Imprese con menzioni speciali:
- ATTENZIONE ALL’IMPATTO AMBIENTALE: Tenuta Serravalle di Gerardo Diana (Mineo – CT, Sicilia) – attività: azienda mista
- QUALITÀ DEL LAVORO E OCCUPAZIONE DEI GIOVANI: Podere Francesco Azienda Agricola Di Bruno D’Elpidio (Mosciano Sant’Angelo – TE, Abruzzo) – attività: fruttiferi-agrumi
- GESTIONE DEL SUOLO: La Falchetta S.S.A. (Druento – TO, Piemonte) – attività: azienda mista
- QUALITÀ ALIMENTARE: Sorrentino Vini S.R.L. Società Agricola (Boscotrecase – NA, Campania) – attività: viticoltura
- RAPPORTI CON RETI, FILIERA E COMUNITÀ LOCALE: Società Agricola Anidagri S.R.L. (Borzonasca – GE, Liguria) – attività: azienda mista
- VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI: Prato Del Vescovo Floricoltura (Albenga – SV, Liguria) – attività: floricoltura
Per scaricare il primo Rapporto AGRIcoltura100 cliccare qui.
Qui il link per accedere alla piattaforma immersiva dedicata ad AGRIcoltura100.
Marcello Villa
marcello.villa@ecomunicare.com
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